5 Giugno 2023 | ||
5:30 pm | a | 7:00 pm |
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Quella di Fernando Lopes-Graça (1906-1994) è una voce di costante, radicale dissenso nel Portogallo fascista di Salazar. Una vicenda esemplare, umana, politica, e artistica, di un compositore che ha sfidato la dittatura per decenni e infine ha contribuito alla costituzione del nuovo Portogallo democratico.
Cosimo Colazzo ha scandagliato l’opera, in termini analitico-musicale, ma nel contempo ha messo in relazione le scelte estetico-musicali con l’impegno politico, in un testo che è di riferimento a livello internazionale, una monografia dedicata al compositore portoghese, dal titolo “Musica e impegno. L’antifascismo e l’opera di Fernando Lopes-Graça”, pubblicato da LIM nel 2019.
Lunedì 5 giugno Cosimo Colazzo tiene un incontro culturale alla Società Letteraria di Verona, alle ore 17.30. L’incontro è organizzato da Società Letteraria, ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti) Verona, IVRR (Istituto Veronese per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea) in collaborazione con Associazione Culturale Piazza del Mondo.
Nell’incontro – che sarà preceduto dai Saluti di Daniela Brunelli, Presidente della Società Letteraria di Verona, Federico Melotto, Presidente dell’Istituto Veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea, di Roberto Bonente Segretario ANPPIA di Verona – Colazzo tratterà della figura e dell’opera di Lopes-Graça, illustrerà il proprio volume, e curerà l’esecuzione di diverse, significative composizioni per pianoforte.
Fernando Lopes-Graça è compositore di grande cultura e capacità di invenzione musicale. La straordinaria qualità della scrittura si unisce a un’intenzione viva di impegno sociale e politico, che, nel contesto in cui visse, il Portogallo di Salazar e la dittatura che nel Paese perdurò per più di quarant’anni, diviene lotta di resistenza antifascista.
Esempio di straordinaria resilienza fu in carcere in diverse occasioni, escluso dagli incarichi pubblici, a un certo punto escluso dalla possibilità di insegnare la musica anche privatamente, non abbandonò mai la composizione, come anche la lotta politica clandestina.
Musica, arte e politica in lui si integrano in un’esemplare vicenda che si rende messaggio potente e significativo, di bellezza artistica e di passione per giustizia e democrazia. La sua opera trae linfa dai repertori della musica contadina per elaborare un linguaggio personale che amplia la modalità originaria verso innesti dissonantici, polimodalità, intermodalità. Offre così una voce moderna e progressiva a quel popolo contadino che il regime fascista tacitava o rivestiva della sola voce della propaganda.