Five works for the final concert on November 3, 2021
Piazza del Mondo is pleased to announce the selected scores of its Contra Covid Call for Scores. We thank all the composers who submitted their pieces. We have noticed an average high quality and a wide aesthetic diversity.
We
selected the following works:
Jean-Patrick Besingrand, Désirs inassouvis
Fabio De Sanctis De Benedictis, Balaenoptera
Rylan Gleave, winding through seaweed
Thomas Kim, 2020
Norberto Oldrini, Tema
The winning works will be performed in Rovereto (Sala Filarmonica) on the 3rd of November 2021, in a concert dedicated to them, by Agorart Ensemble: Davide Baldo (flute), Emanuele Dalmaso (clarinet), Mattia Grott (sax).
Since the
level of the compositions was really high, some more scores could be chosen for
future possible executions; their authors will be contacted personally and
individually in that case.
Fitte poliritmie e terremoti linguistici. Il diverso e il polimorfo. Le resistenze. Gli oggetti dissonanti. Il gioco.
Emilio Villa è stato un poeta multiforme, un funambolo della parola, che sezionava e ricomponeva attraversando le lingue con il gusto di un’officina di associazioni e derive. Un futurista senza baldanze. Egli stesso disposto alla dispersione e alla deriva, se si pensi anche alla sua vita nomade.
Cosimo Colazzo, in rapporto ad alcuni testi inediti raccolti e trascritti da Bianca Battilocchi, ha creato un’opera musicale vasta e composita, dal titolo Les dés des ordres II (2016/2021), per flauto, clarinetto, sax, pianoforte, che ora viene presentata in prima esecuzione assoluta presso la Sala Filarmonica di Rovereto, lunedì 27 settembre 2021, alle ore 21, interprete Agorart ensemble (Davide Baldo, flauto; Emanuele Dalmaso, clarinetto; Mattia Grott, sax; Cosimo Colazzo, pianoforte), nell’occasione con la voce recitante di Giuseppe Calliari.
L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale “Piazza del mondo” di Rovereto.
Nell’opera di Colazzo si trovano pagine solistiche e combinazioni strumentali sino all’organico pieno. Tempi lati e sospesi si consegnano all’articolazione serrata di poliritmi, o da questi riemergono. Da una parte troviamo il senso dell’enigma e della perdita del sé, che fu espressione della poesia di Villa. Ma poi c’è anche l’altra polarità, del gioco ritmico delle segmentazioni, delle ricombinazioni, degli accenti sfasati, delle parole che si disfano e si rincollano generando altro, il gusto della stratificazione linguistica, degli accostamenti inattesi.
Agorart ensemble, interprete nel concerto, è ensemble in residence dell’Associazione Culturale “Piazza del mondo”, protagonista di diversi progetti dell’Associazione, come Call contra Covid, Agorà Formun & Sounds, questo e altri in concerto che l’Associazione programma quest’anno.
Il concerto è a ingresso gratuito.
Per accedere alla Sala del concerto è necessario essere in possesso del Green Pass. E’ possibile prenotare la propria presenza al concerto presso questo link:
Antonio Verri. Una delle 13 tavole che l’artista dedica a John Cage.
[L’immagine a corredo di questo testo è un’opera del poeta Antonio Verri, che con Villa condivide uno sperimentalismo aperto e ascoltante, mentre è stato sodale di molte iniziative culturali con Cosimo Colazzo. A Verri l’Associazione Piazza del Mondo dedica una mostra presso la sua sede, con 13 opere dedicate a John Cage, dal 12 al 27 settembre 2021].
L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” promuove una Call dal titolo “Contra Covid. Resistenza e Resilienza“, rivolta a compositori, per la composizione di nuove opere che nascano dal confronto con alcuni concetti-chiave, oggi particolarmente attuali e stringenti, quali: Resilienza- Resistanza – Ecosistema – COVID19 – Ecologia – Pandemia – Virus – Locale- Globale – Comunità – Individuo – Alterità.
Tutti temi, peraltro, che, per un artista, possono diventare stimoli per la costruzione di forma, stati espressivi, suggestioni.
La Call è per opere che potranno essere per: flauto, clarinetto/sax, sax/elettronica. Gli strumenti possono essere impiegati nei più vari tagli.
A interpretare le opere sarà AgorArt ensemble, un gruppo che nasce all’interno dell’incubatore/aggregatore Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, ed è composto da musicisti con importanti e rilevanti esperienze nel campo della musica contemporanea.
