Le scritture artistiche recano un impegno che le conduce al confronto con questioni urgenti che riguardano i contesti in cui si elaborano. C’è una tensione che lega l’arte, l’artista, la comunità in cui vive e si forma. Esiste una dimensione privata che certo plasma sensibilità e pensiero, ma esiste anche un contesto ampio di relazioni, che è complesso, e che costituisce la rete della società, della comunità in cui l’arte si cala.
In questo senso l’arte è sempre impegnata perché, fuori da ogni moralismo, testimonia nodi essenziali della vita nucleare, singola, individuale, e relazionale, comunitaria. Entrambe le istanze si pongono in innesco e dicono del mondo.
Esiste comunque, all’interno di quest’orbita ampia del fare artistico, un’orbita più interna che di più dice direttamente della vita civile e indica, sottolinea storture e contraddizioni, spinge a un fare propositivo in alleanza con alcuni valori base e costitutivi, che sono quelli della giustizia, del rispetto dell’altro.
Valori anche questi storici? Probabilmente sì, pur tuttavia da ancorare a qualcosa che sappia più di radici profonde, quell’umanesimo che impone il riconoscimento dell’altra, della sua dignità umana.
Quest’arte che sta dentro il cuore di un umanesimo profondo è ancora presente, nonostante una modernità che sempre più si fa relativa, persino cinicamente indifferente. E’ a quest’arte che la manifestazione guarda, partendo dalla figura e dall’opera dello scrittore Vincenzo Consolo nel decennale dalla morte, cui si dedicano diversi incontri culturali (mercoledì 23 – dalle 16:00 – e giovedì 24 novembre – dalle 10:00 – alla Biblioteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto), e proponendo una serie di performance, dall’opera comica “La locandiera, Musicape e il giovin signore”, contro sovranismo, bullismo e machismo (sabato 19 novembre, 20:45, Sala Filarmonica Rovereto) , a “Les dés des ordres”, labirintica macchina di meditate e giocose derive tra poesia e musica (mercoledì 23 novembre, 20:45, Sala Filarmonica Rovereto), a un concerto contro autoritarismi e violenza, con musiche di Schulhoff – perseguitato e ucciso dal nazismo – e Lopes-Graça – resistente contro il fascismo portoghese (sabato 26 novembre, 20:45, Sala Filarmonica Rovereto).
LOCANDINA GENERALE – Giornate di studio e performance (PDF) (JPEG)