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Gioacchino Rossini, tra sorriso e malinconia. Il quotidiano esercizio della creatività, che mai dismise, anche lontano dalle scene. E le mitiche serate musicali parigine ambitissime dalla grande società, convivi squisiti di arte, conversazione e menù accuratissimi. Se ne tratta in un incontro culturale e in un concerto organizzati dall’Associazione culturale “Piazza del mondo” a Trento

20 Aprile 2018
10:30 ama1:00 pm

Gioacchino Rossini, tra sorriso e malinconia. Il quotidiano esercizio della creatività, a Parigi, ormai lontano dalle scene. Pezzi pianistici, musica vocale da camera: contenere, ridurre, e insieme lo spiazzamento ironico. Solo apparentemente a contrasto, il Rossini sovrano di serate musicali parigine ambitissime dalla grande società, tra musica e buon cibo. La passione per la cucina fu pari a quella musicale. Si riforniva dei migliori ingredienti da corrispondenti selezionati per la sua cucina. I convivi squisiti di arte e società non mancavano mai delle migliori composizioni culinarie, cui spesso sovrintendeva in proprio lo stesso padrone di casa.

Di questo si tratta in un incontro culturale e in un concerto  organizzati dall’Associazione culturale “Piazza del Mondo” a Trento. 

Venerdì 20 aprile 2018, alle 10.30, nell’Aula Magna del  Liceo “Rosmini” di Trento in via Malfatti 2,  in occasione delle celebrazioni per il centocinquantenario della morte di  Gioachino Rossini (1792-1868),  si terrà l’incontro culturale e  musicale Rossini tra note e leccornie,  con il musicista e chef Raffaele De Feo, autore di Rossini: il sapore della musica (Aras edizioni, Fano, 2017). Presenta la Professoressa Giuliana Adamo (Trinity College Dublin). De Feo illustrerà, in modo sapiente e trascinante,  il rapporto tra l’arte musicale e la sopraffina arte culinaria del grande compositore pesarese, la cui casa parigina divenne una meta ambitissima nella Parigi bene del suo tempo, grazie alla sua sapienza gastronomica di grand gourmand.

Il dialogo  sarà seguito alle 11.30 dal concerto Rossini: il sorriso, la malinconia con i pianisti Cosimo Colazzo e Maria Rosa Corbolini, che interpreteranno musiche di Gioachino Rossini e Erik Satie.

Gioacchino Rossini – di cui ricorre quest’anno il centocinquantesimo anniversario dalla morte, quindi oggetto particolare di celebrazioni in tutto il mondo – è un compositore complesso e multiforme: conoscitore del mondo dell’opera e delle voci in tutti gli aspetti, ma anche dotatissimo di sapienza strumentale; artigiano raffinato capace di funambolici virtuosismi e insieme inventore originale di espressioni nuove. E poi la sua vita avventurosa in un mondo che l’acclamò come campione della musica ovunque, e insieme preda – spesso – di malinconia e depressione. Abbandona precocemente le scene per dedicarsi a una pratica musicale costante quanto privata, di composizione per sé e per gli amici, in convivi d’arte e di gusto. In lui fu viva la passione per la cucina. Da ognuno dei luoghi che lo videro protagonista in palcoscenico, Rossini si approvvigionava del meglio della produzione enogastronomica di eccellenza. Grazie anche al supporto e continuo rifornimento di derrate alimentari pregiate da parte di suoi ammiratori e conoscenti riuscì a codificare per la prima volta nella storia un articolato e complesso menù contenente il meglio della produzione tipica italiana. C’è uno stile rossiniano della cucina, che è possibile ricostruire, anche per le risonanze che reca con il tratto culturale e stilistico della sua musica.

C’è un tratto della sua personalità, per cui il gioco, il sorriso e l’ironia diventano maschere di un umore contrario, dove prevale il senso di non incidere sulla realtà, di una mancanza, del deperire delle cose e della vita.

In una dimensione conviviale maggiormente circoscritta e privata, dove prevalga una socialità riconoscibile, amicale, Rossini sente di regolare e misurare meglio la propria vita. Così la cucina – da lui amata con passione viva, sia come commensale che direttamente come creatore di piatti – diventa elemento essenziale di una visione delle cose e del mondo. Da qui le mitiche cene in casa Rossini a Parigi e le serate musicali con amici, artisti, poeti, musicisti, che diventano – dal momento che vengono celebrate come veri e propri eventi – meta ricercata di grandi e influenti figure della finanza, dell’industria, della politica.

Rossini scrive pezzi pianistici, nella seconda lunga fase della sua vita, che giocano con i generi, inducono come un costante distanziamento ragionante,  fanno sorridere, evocando già nei titoli una volontà  d’umorismoaltro che una romantica diffusione di espressività. 

E’ questo che rende Rossini un ‘inattuale’ nel clima ottocentesco del romanticismo. C’è una proiezione al moderno, che fu avvertita da autori rivolti al Novecento, come Satie, ad esempio, che ne colse il senso di una musica che voleva essere antiretorica, ironica e autoironica, spiazzante e divergente. 

Nel concerto si tratta di questo, con le musiche pianistiche di Rossini dai Péchés de vieillesse, con Parade di Satie per pianoforte a quattro mani, insieme con un sorprendente Schoenberg trascrittore del Barbiere, per pianoforte a quattro mani.

La manifestazione, che si compone di un incontro culturale e di un concerto tematizzati intorno alla figura e all’opera di Rossini attraverso diverse chiavi di lettura, è organizzata dalla Associazione culturale Piazza del Mondo, nell’ambito della serie Sapere e Futuro – grazie al contributo della Fondazione CARITRO (Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto) e di Consorzio Comuni BIM dell’Adige, con la collaborazione di MUSE Museo delle Scienze e di Associazione culturale MotoContrario, con il «Corriere del Trentino» come Media Partner -, e con il patrocinio del Comitato per le celebrazione del 150° anniversario dalla morte di Rossini.

Gli eventi di “Sapere e futuro” muovono da un intento di divulgazione e partecipazione culturale indirizzato soprattutto ai più giovani per contribuire a  suscitarne l’interesse e la curiosità necessari per scegliere, pensare, preparare e costruire il loro futuro.  In questa occasione inoltre, il pubblico ascolterà alcuni pezzi del repertorio musicale di Rossini e di chi, come il grande Satie, lo ha rivisitato e reinterpretato, a segnalare  la vitalità e l’importanza della continuità e delle rotture con la tradizione.

Si tratta di un’opportunità di grande arricchimento culturale e musicale.

 

Notizie anche sul sito dell’Associazione Piazza del Mondo: www.piazzadelmondo.it.  In particolare alle pagine: https://www.piazzadelmondo.it/wp/sapere-e-futuro/2017-18/eventi-2018-apr-mag

https://www.piazzadelmondo.it/wp/sapere-e-futuro/2017-18/eventi-2018-apr-mag/rossini-il-sorriso-la-malinconia

I due eventi sono tra quelli segnalati dal Comitato per le celebrazioni del 150° Anniversario dalla morte di Gioacchino Rossini.

Qui per l’incontro culturale:

http://www.gioachinorossini.it/it/celebrazioni/gioacchino-rossini-tra-note-e-leccornie-trento/

Qui per il concerto:

http://www.gioachinorossini.it/it/celebrazioni/gioacchino-rossini-il-sorriso-la-malinconia-trento

INFO: Associazione culturale ‘Piazza del Mondo’ – web: www.piazzadelmondo.it – email: segreteria@piazzadelmondo.it

Giornata della Memoria. Per non dimenticare le persecuzioni razziali e lo sterminio, per ricordare la Resistenza. Una lunga serie di eventi organizzati da “Piazza del mondo”: concerti, letture, improvvisazioni musicali e poetiche

21 Gennaio 2018
3:00 pma9:00 pm

“Giornata della memoria: come pietre d’inciampo”. Una lunga serie di eventi – domenica 21 gennaio – alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, per non dimenticare gli orrori nazifascisti delle persecuzioni razziali e dello sterminio e per ricordare la Resistenza: concerti, letture, performance improvvisative, altri eventi. Dalle 15 alle 21, una lunga giornata della memoria, organizzata dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” nell’ambito del progetto “Prospettive dell’identità”.


