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Un concerto con le opere dei giovani compositori che hanno animato “Agorà Forum & Sounds”, mercoledì 10 novembre, ore 21, alla Sala Filarmonica di Rovereto, interprete Agorart ensemble

10 Novembre 2021
9:00 pma10:00 pm

All’interno della manifestazione “Resistenza e resilienza”  organizzata dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” di Rovereto, anche quest’anno si svolge “Agorà Forum & Sounds”, incubatore di ricerca creativa dedicato a giovani compositori, consistente in workshop, laboratori, incontri tra i compositori e con interpreti. Il tutto finalizzato alla produzione di nuove opere.

Si è lavorato intensamente da settembre a novembre, componendo e collaborando con Agorart ensemble, il complesso strumentale che è sorto nel contesto dell’Associazione “Piazza del Mondo”, composto da musicisti molto noti nell’ambiente della contemporanea: Emanuele Dalmaso (sax e clarinetti), Davide Baldo (flauti), Mattia Grott (sax e elettronica).

Lo spirito che anima “Agorà Forum & Sounds” è quello del confronto, del lavoro comune, del dibattito delle proprie esperienze e intenzioni. Piuttosto che il lavoro nel chiuso del proprio studio, si valorizza il dialogo tra gli artisti, il rapporto, nell’idea che si impara molto mettendosi in discussione e discutendo all’interno di un gruppo animato da una comune volontà di lavoro, impegno, approfondimento.

Seminari di musica contemporanea sono stati tenuti dai componenti di Agorart ensemble. Una funzione di coordinamento è stata svolta dal compositore Cosimo Colazzo.  I compositori si sono riuniti a periodicità settimanale. Sino alla conclusione delle opere in lavorazione. Che ora vengono presentate in pubblico, in un concerto che si terrà mercoledì 10 novembre alle ore 21 presso la Sala Filarmonica di Rovereto.

Il gruppo di giovani compositori che hanno partecipato all’edizione di quest’anno è composto da: Daniele Grott, Giacomo Mazzucchi, Irene Metere, Tommaso Saturnia, Francesco Castellani, Sebastiano De Salvo.

INGRESSO GRATUITO SINO A ESAURIMENTO POSTI DISPONIBILI. GREEN PASS (over 12). POSSIBILE PRENOTAZIONE SU EVENTBRITE: https://www.eventbrite.ie/e/205499232737

LOCANDINA (JPEG) (PDF)
PROGRAMMA SALA (PDF)

Un concerto contro il COVID. Mercoledì 3 novembre alla Sala Filarmonica di Rovereto. Con nuove composizioni selezionate attraverso una Call, eseguite da Agorart ensemble

3 Novembre 2021
9:00 pma10:00 pm

Una Call internazionale rivolta a compositori per nuove opere, da pensare in rapporto con alcuni concetti-chiave, oggi importanti, di fronte alla pandemia in atto: resistenza, resilienza, ecosistema, ecologia, alterità , virus, comunità , individuo e altri.

Tutti temi, peraltro, che, per un artista, possono diventare stimoli per la costruzione di forma, stati espressivi, suggestioni.

La Call è stata riferita a un organico strumentale composto da: flauto, clarinetto/sax, sax/elettronica. Gli strumenti potevano essere impiegati nei più vari tagli.

Sono pervenute 84 partiture di compositori provenienti da tutto il mondo, svariati paesi europei, Stati Uniti, Australia, paesi dell’America Latina, di Asia e Africa.

Uno spaccato interessantissimo della creatività attuale, che anima il mondo della composizione, con le sue ricerche che impegnano giovani artisti e più mature esperienze.

Si è condotto un lavoro di approfondimento sulle composizioni pervenute che ha portato alla selezione dei lavori che vengono portati ora in concerto.

Questi gli autori e le opere:

  • Jean-Patrick Besingrand, Désirs inassouvis
  • Fabio De Sanctis De Benedictis, Balaenoptera
  • Rylan Gleave, Winding through seaweed
  • Thomas Kim, 2020
  • Norberto Oldrini, Tema

A interpretare le opere, in un concerto che si tiene alla Sala Filarmonica di Rovereto mercoledì 3 settembre alle ore 21, Agorart ensemble, un gruppo che nasce all’interno dell’incubatore/aggregatore “Piazza del Mondo”, ed è composto da musicisti (Emanuele Dalmaso, Davide Baldo, Mattia Grott) con importanti e rilevanti esperienze nel campo della musica contemporanea.