La scadenza per l’invio delle opere è posta al 31 luglio 2021. Mentre l’esecuzione delle opere selezionate avverrà entro l’anno nell’ambito delle iniziative promosse da “Piazza del Mondo” con il progetto “Resistenza e Resilienza”, che si compone di incontri di studio e concerti.
Giovedì 29 aprile 2021 alle ore 12, presso il Guado Officine Creative, in diretta Facebook (@cascinaguado), incontro con Giuliana Adamo e Gabriella Cinti, intorno a EMILIO VILLA, una delle massime voci della poesia italiana del Novecento, sperimentatore e funambolo che dà alle parole, oltre il senso, nuove vite, combinazioni sonore, plurilinguismi, esplorazioni della pagina. Giuliana Adamo presenta, con l’autrice, il volume “All’origine del divenire: il labirinto dei Labirinti di Emilio Villa” di Gabriella Cinti (ed. Mimemis).
«Sempre in fuga, irrequieto dalla nascita, indipendente, scevro da compromessi, avventato (prima) e coraggioso (poi), perseguitato e scampato, vittima storica degli altri e psicologica di se stesso, Bocchetta è riuscito – ogni volta con sorprendenti vitalità e iniziativa – a sopravvivere reinventandosi in luoghi diversi, tra popolazioni diverse, ricominciando sempre da zero». (Giuliana Adamo, L’ultima voce. Vittore Bocchetta: ribelle, antifascista, deportato esule, artista Castelvecchi 2020) La memoria non è un giorno di ricordi e celebrazioni, ma è esercizio attivo e continuo. È questo lo spirito con cui, dopo l’incontro con Paola Vita-Finzi, il Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei di Pavia propone martedì 27 aprile, ore 21, in diretta Zoom e Facebook, un importante appuntamento pubblico offerto grazie alla sua Alumna, l’italianista Giuliana Adamo, Fellow del Trinity College di Dublino e Presidente dell’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” che annovera «un gruppo di studiosi, intellettuali, artisti con un’esperienza professionale di respiro internazionale, motivati ad agire dentro i contesti della società creando occasioni di contatto e relazione con le nuove generazioni su tematiche di sentita attualità».
Per anni, con spirito storico e filologico e appassionata partecipazione umana, Giuliana Adamo ha seguito la storia eccezionale dell’“indipendente” Vittore Ernesto Bocchetta, nato a Sassari nel 1918 e scomparso qualche mese fa: una storia di genuino antifascismo e terribile deportazione cui segue, al ritorno dal campo di concentramento di Flossenbürg, uno sconcertante “dispatrio” in Argentina, Venezuela e Stati Uniti.
Con il rispetto per la spietata esperienza di deportazione – tra le sventure patite quella più atroce – è anche la narrazione di quel che accade dopo a colpire dolorosamente e a costituire un ulteriore monito: il ritorno nella non più sua Verona dell’antifascista Bocchetta rappresenta un ingombro per chi sta riorganizzando la ricostruzione, non volendo lui aderire ad alcun partito. Troppa è la sua indignazione per lo spuntare improvviso – “il 26 aprile”, annota lui con ironia – di numerosi “antifascisti” di cui non si era avuta notizia negli anni più bui di lotta e resistenza. La sua indipendenza, tratto distintivo che non gli ha impedito atti coraggiosi di partecipazione umana (ritroverà, tra l’altro, in Germania, un sergente inglese che aveva salvato e che a sua volta lo salverà), diventa isolamento che paga anche con difficoltà economiche, parzialmente alleviate dal rilancio della vita artistica teatrale veronese cui egli contribuirà fattivamente.
Proprio per questo il libro che Giuliana Adamo ha realizzato, consegnandolo al Presidente Sergio Mattarella in visita al Trinity College a Dublino (nella foto), è ancora più prezioso, dal momento che, oltre a voler documentare la memoria, quelle pagine hanno convinto il nostro Presidente a insignire Vittore Bocchetta dell’onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica (2018).