Musica e poesia, memoria e futuro, musiche nuove, musiche del passato, improvvisazioni musicali e poetiche: tutto questo scandirà, domenica 21 gennaio 2018, dalle ore 15 alle ore 21 – alla Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto di Trento,  sede di Trento via Calepina 1 – una giornata intensa, culturale e musicale, dedicata ad onorare la memoria delle vittime della Shoa.

Percorsi della memoria: come pietre d’inciampo è il titolo dell’iniziativa, che raccoglie una vasta serie di eventi. A organizzare la manifestazione è l’Associazione culturale Piazza del Mondo di Trento (in collaborazione con l’Associazione culturale MotoContrario) fortemente attiva sui temi dell’impegno civile e della divulgazione presso i giovani delle istanze del sapere e della conoscenza, insieme con l’apertura al nuovo. Prospettiva storica e proiezione al futuro sono due lati di una tensione necessaria affinché il senso di sé, della propria identità, maturi in senso positivo, verso dinamiche realizzative e progettuali. Prospettive dell’identità è il titolo – significativo in questo senso – di un più vasto progetto dell’Associazione Piazza del Mondo, in cui rientra anche quest’iniziativa, che vuole esprimere il senso della memoria e insieme essere denuncia contro razzismo, violenza e intolleranza.

Quattro concerti scandiranno la lunga giornata culturale (con interpreti di rilievo quali Andrea Mattevi alla viola, Emanuele Dalmaso e Mattia Grott ai sassofoni, Maria Rosa Corbolini e Cosimo Colazzo al pianoforte, e il soprano Patrizia Zanardi), alternati a momenti di lettura di brani letterari e poetici, di testimonianze e di ricostruzione storica (scelti a cura di Giuliana Adamo), a momenti di improvvisazioni musicali e poetiche (con Ettore Filippi e il MotoContrario ensemble), e a momenti musicali in cui saranno protagonisti giovani musicisti (studenti del Conservatorio “Bonporti” di Trento).

Il programma è dedicato alla memoria degli offesi per fare ricordare e riflettere gli ascoltatori attraverso la sollecitazione del suono e della parola.

Alle ore 15.00 apre la giornata Andrea Mattevi, che esegue alla viola brani di Ligeti, Bach, Hindemith e Telemann, in un concerto dal titolo La memoria, il domani.

Segue un intervento musicale di studenti del Conservatorio di musica di Trento, delle Scuole di Pianoforte dei docenti Maria Rosa Corbolini, Laura Di Paolo, Mario Coppola, Fabio Consoli: alle 15:45 il primo degli interventi, cui seguiranno nell’arco della giornata altre finestre alle 17:15 e alle 18:45. Si potranno così ascoltare (in questi interventi cui è stato dato titolo Spazio giovani: il nostro futuro) musiche di Bach, Beethoven, Mendelssohn, Chopin.

Anche le letture, a cura di Giuliana Adamo, scandiranno ad orari dedicati (16:00; 17:30; 19:00; 20:15) la giornata, con un loro spazio dedicato dal titolo Antigiudaismo e razzismo: le nostre voci contro. I pezzi musicali saranno così intervallati dalla lettura di brani provenienti da opere importanti sulla tragedia nazista, sul razzismo e sull’intolleranza. I testi scelti sono tratti da: Primo Levi, Se questo è un uomo (I ed. 1947); Giuliana Adamo, Vittore Bocchetta: una vita contro. Ribelle, antifascista, deportato, esule, artista (2012); David Nirenberg, Antigiudaismo. La tradizione occidentale (I ed. Inglese 2013; traduzione italiana di Giuliana Adamo e Paolo Cherchi  2016); Paul Celan da Poesie (Meridiano, Mondadori, 1998, a cura di Giuseppe Bevilaqua), Antonella Anedda Angioy dalla raccolta Notti di pace occidentale (2001).

Le improvvisazioni poetiche e musicali coinvolgeranno la voce di Ettore Filippi e il MotoContrario ensemble (che potrà allargarsi ad altri musicisti presenti) in varia formazione. Poesie di Edmond Jabes e di Paul Celan, come di altri autori legati alla cultura ebraica o che hanno vissuto le persecuzioni fasciste e naziste, saranno la base di un’interpretazione vocale che si spingerà verso la penetrazione sonora del testo insieme con una musica improvvisata che nasce aperta all’incrocio di comuni tensioni creative: alle 16:15, alle 17:45, alle 19:15, alle 20:30).

Il duo pianistico composto da Cosimo Colazzo e Maria Rosa Corbolini, sarà impegnato, nella formazione a quattro mani, alle ore 16:30 in un concerto (dal titolo: Resistenza contro il fascismo. La musica di Lopes-Graça), che ha in programma musiche di Fernando Lopes-Graça, autore perseguitato sotto il lungo regime fascista di Salazar in Portogallo. La sua musica si lega al folclore contadino portoghese, che viene messo in una relazione di tensione con le ricerche musicali più avanzate, costituendosi in questo modo come linguaggio personale e insieme come messaggio politico, che valorizza la ricchezza e l’autonomia della cultura contadina.

Alla 18:00 il soprano Patrizia Zanardi interpreterà brani musicali di Cosimo Colazzo, in duo con il compositore al pianoforte), su testi di vari autori (Luigi Reitani, Maria Attanasio, Antonella Anedda, Giovanni Pascoli, Emilio Villa), in un concerto dal titolo Poesia e musica: Performative Arts Today. (Ricordiamo per inciso che il concerto avrà una sua replica il 2 febbraio prossimo a Dublino, presso il Trinity College, nell’ambito di una giornata internazionale dedicata al tema Performative Arts Today, organizzata dal Trinity College di Dublino, in collaborazione con Ambasciata d’Italia, Istituto Italiano di Cultura a Dublino e la stessa Associazione Piazza del Mondo).

Concerto conclusivo sarà quello dal titolo Dialoghi, che coinvolge il duo di sassofoni composto da Emanuele Dalmaso e Mattia Grott, che eseguirà musiche di Hindemith, Koechlin, Carro, Zare, Grott.

Sarà una giornata lunga e intensa di riflessione, memoria, produzioni e lanci creativi, in cui le parole poetiche e letterarie che cercano, rispettivamente, di esprimere la verità del male e del dolore e di portare testimonianza sull’indicibile che uomini hanno perpetrato ai danni di tanti milioni di altri uomini, saranno arricchite dalle note della musica: unico linguaggio capace di andare oltre, aldilà di traduzioni, comparativismi, incomprensioni nella trasmissione del messaggio.

Si tratta di un’opportunità di arricchimento per la società civile, di grande portata culturale, letteraria e musicale. Da non perdere.

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Il programma:

Associazione culturale “Piazza del Mondo”

in collaborazione con Associazione culturale “MotoContrario”

e Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento

 Domenica 21 gennaio 2018

PERCORSI DELLA MEMORIA: COME PIETRE D’INCIAMPO

per la Giornata della Memoria 2018

Sala Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto – Trento, Via Calepina 1

 15:00 | La memoria, il domani | Andrea Mattevi (viola)

15:45 – 17:15 – 18:45 | Spazio giovani: il nostro futuro | Interpreti Studenti del Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di TrentoScuole di Pianoforte, docenti Maria Rosa Corbolini, Laura Di Paolo, Fabio Consoli, Mario Coppola

16:00 – 17:30 – 19 – 20:15 | Antigiudaismo e razzismo. Le nostre voci contro | Letture scelte a cura di Giuliana Adamo

16:15 – 17:45 – 19:15 – 20:30 | Improvvisazioni musicali e poetiche | a cura di Ettore Filippi e MotoContrario ensemble

16:30 | Resistenza contro il fascismo. La musica di Lopes-Graça | Duo pianistico, pianoforte a quattro mani Cosimo Colazzo, Mariarosa Corbolini con la collaborazione di Patrizia Zanardi (voce recitante)

18:00 | Poesia e musica: Performative Arts Today | Patrizia Zanardi (soprano), Cosimo Colazzo (pianoforte)

19:30 | Dialoghi | Duo sassofoni Emanuele Dalmaso, Mattia Grott

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Si ringrazia il Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” per la collaborazione

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INFO: Associazione culturale ‘Piazza del Mondo’ – web: www.piazzadelmondo.it – email: segreteria@piazzadelmondo.it

Piazza del Mondo a Dublino per “Performative Arts Today” manifestazione internazionale organizzata dal Trinity College di Dublino

2 Febbraio 2018
9:00 ama7:00 pm

“Piazza del Mondo” collabora a “Performative Arts Today”, manifestazione internazionale organizzata dal Trinity College di Dublino (con la collaborazione di Ambasciata d’Italia, Istituto Italiano di Cultura a Dublino, e di Ass.ne “Piazza del Mondo” di Trento), a Dublino, venerdì 2 febbraio. Nell’ambito della manifestazione, un concerto con la produzione ultima (dal 2015 al 2017) di Cosimo Colazzo per voce e pianoforte. Interpreti Patrizia Zanardi (soprano), Cosimo Colazzo (pianoforte).


