GIOVEDÌ 2 MARZO 2017
20:30 | Rovereto |Sala Filarmonica | Concerto > LES DÈS DES ORDRES opera di Cosimo Colazzo | Roberto Abbondanza (baritono) – MotoContrario Ensemble: Andrea Mattevi (viola), Emanuele Dalmaso (sassofoni), Cosimo Colazzo (pianoforte) | Con un’introduzione critica sulla poesia di Emilio Villa
Cosimo Colazzo dedica una sua opera vasta, dal titolo Les dès des ordres, alla poesia di Emilio Villa. Già nel titolo di quest’opera si propone il senso, che testo e musica vogliono condividere, del caso come fattore, nel contempo, di decostruzione e costruzione.
Emilio Villa (1914-2003), è stato un poeta multiforme, un funambolo della parola, che egli sezionava e ricomponeva attraversando le lingue nel gusto di associazioni e derive. La scrittura per Villa è in uno stato di fluida prossimità con la voce, con la phonè. È corpo: il senso della materialità e del corpo della lingua, in quanto voce, anche quando è scrittura (non a caso se ne interessò Carmelo Bene). Come rileva Aldo Tagliaferri – “è stato uno dei maggiori rappresentanti della cultura europea del Secondo Novecento. Occupa una posizione centrale e addirittura unica, se teniamo conto della vastità dei suoi interessi e dei suoi rapporti con artisti di massimo rilievo”. La figura e l’opera di Villa stentano ancora oggi ad affrancarsi da quella “clandestinità” che, del resto, è stata programmaticamente perseguita dallo stesso Villa, interprete di una “avanguardia permanente”. Contro ogni accomodamento istituzionale, Villa ha praticato il rifiuto del domicilio, in movimenti, gruppi, tendenze, e contro l’accademia. Da qui anche il suo nomadismo culturale – oltre che esistenziale – che lo ha portato a navigare dentro vari spazi culturali, all’interno di saperi diversi: poesia, critica, arte, filologia, linguistica. Il gusto della parola lo porta ad approfondire le etimologie, a seguire i rami delle trasformazioni verbali, di deviazioni e mutazioni, i passaggi attraverso le lingue. Seguendo questi percorsi prende forma la sua poesia fatta di complesse testure plurilinguistiche.
Sono due le opere musicali di Cosimo Colazzo in programma, dedicata a Emilio Villa, entrambe in prima assoluta. Le due opere trattano in musica la poesia di Emilio Villa, da un graffiante testo della fine degli anni ’40 che gioca sul corpo di Ytalia, gonfio di storia e di corruzione, a più recenti testi (ancora inediti) che strutturano se stessi nella decostruzione del caso. Si va, allora, dall’irriverenza di Tenzone, che vive la tensione della lingua che sborda e esplode sarcastica, ai testi sui tarocchi, che giocano con il senso del labirinto.
Les dès des ordres (2015/2017), nella nuova versione per voce recitante, sassofoni, viola e pianoforte, mette in musica una serie inedita di testi poetici (oggetto di studio della ricercatrice Bianca Battilocchi), che propone al centro il concetto poetico dei tarocchi, con le evocazioni che esso suscita, del labirinto e del chaos.
Les dés des ordres si forma in quadri musicali che sono reciproci rispecchiamenti, traduzioni: continue riletture di se stessi, attraverso seminali innesti che permettono derive, ramificazioni.
Il testo è interpretato e cantato da una voce di baritono ( Roberto Abbondanza, che è voce specializzata nel repertorio contemporaneo e in quello antico), in combinazione con un ensemble strumentale a geometrie variabili (nell’interpretazione del MotoContrario ensemble, che si presenta nella formazione con Emanuele Dalmaso ai sassofoni, Andrea Mattevi alla viola, Cosimo Colazzo al pianoforte).
La musica si muove nel senso della performance labirintica. La voce si esalta nella pluralità delle lingue (reali o reinnestate), l’ensemble strumentale elabora pattern in complesse stratificazioni poliritmiche, lavorando ossessivamente su stringhe, ripetizioni e varianti.
Tenzone elabora musicalmente un sillabato ossessivo, serrato, asimmetrico, che agisce su un testo alla deriva tra lingue storiche e d’invenzione, mentre realizza un labirinto di correnti poliritmiche periodicamente traversato da momenti di canto piano e disteso.
Anche in questo caso, la voce è di Roberto Abbondanza, mentre al pianoforte è il compositore Cosimo Colazzo
Ricombinazioni, accenti sfasati, parole che si disfano e si rincollano generando altro; il gusto della stratificazione linguistica, degli accostamenti inattesi. Ne esce fuori uno spettacolo fatto di suono, dove la musica e la parola giocano sul piano del ripudio del concetto, se non latente e mobile, puntando all’evidenza del corpo materiale del suono e della voce, delle chimiche che tra essi anche il caso sa attivare.
PROGRAMMA
Cosimo Colazzo (1964)
Tenzone (2016) per voce e pianoforte (su un testo di Emilio Villa).
prima esecuzione assoluta
Les dès des ordres (2015-17) (su testi di Emilio Villa) per voce recitante e ensemble.
prima esecuzione assoluta
Gli interpreti:
Roberto Abbondanza studia tecnica vocale sotto la guida della soprano Isabel Gentile.