L’esecuzione delle opere selezionate avviene nell’ambito delle iniziative promosse da “Piazza del Mondo” con il progetto “Resistenza e Resilienza“, che si compone di incontri di studio e concerti.

Mercoledì 3 novembre ore 21 – Sala Filarmonica – Rovereto

INGRESSO GRATUITO SINO A ESAURIMENTO POSTI DISPONIBILI. Green pass (over 12). Tracciamento delle presenze.

Possibile prenotazione su Eventbrite: https://www.eventbrite.it/e/contra-covid-concerto-delle-partiture-selezionate-da-call-internazionale-tickets-201986606377

Locandina (JPEG)
Locandina (PDF)
Programma di sala
(PDF)

Info: Associazione Culturale Piazza del Mondo – www.piazzadelmondo.itsegreteria@piazzadelmondo.it

“Francisca”, opera di Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana Adamo al Teatro Zandonai di Rovereto. Sabato 30 ottobre 2021 ore 20:30

30 Ottobre 2021
8:30 pma10:00 pm

Francisca è donna, ma ha dovuto assumere sembianze virili per poter sopravvivere in un mondo che non annette possibilità a una giovane donna vedova. Lavora a giornata, come bracciante, ed è abilissima nei lavori di campagna. Ma presto si vocifera di lei, che non si sa dire se uomo o donna, e monta la riprovazione: potrebbe essere una strega. Finisce a giudizio dell’Inquisizione. Ma per una volta l’Inquisitore nella vittima individua il fattore umano. E la assolve. La benedice e la protegge.

Un’opera, questa di Colazzo – da una cronaca vera di fine ‘600, indagata minuziosamente dalla scrittrice Maria Attanasio per un suo racconto edito da Sellerio, quindi resa in libretto da Giuliana Adamo – che parla musicalmente delle questioni di genere e di come il pregiudizio pubblico possa far smarrire la ragione, sino al rituale sacrificio del capro espiatorio.

Il concerto scenico si terrà sabato 30 ottobre 2021, ore 20:30, al Teatro Zandonai di Rovereto. Interpreti saranno Roberto Abbondanza (L’inquisitore), Patrizia Zanardi (Francisca), Giuseppe Calliari (Voce recitante) e MP Saxophone Quartet (Emanuele Dalmaso sax soprano, Mattia Grott sax contralto, Sveva Azzolini sax tenore, Simone Dalcastagnè sax baritono).

INGRESSO GRATUITO SINO A ESAURIMENTO POSTI DISPONIBILI. GREEN PASS (OVER 12). Possibile prenotare a questo link su piattaforma eventbrite:

 https://www.eventbrite.ie/e/190964458837

Sabato 30 ottobre 2021, ore 20:30, al Teatro Zandonai di Rovereto. L’opera “Francisca”, musica di Cosimo Colazzo,…

Pubblicato da Piazza del mondo – Associazione culturale su Lunedì 18 ottobre 2021

Les dés des ordres II a Trento. Alla Sala Conferenze della Fondazione CARITRO domenica 10 ottobre alle ore 11. Con Agorart ensemble e la voce di Giuseppe Calliari

10 Ottobre 2021
11:00 ama12:00 pm

Dopo la prima a Rovereto, Les dés des ordres II, opera di Cosimo Colazzo ispirata alla poesia eversiva di Emilio Villa arriva a Trento, alla Sala Conferenze della Fondazione CARITRO, domenica 10 ottobre alle ore 11.

Fascinoso l’arco dell’opera, che naviga attraverso una costellazione di brani, isole di contemplazione, giochi di felice dispersione, addii raccolti e ombrosi, fitte e vitalistiche poliritmie, polilinguismi, neologismi, labirinti che non temono gli incroci del diverso e la casualità.

Un rispecchiamento della musica nella poesia e viceversa, che non è una corrispondenza punto per punto, ma un continuo rilancio reciproco.