L’Associazione Culturale Piazza del Mondo di Trento ha avviato, con il 2018, un nuovo progetto dal titolo Prospettive dell’identità, che ruota intorno al tema, oggi cruciale, dell’identità, oggetto di spinte contrastanti: verso la globalizzazione da una parte, e verso localismi sempre più chiusi dall’altra. Lo fa con i mezzi della riflessione, dell’approfondimento di ricerca, del dibattito e con quelli dell’arte e della performance. Lo ha fatto il 21 gennaio scorso, a Trento alla Sala della Fondazione CARITRO, con una Giornata interamente dedicata (dalle 15 sino alle 22) al tema della memoria, vissuto attraverso letture, concerti, momenti di performance improvvisativa, e altri eventi: per non dimenticare la violenza nazi-fascista che colpì ebrei e oppositori, e ricordare l’esempio della resistenza.

Continua nella linea di un approfondimento del tema, partecipando a un evento internazionale a cui porta la sua collaborazione, dal titolo Performative Arts Today, che si svolge a Dublino venerdì 2 febbraio prossimo presso il Trinity College. Un’intera giornata di riflessioni e espressioni artistiche, che discute “lo stato delle arti creative nella nostra società di oggi, attraverso un dialogo performativo tra poesia, arti visive, architettura, musica e traduzione”. Questa manifestazione internazionale è organizzata dal Trinity College in collaborazione con Ambasciata d’Italia, Istituto Italiano di Cultura a Dublino e la stessa Associazione culturale Piazza del Mondo di Trento.

Uno degli eventi di venerdì consisterà, alle ore 18, presso il Trinity College di Dublino, in un concerto con composizioni recenti di Cosimo Colazzo – compositore trentino docente al Conservatorio  di musica “Bonporti”di Trento  – eseguite dal soprano Patrizia Zanardi (voce di straordinaria qualità che ha calcato importanti scene internazionali) e dallo stesso Cosimo Colazzo al pianoforte.

Performative Arts Today ha chiamato a raccolta figure e relatori di fama internazionale a riflettere sui modi in cui l’arte oggi esprime la sua identità.

Il progetto coinvolge otto relatori di fama internazionale: Antonio Presti, presidente, promotore artistico e creatore della Fondazione Fiumara d’arte; Giuseppe Sterparelli, cineasta e studioso d’arte; Eiléan Nì Chuillenáin, poetessa irlandese e professore di poesia irlandese; Antonella Anedda Angioy, studiosa e poetessa italiana; Maurizio Boldrini, esperto di teatro; Giorgio Maria Cornelio e Luca Matteo Rossi, cineasti; Cosimo Colazzo, compositore e direttore d’orchestra; Patrizia Zanardi, soprano.

Colazzo sarà impegnato in un concerto monografico di sue composizioni recenti legate a progetti che l’hanno visto coinvolto a livello internazionale. Infatti una certa parte di esse ha visto la prima assoluta negli Stati Uniti.

Il concerto avrà avvio con una composizione – Eresie fragili ponti IV (2017) – che viene presentata in prima assoluta in quest’occasione nella versione per voce recitante e pianoforte. Le parole di Luigi Reitani – rivisitate e fortemente ricombinate da Colazzo – aprono una riflessione sul tema della traduzione, che non può essere puro specchio dell’originale, ma introduce elementi d’interpretazione: eresie e fragili ponti la contraddistinguono affinché riesca nell’impresa di veicolare l’originale riplasmandolo in un nuovo contesto. Il programma prosegue con brani per canto e pianoforte. In un gruppo di essi, la tendenza ormai chiara in Colazzo, nella produzione vocale, a un’espressività massimamente calibrata in tutti gli aspetti del canto –  quantità, durate, accenti, profili – determina un eloquio musicale naturale e nel contempo originale, particolare del suo mondo sonoro. Agisce una calibratura essenzialissima della vocalità e dei contesti che l’accompagnano, distillati sin quasi al nulla, al vuoto. In questo senso si disegna il programma con Notte che oscilli al vento (2016) su testi della poetessa e scrittrice Maria Attanasio (parola scavata, essenziale, mai ridondante la sua); Piano intorno al vuoto (2015), su versi di Antonella Anedda (parola sottratta, rastremata); E allora la voce, la morte (2017), su testi di Giovanni Pascoli, partitura questa che spinge all’estremo il senso della sospensione, del silenzio che fiorisce di presenze sonore. L’ultimo brano, Tenzone (2016) – significativamente sui versi di Emilio Villa, grande poeta sperimentatore, autore di versi feroci, frutto di derive foniche, di inneschi esplosivi della phoné, – si connota diversamente, come musica satura di stratificazioni poliritmiche, vitalissima di azione e gesto.

Performative Arts Today, la manifestazione dublinese entro cui si colloca il concerto con le ultime produzioni di Cosimo Colazzo, si propone di discutere lo stato delle arti creative nella nostra società di oggi, attraverso un dialogo performativo tra poesia, arti visive, architettura, musica e traduzione. L’evento presenterà teorie e pratiche innovative delle arti creative contemporanee e indagherà nuove possibilità di relazione tra le arti e la società di oggi. Intende incoraggiare nuove reti di ricerca e promuovere progetti interdisciplinari, per contribuire, attraverso l’arte, alla riflessione – nell’odierna società globale – sulla nostra comunità multiculturale,  che ha bisogno vitale di dialogo e creatività.

Il progetto si basa su due principali domande di ricerca. I) Un esame dell’influenza sulle arti performative del mondo tecnologico e multiculturale in cui viviamo oggi. Vengono presentati alcuni esempi di alternative e linee di ispirazione di realtà e azioni nel campo delle Arti Contemporanee Performative e Creative. Gli otto ospiti sono variamente coinvolti in progetti innovativi che supportano strategie e interazioni interdisciplinari. II) Una discussione sull’importanza e il significato delle arti performative nella nostra comunità globale oggi. Si intende promuovere un modello di collaborazione nel campo del performativo basato su approcci multipiattaforma: dove artisti e studiosi con le loro diverse discipline e background possono condividere il potenziale della loro ricerca in una prospettiva inclusiva più ampia per la promozione di progetti di successo e significativi .

Maurizio Boldrini, direttore della Scuola di Dizione, Lettura e Recitazione Minimo Teatro (Macerata) e esperto di forme linguistiche espressive in teatro, eseguirà letture di poesia sperimentale e darà una lezione sulle tecniche sperimentali teatrali.

Il critico d’arte Giuseppe Sterparelli presenterà il suo film Variations. Una polifonia visiva (2017) sulla fertile collaborazione del celebre artista visivo internazionale Alberto Burri (1915-1995) e il poeta multilingue Emilio Villa (1914-2003), con la splendida fotografia di Lisa Rinzler, una delle collaboratrici di Wim Wenders.

Ci sarà una conversazione sulla poesia e le pratiche di traduzione tra due rinomati poeti Eiléan Nì Chuillenáin e Antonella Anedda e la loro performance di lettura di poesie, seguita da una discussione sulla relazione dei poeti con le lingue nelle società multiculturali e globali di oggi.

Un panel sarà dedicato al tema Arts and living spaces e ospiterà – per la prima volta in Irlanda – l’artista ed esperto di land art Antonio Presti, famoso mecenate siciliano delle arti che negli anni ottanta ha fondato Fiumara d’Arte: un immenso spazio nel nord della Sicilia che ospita un’esposizione perenne di sculture realizzate da alcuni tra i più rinomati artisti del mondo e che non è solo un luogo pubblico per la promozione dell’arte ma uno spazio in cui vive il territorio siciliano. Un luogo destinato a incoraggiare le persone a pensare il loro rapporto con lo spazio e a vivere insieme e con le Arti.