Entra giovanissimo a far parte degli organici del Coro della RAI di Roma e successivamente dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia.
Nel repertorio antico e barocco collabora stabilmente con Fabio Biondi ed EUROPA GALANTE (incisione del Caino di Scarlatti premiata col Diapason d’or, prima esecuzione ed incisione per Virgin della SS. Trinità di Scarlatti, messa in scena delle opere scarlattiane Massimo Puppieno, Il trionfo dell’onore (PREMIO ABBIATI 2001), La Principessa fedele e Carlo Re d’Alemagna al Teatro Massimo di Palermo, esecuzione de La Senna festeggiante di Vivaldi al Théatre des Champs-Elysées di Parigi, Lucio Silla di Haendel all’Accademia Nazionale di S. Cecilia, Didone di Cavalli alla Fenice e al Carignano di Torino, Le virtù de’ strali d’amore di Cavalli alla Fenice, Messia di Haendel a Madrid, Valencia e Barcellona, Agrippina di Haendel alla Fenice al Festival di Halle e a Cracovia, il Lucio Silla all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’oratorio S.Elena al Calvario di Leo al Festival di Salisburgo, a Milano, Roma e Cracovia). Con Rinaldo Alessandrini e CONCERTO ITALIANO (PREMIO ABBIATI 2002): L’isola disabitata di Jommelli con l’Opera di Roma, Il combattimento di Tancredi e Clorinda inciso per Opus 111 vincitore dello “Choc de l’annee 1999” ed eseguito a Parigi, Bordeaux, Montpellier, Bruxelles, Copenhagen, Köln, Oslo, Tokio, Kyoto, Singapore, al Colon di Buenos Aires, a S. Paolo del Brasile e Madrid).
In Italia ha cantato alla Scala di Milano, al Maggio Musicale Fiorentino, all’Accademia Nazionale di S. Cecilia e al Teatro dell’Opera di Roma, alla Fenice e alla Biennale di Venezia, al Teatro Regio di Torino, al Teatro San Carlo di Napoli, al Teatro Massimo di Palermo, al Filarmonico di Verona, al Comunale di Bologna, al Carlo Felice di Genova, al Petruzzelli di Bari con l’Orchestra Nazionale della RAI, la Verdi e quella dei Pomeriggi Musicali di Milano, con l’Orchestra Toscanini, l’Orchestra Regionale Toscana e l’Orchestra di Roma e del Lazio.
All’estero si è esibito a Montecarlo, Lyon, Nizza, Nancy, Montpellier, Bordeaux, Lisbona, Barcellona, Madrid, Bilbao, Valencia, Vienna, Manchester (BBC Philharmonic), Bruxelles, Oslo, Stavanger, Cracovia, Budapest, New York, Washinghton, Toronto, Città del Messico, Istanbul, Taipei, Hong Kong, ecc.).
Particolarmente interessato al repertorio contemporaneo, Roberto Abbondanza ha cantato opere di S. Barber e L. Bernstein (Arias and Barcarollas), L. Bacalov (Misa Tango), B. Britten (War Requiem, The Rape of Lucrecia, Curlew River), C. Boccadoro (A qualcuno piace tango e Robinson), S. Bussotti (The Rara Requiem con la Fenice e Tieste all’Opera di Roma), L. Dallapiccola (Il Prigioniero e Volo di notte al Maggio Musicale Fiorentino PREMIO ABBIATI 2004 e a Città del Messico), F. Donatoni (Alfred, Alfred), D. Guaccero, H.W. Henze (Elegy for young lovers al Teatro delle Muse di Ancona PREMIO ABBIATI 2005), G. Ligeti (Le grand Macabre all’Opera di Roma), E. Macchi, B. Maderna (Satyricon), F. Malipiero, L. Nono (Epitaffi alla Biennale di Venezia), A. Pärt, G. Petrassi, A. Schönberg, G. Sinopoli (Lou Salome alla Fenice), I. Strawinskij (The Flood al Teatro delle Muse di Ancona).
