13 Dicembre 2021 | ||
9:00 pm | a | 10:00 pm |
Musica di Cosimo Colazzo, libretto di Giuliana Adamo, l’opera comica La Locandiera, Musicape e il Giovin Signore, presenta una satira di estrema attualità su certo populismo-sovranismo urlato e machista. La si potrà ascoltare, ridendo molto, lunedì 13 dicembre alla Sala Filarmonica di Rovereto alle ore 21, interpreti il soprano Patrizia Zanardi (La Locandiera), il basso Paolo Leonardi (Il Giovin Signore), la voce recitante Giuseppe Calliari (Musicape) e, per la parte strumentale, Agorart ensemble (E. Dalmaso sax, T. Revolti violoncello, F. Conti accordeon, D. Schintu percussioni, C. Colazzo pianoforte e direzione).
L’opera è concisa, scattante, con un ritmo incalzante. Piena di calembours, battute, giochi di parole, doppi sensi, uscite spiazzanti. Il Giovin Signore può spopolare sui social con il suo fare sfrontato e le sue battute sempre malriuscite, ma La Locandiera che possiede lo spirito acuto dell’intelligenza popolare, gli tiene testa, lo asseconda per prendersene gioco. Musicape (nome che richiama volutamente un personaggio favolistico della pittrice Maria Lai, la sua sensibilità e il suo impegno sociale) è un’ape agile e svolazzante, personaggio che ronza intorno alle azioni, le commenta attentissima a tutto, curiosa e pungente.
Giochi linguistici, nel testo e nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti, finestre di citazioni. Il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino.
Precede l’opera un sipario-performance, con un’opera di Kerlheinz Stockhausen eseguita all’ottavino da Davide Baldo: Zungenspitzentanz per ottavino da Samstag aus Licht
L’ingresso è gratuito sino a esaurimento dei posti disponibili. Green pass (over 12),
Prenotazioni disponibili su Eventbrite: https://www.eventbrite.ie/e/223879117467
Gli autori
Cosimo Colazzo, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai.com. Nel campo dell’opera e del teatro musicale, oltre a Francisca, è autore delle opere comiche La Locandiera, Musicape e il Giovin Signore (libretto di Giuliana Adamo), Il latifondo magico (libretto di Vito Riviello), dell’opera-balletto Sotto i colpi del sole di ferro (testo di Salvatore Colazzo), dei melologhi Les dés des ordres (con testi di Emilio Villa), L’attesa (testo del compositore, da Simone Weil). È autore di saggi e volumi pubblicati in Italia e all’estero.
Giuliana Adamo, docente di Lingua e Letteratura italiana al Department of Italian del Trinity College di Dublino è autrice di libri e saggi dedicati alla letteratura del ‘900 (Palazzeschi; il futurismo, Vincenzo Consolo; Umberto Eco, Luigi Meneghello; Maria Attanasio; Antonella Anedda gli autori studiati e analizzati), alla storia della resistenza (la figura di Vittore Bocchetta), a questioni spinose dell’attualità (mafia e ‘ndrangheta), pubblicati da editori importanti tra cui Salerno, Manni, Longo, Castelvecchi, Armando, Viella, CUEC.
Gli interpreti
Patrizia Zanardi, soprano, interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri.
Paolo Leonardi, giovane basso-baritono diplomato nel 2019 in musica vocale da camera sotto la guida di Roberto Abbondanza con il massimo dei voti e la lode all’ISSM Giulio Briccialdi di Terni, prosegue gli studi presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma dove si specializza con Sara Mingardo in Canto rinascimentale e barocco. Accanto agli studi accademici, completa la sua formazione seguendo corsi con Isabel Yi Man Chuan, Maria Tomanova, Maria Chiara Pavone, Luciana Serra, Alda Caiello ed Elizabeth Norberg-Schulz. Ha cantato come voce bianca solista ne L’opera da tre soldi, per poi debuttare i ruoli di Benoit e Alcindoro ne La bohème e di Colas in Bastien und Bastienne.
Giuseppe Calliari, musicista, docente, scrittore, poeta, divulgatore, è tra le figure intellettuali di rilievo nel panorama culturale. Autore di testi e libretti per musica, ha pubblicato saggi musicologici tra cui assumono rilievo una monografia dedicata all’opera di Ferruccio Busoni, la curatela degli scritti di Andrea Mascagni.
Agorart ensemble è un ensemble dedito alla musica contemporanea sorto nell’incubatore-aggregatore Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, che raccoglie musicisti con rilevanti esperienze nel campo, versatili e aperti a sperimentazioni sfidanti. Composto, nel suo nucleo originario, da Davide Baldo (flauti e ottavino), Emanuele Dalmaso (clarinetti e sax), Mattia Grott (sax e elettronica), Cosimo Colazzo (pianoforte e direzione), assume geometrie variabili in rapporto alle produzioni in cui è impegnato, integrando musicisti come Tobia Revolti (violoncello), Giuseppe Calliari (viola e voce recitante), Mirko Pedrotti, Federico Agnello, Demetrio Schintu (percussioni), Maria Rosa Corbolini (pianoforte). Ha collaborato e collabora con cantanti di prestigio come Roberto Abbondanza (baritono) e Patrizia Zanardi (soprano) accanto a giovani voci come quella del basso Paolo Leonardi. Ha collaborato con il Gruppo Vocale “Feininger”. Ha tenuto numerosi concerti realizzando diverse prime esecuzioni.
Produzione
L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, come indica il suo stesso nome, vuole imprimere una spinta – con le sue iniziative, che si compongono di incontri di studio, concerti, pubblicazioni e altro – verso l’apertura culturale, il confronto, il dibattito, l’incontro delle discipline. Predilige un dialogo aperto a vari agenti – in questa nostra epoca caratterizzata, da un lato dalla globalizzazione, dall’altro dalle diversità – del polo scientifico e di quello umanistico, entrambi declinati nell’ampio spettro delle rispettive possibilità. In un mondo che cambia e si apre, spesso con enormi difficoltà, al nuovo e al diverso, e che simultaneamente, per difesa e per amore delle proprie radici, si chiude ed àncora ad antiche tradizioni e abitudini culturali, diventa importante articolare memoria storica e coscienza critica del presente.
LOCANDINA (JPEG) (PDF)
PROGRAMMA DI SALA (PDF)
LIBRETTO DELL’OPERA (PDF)