Sarà proiettato un film scritto e diretto da due attuali studenti di TCD Creative Arts, Giorgio Maria Cornelio e Luca Matteo Rossi, che fanno ricerca nel campo del cinema sperimentale: il cortometraggio, intitolato Come una tomba di una pietra, come culla di un star (2017), è una rappresentazione di un viaggio dall’Italia all’Irlanda che mostra i legami tra questi paesi in un collage interdisciplinare di diverse forme di comunicazione.

La manifestazione si concluderà con il concerto che presenta la produzione ultima di Cosimo Colazzo per voce e pianoforte, dialogo intenso tra musica e poesia: nei segni della sottrazione e del silenzio, del vuoto; o, per converso, della saturazione poliritmica che non lascia tregua

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Si prega di visitare i seguenti siti:

– Per un’idea di Fiumara d’Arte: www.ateliersulmare.it  (clicca su “Fiumara d’arte” dal menu in alto)

– Per la musica di Cosimo Colazzo: www.cosimocolazzo.it

– Per l’evento sul sito del Trinity College: https://www.tcd.ie/trinitylongroomhub/whats-on/details/event.php?eventid=126419744

 

IONI PESANTI: ULTIME FRONTIERE DELLA RICERCA SUL CANCRO. UN INCONTRO CULTURALE – VENERDI’ 24 NOVEMBRE – AL MUSE. RICERCA MUSICALE, MUSICHE NUOVE E RECENTI, IN UN CONCERTO – DOMENICA 26 NOVEMBRE – CON IL MOTOCONTRARIO ENSEMBLE ALLA SALA CARITRO A TRENTO

24 Novembre 2017
10:00 ama12:00 pm
26 Novembre 2017
11:00 ama1:00 pm

Cosa hanno in comune la terapia del cancro e una missione su Marte? Le radiazioni, meglio note scientificamente come “ioni pesanti”.

A illuminare la questione, a Trento, per un incontro organizzato dall’Associazione culturale “Piazza del Mondo”, che si terrà al MUSE, Museo delle scienze, venerdì 24 novembre prossimo a partire dalle ore 10:00, sarà un grande scienziato, il fisico Marco Durante, che dirige il prestigioso TIPFA-INFN (Trento Institute for Fundamental Physics and Application dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), leader mondiale nel campo della radiobiologia e della fisica medica.

Si tratta del secondo incontro nel 2017-2018 organizzato dall’Associazione Piazza del Mondo, all’interno della serie Sapere e Futuro, che muove da un intento di divulgazione e partecipazione culturale, con il coinvolgimento dei due poli scientifico e umanistico, indirizzato soprattutto ai più giovani per contribuire a  suscitarne l’interesse e la curiosità necessarie alle scelte che faranno per pensare, preparare e costruire il loro futuro.

Sapere e Futuro è un’iniziativa realizzata con il contributo di Fondazione CARITRO e Consorzio BIM dell’Adige, con la collaborazione di MUSE Museo delle Scienze e Associazione Culturale MotoContrario. Media partner dell’iniziativa è il quotidiano “Corriere del Trentino”.

Ioni pesanti: dalla terapia del cancro alla missione su Marte è il titolo dato dal professor Durante all’incontro del 24 novembre al MUSE, che sarà introdotto da Andrea Caranti, docente all’Università di Trento.

Marco Durante è uno dei grandi protagonisti della ricerca scientifica in Italia e nel mondo. Parlerà, in quest’incontro – che è aperto a tutti e a ingresso libero –, con uno stile altamente divulgativo, per un pubblico di studenti delle scuole superiori, di giovani ricercatori, di appassionati di scienze, fisica e biologia, delle avanzatissime ricerche che sta conducendo l’Istituto di ricerca che dirige a Trento, il TIFPA, in particolare degli studi e delle applicazioni che riguardano gli ioni pesanti.

Questi  sono particelle cariche di alta energia che si trovano nei raggi cosmici e  sono schermate dal campo geomagnetico terrestre e dall’atmosfera.

Queste radiazioni – che possono essere prodotte in grandi acceleratori di particelle, come quelli del CERN – sono ambivalenti: da un lato rappresentano un rischio per gli astronauti, che operando al di fuori della protezione terrestre sono esposti ai protoni e ioni pesanti solari e galattici. Dall’altro, essi rappresentano dei proiettili molto efficaci contro il cancro.

La ricerca spaziale si unisce a quella medica prefigurando scenari avanzatissimi e sorprendenti.

Durante parlerà di come la fisica medica oggi sia  fondamentale nel mettere a punto diagnosi e terapie nell’incessante lotta contro il cancro soffermandosi sui risultati più recenti e innovativi della prestigiosa ricerca della sua équipe.

Il professor Marco Durante è direttore, dall’aprile 2105, del prestigioso Trento Institute for Fundamental Physics and Application (TIFPA) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). In precedenza ha lavorato come direttore del Dipartimento di Biofisica presso il Centro per la ricerca sugli ioni pesanti GSI HELMHOLTZ (Darmstadt, Germania). È inoltre professore a contratto sia presso la Temple University di Philadelphia (USA), sia presso il GUNMA College of Medicine (Giappone).

Marco Durante ha conseguito il dottorato nel 1992 e ha dedicato la sua attività di ricerca alla biofisica delle particelle cariche con applicazioni alla terapia oncologica e alla radioprotezione nello spazio.

È co-autore di oltre 300 lavori su riviste scientifiche e di un brevetto sulla terapia protonica. È riconosciuto come uno dei massimi esperti mondiali della materia.

A seguire l’evento del 24, si terrà – organizzato dall’Associazione culturale “Piazza del Mondo” –  domenica 26 novembre alle ore 11.00, nella Sala CARITRO  a Trento, il concerto Visioni del suono e del tempo, con il MotoContrario Ensemble.

Si tratta di due opportunità di arricchimento per la società civile, di grande portata scientifica e musicale. Da non perdere.

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INFO:

Associazione culturale ‘Piazza del Mondo’ – web: www.piazzadelmondo.it – email: segreteria@piazzadelmondo.it

CONTRO LE MAFIE. VOCI DALLA SOCIETA’ CIVILE. UN INCONTRO CON EDOARDO ZAFFUTO (CO-FONDATORE DI ADDIOPIZZO). E UN CONCERTO CON MOTOCONTRARIO ENSEMBLE.

17 Novembre 2017
9:00 ama11:00 am
19 Novembre 2017
11:00 ama1:00 pm

Nuova stagione di eventi per la rassegna “Sapere e futuro” organizzata dall’Associazione culturale “Piazza del mondo” di Trento. Edoardo Zaffuto, cofondatore di “Addiopizzo” sarà protagonista di un incontro pubblico sul tema del contrasto alle mafie attraverso concreti interventi nel corpo della società civile. L’incontro si terrà a Mezzolombardo all’Istituto Martini venerdì 17 novembre alle ore 9:00. Introduce Giuliana Adamo (Trinity College Dublin). L’ingresso è libero.
Domenica 19 novembre si terrà un concerto alla Sala Caritro a Trento alle ore 11.00 con il MotoContrario ensemble. Anche per quest’evento l’ingresso è libero.