Il pubblico è chiamato all’avventura dell’ascolto dentro i labirinti musicali e poetici di quest’opera nuova, che vede la partecipata interpretazione di Agorart ensemble (Davide Baldo, flauto; Emanuele Dalmaso, clarinetto; Mattia Grott, sax; Cosimo Colazzo, pianoforte) e la voce di Giuseppe Calliari.

Il concerto è a ingresso gratuito sino a esaurimento dei posti disponibile

Per accedere alla Sala del concerto è necessario essere in possesso del Green Pass.

E’ possibile prenotare la propria presenza al concerto, tramite piattaforma eventbrite.

Qui per la prenotazione al concerto di Trento del 10 ottobre:

https://www.eventbrite.ie/e/les-des-des-ordres-ii-c-colazzo-per-e-villa-domenica-a-trento-tickets-184629571017

Qui il programma di sala e la locandina del concerto (formato PDF).

CALL – CONTRA COVID

Five works for the final concert on November 3, 2021

Piazza del Mondo is pleased to announce the selected scores of its Contra Covid Call for Scores.
We thank all the composers who submitted their pieces. We have noticed an average high quality and a wide aesthetic diversity.

We selected the following works:

  • Jean-Patrick Besingrand, Désirs inassouvis
  • Fabio De Sanctis De Benedictis, Balaenoptera
  • Rylan Gleave, winding through seaweed                                  
  • Thomas Kim, 2020
  • Norberto Oldrini, Tema

The winning works will be performed in Rovereto (Sala Filarmonica) on the 3rd of November 2021, in a concert dedicated to them, by Agorart Ensemble: Davide Baldo (flute), Emanuele Dalmaso (clarinet), Mattia Grott (sax).

Since the level of the compositions was really high, some more scores could be chosen for future possible executions; their authors will be contacted personally and individually in that case.

Les dés des ordres, opera di Cosimo Colazzo per Emilio Villa. Un concerto presso la Sala Filarmonica di Rovereto con Agorart Ensemble

27 Settembre 2021
9:00 pma10:30 pm

Fitte poliritmie e terremoti linguistici. Il diverso e il polimorfo. Le resistenze. Gli oggetti dissonanti. Il gioco.

Emilio Villa è stato un poeta multiforme, un funambolo della parola, che sezionava e ricomponeva attraversando le lingue con il gusto di un’officina di associazioni e derive. Un futurista senza baldanze. Egli stesso disposto alla dispersione e alla deriva, se si pensi anche alla sua vita nomade.

Cosimo Colazzo, in rapporto ad alcuni testi inediti raccolti e trascritti da Bianca Battilocchi, ha creato un’opera musicale vasta e composita, dal titolo Les dés des ordres II (2016/2021), per flauto, clarinetto, sax, pianoforte, che ora viene presentata in prima esecuzione assoluta presso la Sala Filarmonica di Rovereto, lunedì 27 settembre 2021, alle ore 21, interprete Agorart ensemble (Davide Baldo, flauto; Emanuele Dalmaso, clarinetto; Mattia Grott, sax; Cosimo Colazzo, pianoforte), nell’occasione con la voce recitante di Giuseppe Calliari.

L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale “Piazza del mondo” di Rovereto.

Nell’opera di Colazzo si trovano pagine solistiche e combinazioni strumentali sino all’organico pieno. Tempi lati e sospesi si consegnano all’articolazione serrata di poliritmi, o da questi riemergono. Da una parte troviamo il senso dell’enigma e della perdita del sé, che fu espressione della poesia di Villa. Ma poi c’è anche l’altra polarità, del gioco ritmico delle segmentazioni, delle ricombinazioni, degli accenti sfasati, delle parole che si disfano e si rincollano generando altro, il gusto della stratificazione linguistica, degli accostamenti inattesi.

Agorart ensemble, interprete nel concerto, è ensemble in residence dell’Associazione Culturale “Piazza del mondo”, protagonista di diversi progetti dell’Associazione, come Call contra Covid, Agorà Formun & Sounds, questo e altri in concerto che l’Associazione programma quest’anno.

Il concerto è a ingresso gratuito.