All’incontro del 27 aprile partecipano anche Franco Manzoni, firma storica del “Corriere della Sera” e poeta, e Alberto Rubinato, attore teatrale (e ingegnere), che leggerà alcuni passi della “ultima voce” di Vittore Bocchetta “ribelle, antifascista, esule, deportato” e… scopriremo anche “artista”: grazie anche all’arte, infatti, arriverà la possibilità di una ricostruzione in una vita di alterne vicende. Una figura poliedrica e indomita: un giovane ventenne che per laurearsi (da autodidatta) in Filosofia, osò raggiungere Firenze, in treno, nel 1944, con un falso permesso; un cinquantenne che, dopo attività come ceramista e caricaturista in Sudamerica, riuscì a conseguire un PhD in Letterature comparate a Chicago, dove nel frattempo era approdato, iniziando anche una carriera come scultore; l’ottantenne che sino a oltre il giro del suo intenso secolo non si è stancato, tornato in Italia, di “ricordare, ricordare, ricordare”: così supplicò i giovani accorsi ad ascoltarlo quando venne al Collegio Ghislieri per onorare la memoria di Teresio Olivelli, incontrato nell’inferno di Flossenbürg, nel “sottocampo” di Hersbruck. Quella cittadina dove Bocchetta sarà chiamato a inaugurare nel 2007 la sua scultura “Senza Nomi”: per non dimenticare, nessuno. L’accesso all’incontro con “Per non dimenticare Vittore Bocchetta 1910-2021” su Zoom è regolato previa registrazione (fino a 500 posti disponibili, inclusi quelli previsti per gli studenti della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito per cui l’iniziativa rientra nelle attività formative riconosciute) su questa pagina: https://colnuovo.unipv.it/Zoom.php entro il 27 aprile, ore 18.30. La conferma dell’ammissione, con il link, viene inviata via mail entro le ore 20. Per seguire la diretta Facebook, visitate @collegionuovopavia.
Esce per i tipi di Armando Editore il libro Désordre. Futurismi di ieri e di oggi (a cura di Giuliana Adamo), frutto di un progetto dell’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, in collaborazione con Associazione Culturale “MotoContrario”, Associazione di promozione sociale “Accademia Internazionale di Smarano”, con il contributo di Provincia Autonoma di Trento, Comune di Rovereto, Regione Autonoma Trentino Alto Adige, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.
Nel libro si indaga, nella chiave del termine “désordre”, particolarmente suggestivo e produttivo, innanzitutto il futurismo della prima parte del XX secolo, ma, con questo, risonanze volte, da una parte, al passato storico, e, dall’altra, a un tempo a noi più prossimo. Il futurismo ha prodotto, all’inizio del ‘900, una rivoluzione, un sovvertimento profondo, totale, nel modo di considerare l’opera, la creatività, la comunicazione e la ricezione dell’opera. L’utopia futurista si nutre del disordine dei confini abituali in tutti i campi, rimescolando profondamente i rapporti tra le arti, il rapporto con il pubblico. Il principio del disordinamento è decisivo per il futurismo che vuole chiudere con l’ordine consolidato, in arte come in politica.
Cruciale è la figura di Fortunato Depero, il richiamo, in lui molto presente, a una profonda vocazione ludico-creativa e a un rapporto concreto-diretto, sin tattile con l’arte e i suoi materiali (di questo si occupa l’intervento di Salvatore Colazzo). Ma importante è anche l’opera di Aldo Palazzeschi, con le sue innovative costruzioni poetiche, l’ironia spiazzante, e anche qui il gioco e certa malinconia che vi si collega (l’intervento di Giuliana Adamo sulle poesie giovanili di Palazzeschi). In musica troviamo figure come Russolo, Casavola, e, pur non strettamente futurista, comunque sodale con lo spirito moderno e modernista che il movimento incarna, Casella: tutti volti a emancipare rumore e dissonanza. Esperienze successive ricercano dentro le possibilità costruttive del disordine, oppure disperdono l’opera dentro la vita sociale (continuando a evidenziare risonanze col futurismo); sino alla caduta dell’orizzonte del futuro, tratto malinconico e ombroso di quel minimalismo che sembra stare in un continuo presente (l’intervento di Cosimo Colazzo copre un tale disegno nella traccia di concetti-chiave come “disordine” e “futuro”). Ma il libro tratta del tema del disordine anche in riferimento al passato, che non mancava di dialogo, anzi poteva ricercare la relazione con il polimorfo e il molteplice, come per le silve rinascimentali, enciclopedie di curiosità che fanno della diversità, del disordine, del salto logico un motivo di costruzione (così l’intervento di Paolo Cherchi). Emilio Villa rappresenta una spinta propulsiva, centrifuga allo sperimentalismo poetico, vissuto nel gioco linguistico-sonoro, che apre le lingue singole al plurilinguismo, la catena logico-semantica alla catena logico-sonora, nel mentre emergono schegge di senso capaci di sferzare attitudini di vita tranquilla e ordinata (su questo l’intervento di Bianca Battilocchi). Infine una poesia, densa di citazioni e correlazioni sonore (di Marco Sonzogni). Bellissima la copertina per il libro, di Silvio Cattani.