La Sicilia è luogo di incanto e di tempi sospesi, ma è anche terra di riscatto e proteste, terra di innovazione. Qui sono nati movimenti estremamente dinamici e di forte impatto dal punto di vista culturale.
Una di queste esperienze è quella di Addiopizzo, movimento, associazione, comitato che combatte la mafia, e non solo a parole. Con una militanza molto aderente al concreto, ai fatti, riuscendo a cambiare molto nelle mentalità e nei comportamenti.
Di questo si parlerà grazie a un evento organizzato dall’Associazione Culturale Piazza del mondo di Trento. Venerdì 17 Novembre alle ore 9.00, all’Istituto “Martini” di Mezzolombardo, si terrà, infatti, un incontro con Edoardo Zaffuto dal titolo: Addiopizzo: la Sicilia che si ribella alla Mafia. Introduce l’incontro Giuliana Adamo docente al Trinity College di Dublino.
Si tratta del primo incontro, nell’a.a. 2017-2018, organizzato dalla Associazione Piazza del Mondo, nel suo secondo anno di attività, all’interno della serie Sapere e Futuro che ha riscosso un grande successo nell’anno passato. Sapere e futuro muove da un intento di divulgazione e partecipazione culturale  rivolto soprattutto ai più giovani per contribuire a  suscitarne l’interesse e la curiosità necessarie alle scelte che faranno per pensare, preparare e costruire il loro futuro.
Sapere e Futuro è un’iniziativa realizzata con il contributo di Fondazione CARITRO, Consorzio BIM dell’Adige, con la collaborazione di MUSE Museo delle Scienze e Associazione Culturale MotoContrario. Media partner dell’iniziativa è il quotidiano “Corriere del Trentino”.
Edoardo Zaffuto è uno dei fondatori del Comitato Addiopizzo, movimento antimafia nato la mattina del 29 giugno 2004  quando Palermo, al suo risveglio, trovò il proprio centro  storico tappezzato di adesivi listati a lutto con la scritta: Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità. Da allora Addiopizzo è impegnato principalmente sul fronte della lotta al racket delle estorsioni mafiose (il cosiddetto pizzo).
Zaffuto è quotidianamente attivo nella resistenza contro la mafia in Sicilia. Rivolgendosi al pubblico nell’Aula Magna dell’Istituto Martini – che sarà innanzitutto composto da giovani studenti, da docenti, e da quanti siano interessati a quest’importante iniziativa di impegno civico – racconterà la sua esperienza, il processo intrapreso, i risultati raggiunti grazie ad un coinvolgimento sempre maggiore della popolazione. Zaffuto parlerà anche dei nuovi progetti che stanno prendendo forma nella strenua lotta per la difesa dei diritti di chi fa l’imprenditore e di chi vuole vivere dignitosamente la propria vita lavorativa e non, senza cedere alla sopraffazione della mafia che ingiunge il pagamento del ‘pizzo’ parassitizzando il lavoro.
Addiopizzo è un’esperienza di reale contrasto perché, togliendo consistenza alla cultura della paura e dell’omertà su cui prosperano le mafie, raccoglie e convoglia la volontà di impresa in progetti che possono creare preziose occasioni e posti nel mondo del lavoro.  In virtù di questo, Addiopizzo si è fatto promotore di una diversa cultura del consumo, volta a sostenere le imprese affrancatesi dalla morsa letale del pizzo e ad assicurare dignità al lavoro di ciascuno. Zaffuto racconterà del contesto in cui opera Addiopizzo, della «rivoluzione culturale», delle nuove prospettive di sviluppo economico libere dalle imposizioni e resistenti alle intimidazioni, nel quadro di una Sicilia che si batte per il cambiamento, giorno dopo giorno.

Di seguito all’incontro del 17 novembre, e in continuità con i temi con affrontati da Zaffuto, domenica 19 novembre alle ore 11.00, nella Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, a Trento, si terrà il concerto  Incanto e ribellioni del MotoContrario Ensemble (Cosimo Colazzo – pianoforte e direzione, Emanuele Dalmaso – sax, Marco Longo – pianoforte, Andrea Mattevi – viola, Riccardo Terrin – tromba).
Si tratta di due iniziative di grande portata civile e culturale che sarebbe bene non perdere.
Si ricorda, infine, che tutti gli eventi di “Sapere e futuro” sono a ingresso libero.
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INFO:
Associazione culturale ‘Piazza del Mondo’ – web: www.piazzadelmondo.it – email: segreteria@piazzadelmondo.it

Antico e contemporaneo. Un incontro culturale e un concerto.

21 Aprile 2017
5:00 pma6:00 pm
8:30 pma10:00 pm

Antico e contemporaneo. Un orizzonte vasto della creatività. Le linee lunghe delle relazioni che tessono l’Occidente, dall’antico al contemporaneo sperimentale. Una conferenza sui codici musicali antichi in regione, alla Biblioteca Civica di Rovereto, e un concerto con opere nuove ispirate a Sequenze antiche, ma fortemente proiettate verso suoni nuovi, alla Sala Filarmonica di Rovereto. Per Sapere e futuro, nella collaborazione tra Associazione Piazza del Mondo, Associazione MotoContrario e Centro di eccellenza Feininger.


Volge alla conclusione il denso programma di appuntamenti della rassegna “Sapere e futuro” organizzata dall’Associazione culturale “Piazza del Mondo” di Trento, con due appuntamenti di particolare interesse, per i temi sollevati – i rapporti della cultura antica e di quella contemporanea – e per la relazione specifica che propongono con il territorio regionale.

Infatti, venerdì 21 aprile, alla Biblioteca Civica di Rovereto, alle ore 17:00, si tiene una conferenza, relatori Marco Gozzi, docente all’Università di Trento e Roberto Gianotti, docente al Conservatorio di musica di Trento, sui Codici Musicali Antichi che si ritrovano sul territorio regionale, innanzitutto i Codici Trentini che sono conservati al Museo del Buonconsiglio e i codici di Castel Tirolo, senza dimenticare il Prosario domenicano del XV secolo dell’Abbazia di San Lorenzo .

Marco Gozzi (Università di Trento)
Roberto Gianotti (Conservatorio di Trento)

Trento, più ampiamente la regione, sono depositi di beni culturali e musicali di grande pregio storico e artistico, che aprono scorci di conoscenza sul Medioevo e sul Rinascimento. In regione, ma anche oltre; infatti questi beni culturali sono repertori estesi, che in certo senso condensano quanto in quelle epoche era l’impianto culturale dell’Occidente come si esprime nella dimensione musicale.

La collezione Feininger, cui sovrintende il Centro di eccellenza di studi e ricerche “Feininger”, contempla un’organica raccolta che riguarda le Sequenze medioevali e rinascimentali di area tedesca e italiana. Si tratta di un repertorio di straordinaria qualità dal punto di vista liturgico come della musica sacra.

A partire dal Prosario domenicano e dalla collezione Feininger si è sviluppato un progetto di ricerca artistica che ha portato alla produzione di opere nuove da parte di compositori, attivi soprattutto in regione, che hanno realizzato nuove composizioni in rapporto a quei repertori. E’ un progetto che ha coinvolto al rapporto il Centro di eccellenza “Feininger”, l’Associazione “MotoContrario” e l’Associazione “Piazza del Mondo” tra l’anno scorso e quest’anno.

Si viene così al secondo appuntamento di venerdì 21, che si tiene alle ore 20:30, alla Sala Filarmonica di Rovereto, che è un concerto con opere nuove, ispirate a Sequenze antiche dal Prosario di San Domenico dell’Abbazia di San Lorenzo a Trento, che sono state composte da Roberto Gianotti, Armando Franceschini, Andrea Mattevi, Marco Longo, Raul Masu, Cosimo Colazzo. Le opere di questi compositori saranno interpretate da due ensemble riuniti insieme: il Gruppo vocale “Feininger” (nell’organico con Roberto Gianotti, Marco Gozzi, Salvatore de Salvo) e il MotoContrario ensemble (diretto da Cosimo Colazzo, con Beatrix Graf, clarinetto basso; Riccardo Terrin, tromba; Alessandro Bianchini, vibrafono e percussioni; Emanuele Dalmaso, sassofoni; Andrea Mattevi, viola; Alberto Delama, violoncello).