Per accedere alla Sala del concerto è necessario essere in possesso del Green Pass. E’ possibile prenotare la propria presenza al concerto presso questo link:

https://www.eventbrite.ie/e/les-des-des-ordres-opera-di-cosimo-colazzo-per-emilio-villa-tickets-174676170127

Raccomandiamo vivamente la registrazione al suddetto link.

Qui per il programma di sala del concerto (formato PDF).

Qui per la locandina (formato PDF).

Antonio Verri. Una delle 13 tavole che l’artista dedica a John Cage.

[L’immagine a corredo di questo testo è un’opera del poeta Antonio Verri, che con Villa condivide uno sperimentalismo aperto e ascoltante, mentre è stato sodale di molte iniziative culturali con Cosimo Colazzo. A Verri l’Associazione Piazza del Mondo dedica una mostra presso la sua sede, con 13 opere dedicate a John Cage, dal 12 al 27 settembre 2021].

Una Call internazionale rivolta a compositori per nuove opere, da pensare in rapporto con alcuni concetti chiave, oggi, di fronte alla pandemia in atto, particolarmente attuali: resistenza, resilienza, ecosistema, ecologia, alterità, virus, comunità, individuo e altri.

L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” promuove una Call dal titolo “Contra Covid. Resistenza e Resilienza“, rivolta a compositori, per la composizione di nuove opere che nascano dal confronto con alcuni concetti-chiave, oggi particolarmente attuali e stringenti, quali: Resilienza- Resistanza – Ecosistema – COVID19 – Ecologia – Pandemia – Virus – Locale- Globale – Comunità – Individuo – Alterità.

Tutti temi, peraltro, che, per un artista, possono diventare stimoli per la costruzione di forma, stati espressivi, suggestioni.

La Call è per opere che potranno essere per: flauto, clarinetto/sax, sax/elettronica. Gli strumenti possono essere impiegati nei più vari tagli.

A interpretare le opere sarà AgorArt ensemble, un gruppo che nasce all’interno dell’incubatore/aggregatore Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, ed è composto da musicisti con importanti e rilevanti esperienze nel campo della musica contemporanea.

La scadenza per l’invio delle opere è posta al 31 luglio 2021. Mentre l’esecuzione delle opere selezionate avverrà entro l’anno nell’ambito delle iniziative promosse da “Piazza del Mondo” con il progetto “Resistenza e Resilienza”, che si compone di incontri di studio e concerti.

Maggiori info sulla Call: http://www.piazzadelmondo.it/wp/call-contra-covid
Maggiori info su AgorArt ensemble: http://www.piazzadelmondo.it/wp/agorart-ensemble

Emilio Villa, la parola poetica oltre il senso: nuove vite, combinazioni sonore, plurilinguismi, esplorazioni della pagina

29 Aprile 2021
12:00 pma1:30 pm

Giovedì 29 aprile 2021 alle ore 12, presso il Guado Officine Creative, in diretta Facebook (@cascinaguado), incontro con Giuliana Adamo e Gabriella Cinti, intorno a EMILIO VILLA, una delle massime voci della poesia italiana del Novecento, sperimentatore e funambolo che dà alle parole, oltre il senso, nuove vite, combinazioni sonore, plurilinguismi, esplorazioni della pagina. Giuliana Adamo presenta, con l’autrice, il volume “All’origine del divenire: il labirinto dei Labirinti di Emilio Villa” di Gabriella Cinti (ed. Mimemis).

Per non dimenticare la Resistenza, e con essa i protagonisti di un riscatto della democrazia contro dittatura e razzismo. Il ricordo di Vittore Bocchetta, scomparso nel febbraio scorso a 102 anni, in un incontro organizzato dal Collegio Nuovo di Pavia in collaborazione con Associazione Culturale “Piazza del Mondo” di Rovereto.