L’associazione culturale non-profit Piazza del mondo con sede a Rovereto, in data venerdì 5 marzo 2021 alle h. 17.00, nell’ambito del progetto Futurismi di ieri e di oggi, propone un webinar – questo il link: https://us02web.zoom.us/j/84925355452 – dal titolo Nei meandri di Emilio Villa. Alla conversazione partecipano la presidente dell’associazione Giuliana Adamo e due tra le più interessanti studiose di Villa: Bianca Battilocchi e Gabriella Cinti. L’incontro proporrà la lettura performativa e il commento di alcuni testi di Emilio Villa pubblicati recentemente dalle due autrici. Nella presentazione, rispettivamente, di Rovesciare lo sguardo. I tarocchi di Emilio Villa (Argo, 2020) e All’origine del divenire: il labirinto dei Labirinti di Emilio Villa (Mimesis, 2021), Battilocchi e Cinti si soffermeranno sui nuclei tematici principali e sugli strumenti linguistici ed espressivi adottati dal poeta. Un viaggio, quello nelle opere del poeta, caratterizzato dalla dimensione dell’Enigma, interrogato e declinato nelle forme di un ludus del tutto speciale nei Tarocchi e in quelle erratiche mitico-archeologiche-etimologiche dei Labirinti.
Una
riflessione sull’eterno misurarsi dell’uomo con il Cosmo in un momento come
quello che stiamo attraversando in cui tante certezze vacillano, tanti dubbi
emergono, e forti necessità di ripensare e ripensarsi premono.
L’associazione Piazza del mondo ringrazia tutte le istituzioni che hanno reso possibile la realizzazione di questo evento: Fondazione CARITRO, Comune di Rovereto, Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma Trentino Alto Adige, Associazione Culturale MotoContrario, Associazione di promozione sociale Accademia Internazionale di Smarano, Argo Libri, Edizioni Mimesis.
Su gentile concessione della Fondazione CARITRO, in data 5 marzo 2021, il link per il webinar sarà attivo dalle 17.00 alle 19.00:
Vittore Bocchetta, artista, intellettuale dotato di uno spiccato spirito critico, curioso e profondo, coltissimo, resistente antifascista, deportato dai nazisti, sopravvissuto ai lager, sempre in lotta contro le ingiustizie, sino a pagare personalmente prezzi altissimi, polemico contro una ricostruzione post-guerra che con il fascismo non ha voluto mai fare veramente i conti, auto-esiliatosi per questo, emigrato fuori d’Italia, artista riconosciuto, docente, infine tornato in Italia, nella Verona della giovinezza e sua città d’adozione. E anche qui lavorando costantemente, con l’acume suo critico, che poneva nell’indagine delle cose della cultura, della società, della politica, portando avanti un percorso di memoria condivisa, rivolto soprattutto alle nuove generazioni.
La nostra Presidente, Giuliana Adamo, ne è stata biografa, studiosa delle vicende storiche che l’hanno riguardato, in due volumi di riferimento: il primo, pubblicato nel 2013, da CUEC, Vittore Bocchetta. Una vita contro. Ribelle, antifascista, deportato, esule, artista. Il secondo, più recente, L’ultima voce, pubblicato da Castelvecchi nel 2020.
Con noi è stato nel 2016, il 4 novembre, a inaugurare la manifestazione “Sapere e futuro”, con la quale volevamo dare testimonianza di come la cultura possa intervenire nella società, diffondendo conoscenza e valori democratici. Chi meglio di lui poteva trasmettere il senso del progetto? Il 4 novembre 2016, al mattino, eravamo all’Istituto di Istruzione “Martino Martini” a Mezzolombardo. Ricordiamo l’ascolto attento e rapito degli studenti, il suo ragionare vivo e critico, sul passato, sul presente. Nel pomeriggio fummo all’Istituto di Istruzione delle Arti di Trento. C’erano con noi anche Enrico Franco, allora direttore del “Corriere del Trentino”, che introdusse l’incontro, Guariente Guarienti, amico e sodale, in Verona, di Bocchetta. Oltre a Giuliana Adamo.
Una giornata intensa, ma ricchissima di contenuti e di emozioni.
Indimenticabile Vittore.