Gruppo Vocale Feininger
MotoContrario Ensemble

La stagione di “Sapere e Futuro, incontri tra Scienza e Umanesimo, organizzata e promossa per il 2016-2017 dalla neonata associazione culturalePiazza del Mondo” con sede a Trento, presieduta dalla professoressa Giuliana Adamo (Trinity College Dublin), viene a compiersi così per questo suo primo ciclo. Uno sguardo a ritroso consente di cogliere  rapidamente l’intero programma svolto, denso e di altissimi valori culturali, per i temi e per i grandi studiosi e artisti che sono stati coinvolti. E’ stata inaugurata lo scorso 4 novembre con Vittore Bocchetta (classe 1918), uno degli ultimi sopravvissuti all’inferno nazista; proseguita il 2 dicembre al MUSE, con il neuroscienziato Gianluigi Gessa (e un concerto di musiche contemporanee, viola e sassofono, con Andrea Mattevi e Emanuele Dalmaso);  quindi il 16 dicembre, al liceo Rosmini di Rovereto, con lo storico Mario Isnenghi (e un concerto dedicato a musica e Grande Guerra tenuto dal pianista Cosimo Colazzo); e ancora il 20 gennaio, al Muse, con il fisico Eugenio Coccia tra gli scopritori delle onde gravitazionali; seguito il 24 febbraio dalle riflessioni sui pregiudizi dell’antigiudaismo discussi da Giuliana Adamo e Ugo Morelli (con in parallelo un concerto sax e pianoforte con musiche di autori ebrei perseguitati, sax Emanuele Dalmaso e pianoforte Cosimo Colazzo); l’1 marzo dal critico letterario Giorgio Ficara, su Petrarca e le radici della modernità (e in parallelo un concerto del Dipartimento di musica antica del Conservatorio di Trento con opere di autori rinascimentali su testi di Petrarca); il 3 marzo dalla scrittrice e poetessa Maria Attanasio, sul proprio mondo poetico che traversa in termini originali letteratura e storia (in parallelo, questa volta, un concerto del baritono Roberto Abbondanza con Cosimo Colazzo al pianoforte, in programma opere nuove basate su testi poetici di Emilio Villa).

La manifestazione  è realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e di Rovereto e della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige; alla  collaborazione con l’Associazione Culturale MotoContrario, il MUSE, l’Associazione filarmonica di Rovereto, la Bibliteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto;  e al patrocinio del Comune di Rovereto, del Museo Storico Italiano della Guerra e dell’Accademia Roveretana degli Agiati; media partner Corriere del Trentino. Ha come obiettivo quello di divulgare il sapere, offrire spunti, intessere relazioni, soprattutto a vantaggio del futuro dei giovani,  grazie all’intervento di studiosi ed esperti delle discipline più diverse.

Si conclude il ciclo, quindi, con questo sguardo ampio alla cultura europea, dalle radici antiche alle evoluzioni dell’oggi, nelle proiezioni avanzate della ricerca artistica e musicale, e il coinvolgimento di studiosi, compositori, interpreti attivamente impegnati nella nostra regione.

Un’occasione  davvero speciale e da non perdere.

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Invito promozionale

Programma di sala

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INFO – Associazione culturale PIAZZA DEL MONDO – Web www.piazzadelmondo.it – email segreteria@piazzadelmondo.it –  tel. 3803207730

Piazza del Mondo e MotoContrario ensemble a Dublino

19 Marzo 2017
7:00 pma9:00 pm

Dublino è la sede di un’importante produzione cui co-partecipano l’Associazione culturale Piazza del Mondo e l’Associazione Culturale MotoContrario (entrambe con sede a Trento), voluta dal Trinity College di Dublino con il suo Trinity Centre for Literary Translation, supportata da Ambasciata d’Italia a Dublino, Istituto Italiano di Cultura, Associazione Sardi Celtici.

Si tratta del concerto che si terrà domenica 19 marzo alle ore 19, alla Dublin Unitarian Church, protagonisti la voce di Francesca Placanica – cantante e ricercatrice attualmente alla Maynooth University in Irlanda – e il MotoContrario ensemble qui nella formazione con Emanuele Dalmaso ai sassofoni, Andrea Mattevi alla viola, Cosimo Colazzo al pianoforte.

Il soprano Francesca Placanica

Il programma è incentrato interamente su musiche nuove di Cosimo Colazzo, dalla prima assoluta di Eresie fragili ponti III (2015/2017, con un testo di Luigi Reitani), alle prime irlandesi di Tenzone (2016) e di Les dés des ordres (2016/2017)  entrambe su testi di Emilio Villa. Chiuderà il concerto un’improvvisazione poetica e musicale, con il poeta Alberto Masala e il MotoContrario ensemble.

Alberto Masala, poeta e performer

Il concerto ,molto atteso, apre un Convegno internazionale (organizzato dal Trinity College di Dublino) dedicato al tema della traduzione – “Untranslatability in Literature and Philosophy” – come spazio delle lingue che è transito segnato sempre anche dal probabile, dal tradimento, forse dall’impossibilità.

Il tema della traduzione è al centro del concerto. In Eresie fragili ponti III – che tratta musicalmente un testo di Luigi Reitani sulla traduzione, che non è semplice passaggio ma comporta “una fedeltà nel tradire” – il compositore interviene sull’ordine del testo originale, che viene ripensato (proprio attraverso il progetto musicale) in un’ideale polifonia testuale che ha generato ramificazioni, connessioni e associazioni altre, reso evidenti latenti richiami, o scosso l’originale, allentando le catene prime dei rapporti. Ulteriori tradimenti, quindi, derive, eresie.

Il compositore Cosimo Colazzo

Gli altri due brani di Cosimo Colazzo nel programma sono legati alla poesia di Emilio Villa (1914-2003), che è stato un poeta multiforme, un funambolo della parola, che sezionava e ricomponeva attraversando le lingue nel gusto di innesti e associazioni sorprendenti.  La scrittura per Villa è in uno stato di fluida prossimità con la voce, con la phonè. È corpo: il senso della materialità della lingua, che è soprattutto suono e voce, anche quando è scrittura (non a caso se ne interessò Carmelo Bene). Villa ha praticato costantemente un suo  nomadismo culturale – oltre che esistenziale – che lo ha portato a navigare dentro vari spazi culturali, all’interno di saperi diversi: poesia, critica, arte, filologia, linguistica. Il gusto della parola lo porta ad approfondire le etimologie,  a seguire i rami delle trasformazioni verbali, di deviazioni e mutazioni, i passaggi attraverso le lingue. Seguendo questi percorsi prende forma la sua poesia fatta di complesse testure plurilinguistiche. 

Les dés des ordres (2017), nella nuova versione per voce recitante, sassofoni, viola e pianoforte, mette in musica una serie inedita di testi poetici (oggetto di studio della ricercatrice Bianca Battilocchi),  che propone al centro il concetto poetico dei tarocchi, con le evocazioni che esso suscita, del senso del labirinto e del chaos. La voce si esalta nella pluralità delle lingue (reali o reinnestate), l’ensemble strumentale elabora pattern in complesse stratificazioni poliritmiche, lavorando ossessivamente su stringhe, ripetizioni e varianti.

Irriverente è Tenzone (2016), per voce e pianoforte, dove la musica di Colazzo si esprime in sillabati serrati, dalle ritmiche complesse e sincopate, che impegnano in tenzone voce e pianoforte, e che danno musicalmente il senso di una lingua poetica che sborda e esplode graffiante e sarcastica.

Andrea Mattevi, violista, membro del MotoContrario ensemble
Emanuele Dalmaso, sassofonista, membro del MotoContrario ensemble

Chiude il concerto una improvvisazione musicale e poetica, con il poeta Alberto Masala – particolarmente attivo nello sperimentare il senso della poesia come parola vocale e suono, della poesia come performance creativa – e il MotoContrario ensemble. Un’immersione nel tempo eventuale dell’improvvisazione, dove moduli poetici e musicali potranno incontrarsi, suggerirsi stimoli, rincorrersi, emergere cambiati, cercare l’incontro, impregnarsi e fondersi, oppure scontrarsi, cercare di sopraffarsi. Un esperimento, una prova di traduzione anche in questo caso, di relazione e rapporto, tutto giocato nel senso del probabile, dove le scelte, pur maturate nell’esperienza, devono essere rapide, e sempre saranno tentativo e rischio.

 

 

Incontro con Maria Attanasio, autrice Sellerio, ‘biscrittora’ tra storia e poesia

3 Marzo 2017
10:30 ama12:15 pm

Nell’ambito  del denso programma di “Sapere e futuro”, manifestazione organizzata dall’Associazione culturale “Piazza del Mondo”, negli ultimi appuntamenti concentrato su aspetti di poesia storica e contemporanea, si propone l’appuntamento che consiste nell’incontro con una scrittrice  contemporanea di indubbio prestigio, punta di diamante della casa editrice Sellerio.