27 Aprile 2021
9:00 pma10:30 pm
9:00 pma10:30 pm

Per iscriversi all’incontro su Zoom https://colnuovo.unipv.it/Zoom.php | Diretta Facebook: @collegionuovopavia

«Sempre in fuga, irrequieto dalla nascita, indipendente, scevro da compromessi, avventato (prima) e coraggioso (poi), perseguitato e scampato, vittima storica degli altri e psicologica di se stesso, Bocchetta è riuscito – ogni volta con sorprendenti vitalità e iniziativa – a sopravvivere reinventandosi in luoghi diversi, tra
popolazioni diverse, ricominciando sempre da zero». (Giuliana Adamo, L’ultima voce. Vittore Bocchetta: ribelle, antifascista, deportato esule, artista Castelvecchi 2020)
La memoria non è un giorno di ricordi e celebrazioni, ma è esercizio attivo e continuo. È questo lo spirito con cui, dopo l’incontro con Paola Vita-Finzi, il Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei di Pavia propone martedì 27 aprile, ore 21, in diretta Zoom e Facebook, un importante appuntamento pubblico offerto grazie alla sua Alumna, l’italianista Giuliana Adamo, Fellow del Trinity College di Dublino e Presidente dell’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” che annovera «un gruppo di studiosi, intellettuali, artisti con un’esperienza professionale di respiro internazionale, motivati ad agire dentro i contesti della società creando occasioni di contatto e relazione con le nuove generazioni su tematiche di sentita attualità».

Per anni, con spirito storico e filologico e appassionata partecipazione umana, Giuliana Adamo ha seguito la storia eccezionale dell’“indipendente” Vittore Ernesto Bocchetta, nato a Sassari nel 1918 e scomparso qualche mese fa: una storia di genuino antifascismo e terribile deportazione cui segue, al ritorno dal campo di concentramento di Flossenbürg, uno sconcertante “dispatrio” in Argentina, Venezuela e Stati Uniti.

Con il rispetto per la spietata esperienza di deportazione – tra le sventure patite quella più atroce – è anche la narrazione di quel che accade dopo a colpire dolorosamente e a costituire un ulteriore monito: il ritorno nella non più sua Verona dell’antifascista Bocchetta rappresenta un ingombro per chi sta riorganizzando la ricostruzione, non volendo lui aderire ad alcun partito. Troppa è la sua indignazione per lo spuntare improvviso – “il 26 aprile”, annota lui con ironia – di numerosi “antifascisti” di cui non si era avuta notizia negli anni più bui di lotta e resistenza. La sua indipendenza, tratto distintivo che non gli ha impedito atti coraggiosi di partecipazione umana (ritroverà, tra l’altro, in Germania, un sergente inglese che aveva salvato e che a sua volta lo salverà), diventa isolamento che paga anche con difficoltà economiche, parzialmente alleviate dal rilancio della vita artistica teatrale veronese cui egli contribuirà fattivamente.

Proprio per questo il libro che Giuliana Adamo ha realizzato, consegnandolo al Presidente Sergio Mattarella in visita al Trinity College a Dublino (nella foto), è ancora più prezioso, dal momento che, oltre a voler documentare la memoria, quelle pagine hanno convinto il nostro Presidente a insignire Vittore Bocchetta dell’onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica (2018).

All’incontro del 27 aprile partecipano anche Franco Manzoni, firma storica del “Corriere della Sera” e poeta, e Alberto Rubinato, attore teatrale (e ingegnere), che leggerà alcuni passi della “ultima voce” di Vittore Bocchetta “ribelle, antifascista, esule, deportato” e… scopriremo anche “artista”: grazie anche all’arte, infatti, arriverà la possibilità di una ricostruzione in una vita di alterne vicende. Una figura poliedrica e indomita: un giovane ventenne che per laurearsi (da autodidatta) in Filosofia, osò raggiungere Firenze, in treno, nel 1944, con un falso permesso; un cinquantenne che, dopo attività come ceramista e caricaturista in Sudamerica, riuscì a conseguire un PhD in Letterature comparate a Chicago, dove nel frattempo era approdato, iniziando anche una carriera come scultore; l’ottantenne che sino a oltre il giro del suo intenso secolo non si è stancato, tornato in Italia, di “ricordare, ricordare, ricordare”: così supplicò i giovani accorsi ad ascoltarlo quando venne al Collegio Ghislieri per onorare la memoria di Teresio Olivelli, incontrato nell’inferno di Flossenbürg, nel “sottocampo” di Hersbruck. Quella cittadina dove Bocchetta sarà chiamato a inaugurare nel 2007 la sua scultura “Senza Nomi”: per non dimenticare, nessuno.
L’accesso all’incontro con “Per non dimenticare Vittore Bocchetta 1910-2021” su Zoom è regolato previa registrazione (fino a 500 posti disponibili, inclusi quelli previsti per gli studenti della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito per cui l’iniziativa rientra nelle attività formative riconosciute) su questa pagina: https://colnuovo.unipv.it/Zoom.php entro il 27 aprile, ore 18.30. La conferma dell’ammissione, con il link, viene inviata via mail entro le ore 20. Per seguire la diretta Facebook, visitate @collegionuovopavia.