Mettiamo a disposizione un ricordo di Giuliana Adamo, apparso sul quotidiano “L’Adige” di domenica 21 febbraio 2021: un ritratto di Vittore Bocchetta, della sua vita esemplare, e dell’importanza di fare memoria della sua straordinaria esperienza.
Articolo di Giuliana Adamo, apparso domenica 21.2.21, su “L’Adige”, pagina “Cultura e Società”.
Organizzato dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, un webinar dedicato alla letteratura di Maria Attanasio, in un adattamento teatrale a cura di Nicoleugenia Prezzavento. A partire da “Di Concetta e le sue donne”, un racconto della scrittrice calatina, pubblicato da Sellerio.
Il racconto ha al suo centro la figura di Concetta La Ferla, capopopolo comunista fortemente radicata nella sua terra. Figura complessa, di una donna nata per lottare contro le ingiustizie sociali, fondatrice di una sezione del Partito Comunista per la prima volta a totale componente femminile. La lotta passa anche attraverso la rivendicazione del ruolo delle donne nel cambiamento sociale. Un cambiamento vissuto in un corpo a corpo con i problemi concreti e quotidiani.
La drammaturgia di Nicoleugenzia Prezzavento fa divenire Di Concetta e le sue donne un monologo: un testo parlato e contrappuntato da una voce musicale, unica e variata attraverso diversi strumenti che rende nella sua drammaturgia la voce narrante del testo. Vi traspare il carattere complesso della protagonista, la sua voglia di impegno, la sua ansia di giustizia, il suo combattere, sotto ogni forma, il potere che occlude le strade del cambiamento. E anche il confronto-scontro all’interno dello stesso suo Partito, che nella sua ansia di strutturarsi come un soggetto forte e unitario non può ammettere il carattere divergente delle rivendicazioni di Concetta, traversate da un’ansia diretta, autonoma di diversa gestazione del potere. Un ramo minoritario di un progetto di rivoluzione, su cui Attanasio e la drammaturgia della Prezzavento propongono una lente d’ingrandimento che ci dice di un mondo e di una storia che non hanno avuto voce, che avrebbero potuto innervare il discorso prevalente con fertili aperture e contaminazioni, ma per questo problematiche e quindi da marginalizzare. E se il discorso prevalente, per questa incapacità di ascoltare il locale, il periferico, il diverso e il differente, non ha poi raggiunto molti degli obiettivi che si era prefisso, la voce di Maria Attanasio ci restituisce, attraverso Concetta, una delle sue voci minoritarie, sì, ma potenti, esemplari, che ci consentono di ridefinire il rapporto tra passato e presente.
Sabato 12 dicembre è la data di un importante evento che è organizzato dall’Università della Calabria, in particolare dalla cattedra tenuta da Margherita Ganeri, importante studiosa di letteratura italiana, in collaborazione con Associazione Culturale “Piazza del Mondo”. Giuliana Adamo, docente di Letteratura Italiana presso il Trinity College di Dublino, parlerà della narrativa di Maria Attanasio, scrittrice che ha avuto più d’una frequentazione nelle iniziative organizzate da Piazza del Mondo: intervenuta con conferenze, con relazioni in giornate di studio, autrice particolarmente apprezzata, per la sua capacità di coniugare storia e letteratura, vicende di chi è stato ai margini della storia, e proiezione letteraria che li rende protagonisti. Recentemente l’Associazione “Piazza del Mondo” ha prodotto “Francisca”, opera di Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana Adamo ispirato a un racconto di Maria Attanasio, realizzata nel contesto del celebre festival di musica contemporanea “Nuova Consonanza” a Roma con grande successo.
Giuliana Adamo, sabato 12 dicembre alle ore 11 parlerà online, in live streaming, per l’Università della Calabria, via Teams, della letteratura di Maria Attanasio, di Francisca, dell’opera, e dei transiti che si determinano, in nome di Francisca, tra storia, narrativa letteraria, libretto per l’opera, musica. Un viaggio tra i generi, in nome di Francisca, homo-femina: generi e pertinenze sessuali, ma anche viaggio tra generi creativi diversi all’interno della letteratura, oltre questa, in direzione della musica e dentro i suoni.
In questa nostra epoca caratterizzata, da un lato dalla globalizzazione, dall’altro dalle diversità, l'Associazione Culturale Piazza del Mondo, con le sue attività, propone un dialogo aperto del polo scientifico e di quello umanistico, entrambi declinati nell’ampio spettro delle rispettive possibilità