L’appuntamento  reca titolo Incontro con una biscrittora, tra storia e poesia,  e si svolge venerdì  3 marzo,  nell’Aula Magna dell’ Istituto Don Milani  di Rovereto,  alle 10.30.  Si tratta dell’incontro un con la poetessa e scrittrice Maria Attanasio,   Nel corso dell’incontro, moderato da Giuliana Adamo (Trinity College Dublin), docente e saggista,  la biscrittora  calatina dialogherà con il pubblico presente.

In risonanza tematica con quanto realizzato con il concerto del giorno precedente, l’evento indaga le questioni della creatività poetica attraverso l’incontro con una scrittrice e una poetessa di riconosciuta sensibilità e di vasta cultura. Maria Attanasio parlerà della sua poetica, del problema della scrittura poetica e narrativa, del rapporto tra narrazione letteraria e Storia. La sua scrittura verticale e rastremata vuole condurre il lettore all’ascolto del mondo presente e degli echi di mondi passati. Leggere e costruire sono il DNA della creatività poetica e letteraria. La sua parola  si intride sempre di un messaggio sociale. Celebrata autrice Sellerio, le sue narrazioni storiche partono da storie vere, minute, che  evocano silenzi e lontananze, facendoli risuonare vivi vicino a e dentro di noi. I fatti sono sempre rispettati, secondo la grande lezione manzoniana,  ma si aprono altre letture possibili, itinerari alternativi. Il destino individuale interviene a cambiare la Storia e si consolida nella realtà delle singole storie. Ed ecco i suoi indimenticabili personaggi, sempre deboli ed emarginati ma immensi, che si muovono a cambiare la Storia, ribelli a una società ingiusta, cercandone e volendone una diversa, trovandola con coraggio e dignità.

Maria Attanasio è nata nel 1943 a Caltagirone dove vive e lavora. Poetessa e scrittrice soprattutto di narrativa storica è uno degli autori contemporanei di maggior valore nel catalogo della casa editrice Sellerio. Erede della grande lezione manzoniana impartita dalla Storia della colonna infame – giuntale anche grazie alla mediazione di Leonardo Sciascia -, Maria Attanasio arriva tardivamente alla narrativa dai lidi della poesia. Di qui la sua parola scavata, essenziale, mai ridondante.

Pic Paul Sharp/SHARPPIX

Giuliana Adamo, che modererà l’incontro, è uno dei critici più acuti della letteratura di Attanasio.

Attraverso le parole di Maria Attanasio il pubblico presente, soprattutto i giovani, saranno sollecitati a capire cosa significa la verità della poesia. Nulla di astratto e lontano, ma qualcosa che è parte costitutiva della nostra struttura antropologica: se è vero che dalla culla alla tomba – oltre il cibo e l’acqua necessari alla sopravvivenza -, tutti abbiamo bisogno di storie e di chi ce le racconta, spesso in forma di poesia.

E’ importante menzionare che il giorno successivo, sabato 4 marzo, Maria Attanasio sarà presente alla Sala Conferenze della Fondazione Caritro a Trento (V. Calepina 1), alle ore 10:00, per una tavola rotonda organizzata dall’Associazione Culturale MotoContrario nell’ambito del suo festival Contrasti (4.a edizione), in cui si parlerà di musica e poesia nell’incontro di compositori e poeti. Nei concerti che animeranno la giornata del festival saranno proposte anche nuove composizioni di cui una su testo di Maria Attanasio (dalla sua raccolta poetica Blu della cancellazione).

Maria Attanasio è autrice di cinque collezioni di poesia e di sei opere narrative. Tra le raccolte poetiche: Interni (1979), Nero barocco nero (1985), Eros e mente (1996), Amnesia del movimento delle nuvole (2003), Del rosso e nero verso (2007), Blu della cancellazione (2016). Per la narrativa ha dato alle stampe: Correva l’anno 1698 e nella città avvenne il fatto memorabile (1994), Di Concetta e le sue donne (1999), Il falsario di Caltagirone (2007), Il condominio di Via della Notte (2013). Tra i suoi racconti: Piccole cronache di un secolo (1998), Dall’Atlantico gli Appenini (2008), Della città d’argilla (2012).

Un’occasione speciale e da non perdere. L’appuntamento è   parte della serie Sapere e Futuro, incontri tra Scienza e Umanesimo, organizzata e promossa per il 2016-2017 dalla neonata associazione culturale Piazza del Mondo, presieduta dalla professoressa Giuliana Adamo (Trinity College Dublin), con sede a Trento,  inaugurata lo scorso 4 novembre con Vittore Bocchetta (classe 1918), uno degli ultimi sopravvissuti all’inferno nazista; proseguita il 2 dicembre, sempre al MUSE, con il neuroscienziato Gianluigi Gessa (e in parallelo un concerto di Andrea Mattevi e Emanuele Dalmaso, con musiche contemporanee);  quindi il 16 dicembre, al liceo Rosmini di Rovereto, con lo storico Mario Isnenghi (in parallelo il concerto pianistico di Cosimo Colazzo con musiche di autori che vissero la guerra, al fronte o nell’impegno civile dentro le società di appartenenza); e ancora il 20 gennaio, al Muse, con il fisico Eugenio Coccia tra gli scopritori delle onde gravitazionali; seguito il 24 febbraio dalle riflessioni sui pregiudizi dell’antigiudaismo discussi da Giuliana Adamo e Ugo Morelli e il 1 marzo dalle riflessioni sul Canzoniere petrarchesco da parte di Giorgio Ficara (con il concerto del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di musiche del ‘500 su testi di Petrarca), e – evento della giornata di ieri – il concerto con un’opera musicale nuova (di Cosimo Colazzo) in prima esecuzione dedicata ai testi poetici sperimentali di Emilio Villa. La manifestazione  – realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e di Rovereto e della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige; alla  collaborazione con l’Associazione Culturale MotoContrario, il MUSE, l’Associazione filarmonica di Rovereto, la Biblioteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto;  e al patrocinio del Comune di Rovereto, del Museo Storico Italiano della Guerra e dell’Accademia Roveretana degli Agiati, media partner Corriere del Trentino – ha come obiettivo quello di divulgare il sapere, offrire spunti, intessere relazioni, soprattutto a vantaggio del futuro dei giovani,  grazie all’intervento di studiosi ed esperti delle discipline più diverse.

Un’opera musicale nuova in prima esecuzione (di Cosimo Colazzo) dedicata a testi di Emilio Villa. Alla Sala Filarmonica di Rovereto

2 Marzo 2017
8:30 pma10:00 pm

Continua il denso programma di appuntamenti della rassegna “Sapere e futuro” organizzata dall’Associazione culturale “Piazza del Mondo”, in questo periodo particolarmente concentrata sui rapporti di musica e poesia, nel mentre propone un ponte che dall’antico raggiunge il contemporaneo.

Mercoledì 1 marzo, tra mattina e pomeriggio,  è stata la volta di Petrarca indagato da un grande storico della letteratura come Giorgio Ficara, e in parallelo il concerto del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio, della Scuola di Canto Rinascimentale e Barocco del Conservatorio con il Bonporti Antiqua Ensemble, impegnati su un programma di autori del ‘500 che hanno musicato i versi di Petrarca.

Si prosegue ora sul versante del contemporaneo poetico e musicale.

Giovedì 2 marzo  alla Sala Filarmonica di Rovereto, alle 20.30, è la volta di un’opera musicale vasta  del  compositore Cosimo Colazzo  dal titolo Les dès des ordres dedicata alla poesia sperimentale di Emilio Villa. L’opera  propone già nel titolo il senso che testo e musica vogliono condividere, del caso come fattore, nel contempo, di decostruzione e costruzione.