Désordre, progetto dell’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, ora in un libro pubblicato da Armando editore

Esce per i tipi di Armando Editore il libro Désordre. Futurismi di ieri e di oggi (a cura di Giuliana Adamo), frutto di un progetto dell’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, in collaborazione con Associazione Culturale “MotoContrario”, Associazione di promozione sociale “Accademia Internazionale di Smarano”, con il contributo di Provincia Autonoma di Trento, Comune di Rovereto, Regione Autonoma Trentino Alto Adige, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

Nel libro si indaga, nella chiave del termine “désordre”, particolarmente suggestivo e produttivo, innanzitutto il futurismo della prima parte del XX secolo, ma, con questo, risonanze volte, da una parte, al passato storico, e, dall’altra, a un tempo a noi più prossimo. Il futurismo ha prodotto, all’inizio del ‘900, una rivoluzione, un sovvertimento profondo, totale, nel modo di considerare l’opera, la creatività, la comunicazione e la ricezione dell’opera. L’utopia futurista si nutre del disordine dei confini abituali in tutti i campi, rimescolando profondamente i rapporti tra le arti, il rapporto con il pubblico. Il principio del disordinamento è decisivo per il futurismo che vuole chiudere con l’ordine consolidato, in arte come in politica.

Cruciale è la figura di Fortunato Depero, il richiamo, in lui molto presente, a una profonda vocazione ludico-creativa e a un rapporto concreto-diretto, sin tattile con l’arte e i suoi materiali (di questo si occupa l’intervento di Salvatore Colazzo). Ma importante è anche l’opera di Aldo Palazzeschi, con le sue innovative costruzioni poetiche, l’ironia spiazzante, e anche qui il gioco e certa malinconia che vi si collega (l’intervento di Giuliana Adamo sulle poesie giovanili di Palazzeschi). In musica troviamo figure come Russolo, Casavola, e, pur non strettamente futurista, comunque sodale con lo spirito moderno e modernista che il movimento incarna, Casella: tutti volti a emancipare rumore e dissonanza. Esperienze successive ricercano dentro le possibilità costruttive del disordine, oppure disperdono l’opera dentro la vita sociale (continuando a evidenziare risonanze col futurismo); sino alla caduta dell’orizzonte del futuro, tratto malinconico e ombroso di quel minimalismo che sembra stare in un continuo presente (l’intervento di Cosimo Colazzo copre un tale disegno nella traccia di concetti-chiave come “disordine” e “futuro”). Ma il libro tratta del tema del disordine anche in riferimento al passato, che non mancava di dialogo, anzi poteva ricercare la relazione con il polimorfo e il molteplice, come per le silve rinascimentali, enciclopedie di curiosità che fanno della diversità, del disordine, del salto logico un motivo di costruzione (così l’intervento di Paolo Cherchi). Emilio Villa rappresenta una spinta propulsiva, centrifuga allo sperimentalismo poetico, vissuto nel gioco linguistico-sonoro, che apre le lingue singole al plurilinguismo, la catena logico-semantica alla catena logico-sonora, nel mentre emergono schegge di senso capaci di sferzare attitudini di vita tranquilla e ordinata (su questo l’intervento di Bianca Battilocchi). Infine una poesia, densa di citazioni e correlazioni sonore (di Marco Sonzogni). Bellissima la copertina per il libro, di Silvio Cattani.

Sommario del libro.

Gli autori dei saggi.

Qui la scheda del libro sul sito della casa editrice Armando.