Ha inoltre interpretato numerose prime assolute, tra le quali opere e composizioni di C. Colazzo (Sotto i colpi del sole di ferro, inciso anche in CD; Il latifondo magico); C. Ambrosini (Il Killer di parole alla Fenice di Venezia), L. Bacalov (Estaba la madre all’Opera di Roma, Un Ingenioso Hidalgo in Messico per il centenario Cervantino, Y Borges cuenta que… all’Accademia Chigiana), G. Battistelli, S. Colasanti (La metamorfosi al Maggio Musicale Fiorentino), M. D’Amico (Farinelli, la voce perduta, per Operaincanto, Dannata Epicurea per il Teatro Massimo di Palermo), J. Adams (The death of Klinghoffer), M. Dall’Ongaro, F. Del Corno (Orfeo a fumetti e Non guardate al domani), F. De Rossi Re (King Kong), M. Di Bari (Camera oscura alla Biennale di Venezia), I. Fedele (Antigone, inaugurazione del Maggio Musicale Fiorentino PREMIO ABBIATI 2007), L. Francesconi (per il Festival RomaEuropa), M. Frisina, C. Galante (Combattimento con l’angelo al Massimo di Palermo e La Tempesta al Teatro Carignano di Torino), P. Glass (Songs of Milarepa alla Sagra Musicale Umbra, Nella colonia penale al Piccolo Regio di Torino e per il Carlo Genova e The Sound of a voice ancora al Piccolo Regio di Torino), L. Gregoretti (L’ultimo avventore), V. Guastella, J. Mac Millan (Parthenogenesis), G. Manzoni (alla Biennale di Venezia e a Madrid), E. Morricone (Cantata Narrazione per l’inaugurazione della Basilica di S. Pio da Pietralcina e Canto del Dio nascosto su testi di Karol Woytila), L. Mosca (Signor Goldoni alla Fenice di Venezia, Freud, Freud, I love you alla Filarmonica Romana), L’Italia del destino al Maggio Musicale Fiorentino), M. Panni (Il giudizio di Paride all’opera di Nizza), F. Pennisi (Tristan al Comunale di Bologna), A. Sbordoni (Jekill), F. E. Scogna (La memoria perduta al’Opera di Roma) F. Vacchi (Les oiseaux de passage al Comunale di Bologna e Il letto della storia al Maggio Musicale Fiorentino PREMIO ABBIATI 2003).
Ha inciso per Virgin, Opus 111, Naxos, Stradivarius, Dynamic, Tactus e Fonè, VDM records e Digressione music.
È docente di Musica vocale da Camera presso L’Istituto Superiore di Studi Musicali Giulio Briccialdi di Terni e Professore di Tecnica vocale e Opera Italiana e “Artist in residence” presso il Middlebury College Summer School al Mills College, Oakland, California
Cosimo Colazzo, nato a Melpignano (Lecce) nel 1964, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade – Contemporary. Sue opere sono state premiate in Concorsi nazionali e internazionali di composizione. Come pianista ha tenuto concerti in Italia, in vari paesi europei, negli Stati Uniti, impegnato sulle letterature del ‘900 e contemporanee. È membro dell’équipe di ricerca del CESEM, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, della Universidade Nova di Lisbona. È autore di saggi e volumi pubblicati in Italia e all’estero. Attualmente è docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento. Dello stesso Conservatorio è stato direttore dal 2005 al 2011. Faculty Member e artist in residence, a partire dal 2012, presso la Italian School del Middlebury College, negli Stati Uniti.
Emanuele Dalmaso si è diplomato in Sassofono al Conservatorio di Musica di Trento sotto la guida di Armando Ghidoni, con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. Ha studiato anche con il sassofonista Pepito Ros e ha seguito vari corsi di perfezionamento con David Brutti. Insegna presso la Scuola Musicale ‘Il Diapason’ di Trento. Ha tenuto seminari sulle tecniche contemporanee per il sassofono al Conservatorio di musica di Trento. Ha tenuto una masterclass di Sassofono per l’Accademia estiva internazionale di Lasino. È membro del MotoContrario ensemble, con il quale ha eseguito molte opere in prima esecuzione assoluta. Più in generale, come sassofonista, è protagonista di prime esecuzioni di opere scritte appositamente per lui. Membro del Duo ‘To B.E. 2’, sassofono e live electronics, per cui collabora con Raul Masu, ha pubblicato il CD ‘UP’ per l’etichetta Liarss. Suona in duo con il pianista Cosimo Colazzo e, sempre in duo, con il percussionista Federico Agnello. Dalmaso è Endorsing Artist di Légère, prestigioso marchio canadese di ance. Suona sassofoni Rampone & Cazzani.
Andrea Mattevi, compositore e violista, è diplomato con il massimo dei voti in composizione, viola e violino al Conservatorio di Trento. Svolge un’articolata attività artistica nel settore dell’interpretazione musicale, come solista, in formazioni da camera (tra i fondatori del MotoContrario ensemble) e nel contesto orchestrale collaborando con importanti gruppi orchestrali e fondazioni come l’Orchestra Nazionale della Rai di Torino, l’Orchestra Haydn di Bolzano, il Teatro Petruzzelli di Bari e altri, perfezionandosi in violino e viola con i Maestri Simonide Braconi, Luca Ranieri, Davide Zaltron, Pavel Berman, Ilya Grubert, Massimo Quarta, Enzo Porta, Dimitrios Polisoidis e altri. Per la composizione si è perfezionato con i Maestri Azio Corghi, Salvatore Sciarrino, Alessandro Solbiati, Stefano Gervasoni e altri. È stato finalista o vincitore di premi internazionali e Call for Scores come il Concorso di Composizione Città di Udine, Concorso Donatoni di Milano, “Sulle ali del ‘900”. Suoi lavori originali sono stati pubblicati da varie case editrici (UT Orpheus, TEM) ed eseguiti, fra gli altri, dall’Alter Ego ensemble, Dèdalo ensemble, Maria Grazia Bellocchio.