Emilio Villa (1914-2003), è stato un poeta multiforme, un funambolo della parola, che sezionava e ricomponeva attraversando le lingue nel gusto di associazioni e derive.  La scrittura per Villa è in uno stato di fluida prossimità con la voce, con la phonè. È corpo: il senso della materialità e del corpo della lingua, in quanto voce, anche quando è scrittura (non a caso se ne interessò Carmelo Bene). Come rileva Aldo Tagliaferri – “è stato uno dei maggiori rappresentanti della cultura europea del Secondo Novecento. Occupa una posizione centrale e addirittura unica, se teniamo conto della vastità dei suoi interessi e dei suoi rapporti con artisti di massimo rilievo”. La figura e l’opera di Villa stentano ancora oggi ad affrancarsi da quella “clandestinità” che, del resto, è stata programmaticamente perseguita dallo stesso Villa, interprete di una “avanguardia permanente”. Contro ogni accomodamento istituzionale, Villa ha praticato il rifiuto del domicilio – in movimenti, gruppi, tendenze – contro  ogni accademia. Da qui anche il suo nomadismo culturale – oltre che esistenziale – che lo ha portato a navigare dentro vari spazi culturali, all’interno di saperi diversi: poesia, critica, arte, filologia, linguistica. Il gusto della parola lo porta ad approfondire le etimologie,  a seguire i rami delle trasformazioni verbali, di deviazioni e mutazioni, i passaggi attraverso le lingue. Seguendo questi percorsi prende forma la sua poesia fatta di complesse testure plurilinguistiche. 

Sono due le opere musicali di Cosimo Colazzo in programma, entrambe in prima assoluta. Les dès des ordres (2015/2017), nella nuova versione per voce recitante, sassofoni, viola e pianoforte, mette in musica una serie inedita di testi poetici (oggetto di studio della ricercatrice Bianca Battilocchi),  che propone al centro il concetto poetico dei tarocchi, con le evocazioni che esso suscita, del senso del labirinto e del chaos.

Il testo è interpretato e cantato da una voce di baritono (il grande Roberto Abbondanza, specializzato nel repertorio contemporaneo e in quello antico), in combinazione con un ensemble strumentale a geometrie variabili (nell’interpretazione del MotoContrario ensemble, che si presenta nella formazione con Emanuele Dalmaso ai sassofoni, Andrea Mattevi alla viola, Cosimo Colazzo al pianoforte).

La musica si muove nel senso della performance labirintica. La voce si esalta nella pluralità delle lingue (reali o reinnestate), l’ensemble strumentale elabora pattern in complesse stratificazioni poliritmiche, lavorando ossessivamente su stringhe, ripetizioni e varianti.

Irriverente è Tenzone (2016), per voce (baritono) e pianoforte, dove la musica di Colazzo si esprime in sillabati serrati, dalle ritmiche complesse e sincopate, che impegnano in tenzone voce e pianoforte, e che danno musicalmente il senso di una lingua poetica che sborda e esplode graffiante e sarcastica.

Un’occasione speciale e da non perdere. L’appuntamento è   parte della serie Sapere e Futuro, incontri tra Scienza e Umanesimo, organizzata e promossa per il 2016-2017 dalla neonata associazione culturale Piazza del Mondo, presieduta dalla professoressa Giuliana Adamo (Trinity College Dublin), con sede a Trento,  inaugurata lo scorso 4 novembre con Vittore Bocchetta (classe 1918), uno degli ultimi sopravvissuti all’inferno nazista; proseguita il 2 dicembre, sempre al MUSE, con il neuroscienziato Gianluigi Gessa (e in parallelo un concerto di Andrea Mattevi e Emanuele Dalmaso, con musiche contemporanee);  quindi il 16 dicembre, al liceo Rosmini di Rovereto, con lo storico Mario Isnenghi (in parallelo il concerto pianistico di Cosimo Colazzo con musiche di autori che vissero la guerra, al fronte o nell’impegno civile dentro le società di appartenenza); e ancora il 20 gennaio, al Muse, con il fisico Eugenio Coccia tra gli scopritori delle onde gravitazionali; seguito il 24 febbraio dalle riflessioni sui pregiudizi dell’antigiudaismo discussi da Giuliana Adamo e Ugo Morelli e il 1 marzo dalle riflessioni sul Canzoniere petrarchesco da parte di Giorgio Ficara (con il concerto del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di musiche del ‘500 su testi di Petrarca). La manifestazione  – realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e di Rovereto e della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige; alla  collaborazione con l’Associazione Culturale MotoContrario, il MUSE, l’Associazione filarmonica di Rovereto, la Biblioteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto;  e al patrocinio del Comune di Rovereto, del Museo Storico Italiano della Guerra e dell’Accademia Roveretana degli Agiati, media partner Corriere del Trentino – ha come obiettivo quello di divulgare il sapere, offrire spunti, intessere relazioni, soprattutto a vantaggio del futuro dei giovani,  grazie all’intervento di studiosi ed esperti delle discipline più diverse.

Concerto di musica vocale rinascimentale su testi dal Canzoniere di Petrarca a cura del Dipartimento di musica antica del Conservatorio di Trento con Bonporti Antiqua Ensemble, Scuola di Canto Rinascimentale e Barocco del Conservatorio

1 Marzo 2017
8:30 pma10:00 pm

In risonanza tematica con l’appuntamento del mattino in cui Giorgio Ficara, docente di Storia della letteratura italiana all’Università di Torino ha trattato del Canzoniere di Petrarca, è il concerto serale, che si tiene nello stesso giorno di mercoledì 1 marzo, alle ore 20:30, nella bellissima Sala Filarmonica di Rovereto,.   Il concerto consiste di musica vocale rinascimentale su testi di Petrarca ed è   realizzato dal  Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio Bonporti di Trento, coordinato da   Roberto Gianotti,  con il BonportiAntiquaEnsemble e la  Scuola di Canto Rinascimentale Barocco del Conservatorio  (docente   Lia Serafini)

Il concerto è dedicato a musiche di compositori di epoca rinascimentale che hanno utilizzato per le loro opere testi di Petrarca. Il concerto si avvia con autori dell’inizio del XVI secolo come Philippe de Verdelot – francese, ma fiorentino e mediceo d’adozione -, che mette in musica la canzone politica Italia mia, e Bartolomeo Tromboncino, dedito, con le sue frottole, a più intimi e incantati testi (quasi a contrato con una vita, come la sua, che fu, invece, turbolenta). Si procede con la seconda parte del secolo, e con autori quali Claudio Monteverdi, che riesce a saldare la sua prospettiva di vibratile nuova espressività a una poesia che respira il senso dell’individuo moderno; Alessandro Piccinini, autore soprattutto di musica strumentale per il liuto, di cui in programma è una canzona per tre liuti; e Luca Marenzio, già proiettato verso uno stile nuovo, che ricerca un rapporto nuovo con il testo, in ciò sospinto dall’utilizzo della poesia di Petrarca, che sente come radicalmente innovativa, in accordo con la proiezione della sua musica.

L’appuntamento rientra nella serie Sapere e Futuro, incontri tra Scienza e Umanesimo, organizzata e promossa per il 2016-2017 dalla neonata associazione culturale Piazza del Mondo, presieduta dalla professoressa Giuliana Adamo (Trinity College Dublin), con sede a Trento,  inaugurata lo scorso 4 novembre con Vittore Bocchetta (classe 1918), uno degli ultimi sopravvissuti all’inferno nazista; proseguita il 2 dicembre, sempre al MUSE, con il neuroscienziato Gianluigi Gessa (e un concerto di musiche contemporanee, viola e sassofono, con Andrea Mattevi e Emanuele Dalmaso);  quindi il 16 dicembre, al liceo Rosmini di Rovereto, con lo storico Mario Isnenghi (e un concerto dedicato a musica e Grande Guerra tenuto dal pianista Cosimo Colazzo); e ancora il 20 gennaio, al Muse, con il fisico Eugenio Coccia tra gli scopritori delle onde gravitazionali; seguito il 24 febbraio dalle riflessioni sui pregiudizi dell’antigiudaismo discussi da Giuliana Adamo e Ugo Morelli (con in parallelo un concerto sax e pianoforte con musiche di autori ebrei perseguitati, sax Emanuele Dalmaso e pianoforte Cosimo Colazzo).

La manifestazione  – realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e di Rovereto e della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige; alla  collaborazione con l’Associazione Culturale MotoContrario, il MUSE, l’Associazione filarmonica di Rovereto, la Bibliteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto;  e al patrocinio del Comune di Rovereto, del Museo Storico Italiano della Guerra e dell’Accademia Roveretana degli Agiati; media partner Corriere del Trentino – ha come obiettivo quello di divulgare il sapere, offrire spunti, intessere relazioni, soprattutto a vantaggio del futuro dei giovani,  grazie all’intervento di studiosi ed esperti delle discipline più diverse.