Quella di Fernando Lopes-Graça (1906-1994) è una voce di costante, radicale dissenso nel Portogallo fascista di Salazar. Una vicenda esemplare, umana, politica, e artistica, di un compositore che ha sfidato la dittatura per decenni e infine ha contribuito alla costituzione del nuovo Portogallo democratico.
Cosimo Colazzo ha scandagliato l’opera, in termini analitico-musicale, ma nel contempo ha messo in relazione le scelte estetico-musicali con l’impegno politico, in un testo che è di riferimento a livello internazionale, una monografia dedicata al compositore portoghese, dal titolo “Musica e impegno. L’antifascismo e l’opera di Fernando Lopes-Graça”, pubblicato da LIM nel 2019.
Lunedì 5 giugno Cosimo Colazzo tiene un incontro culturale alla Società Letteraria di Verona, alle ore 17.30. L’incontro è organizzato da Società Letteraria, ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti) Verona, IVRR (Istituto Veronese per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea) in collaborazione con Associazione Culturale Piazza del Mondo.
Nell’incontro – che sarà preceduto dai Saluti di Daniela Brunelli, Presidente della Società Letteraria di Verona, Federico Melotto, Presidente dell’Istituto Veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea, di Roberto Bonente Segretario ANPPIA di Verona – Colazzo tratterà della figura e dell’opera di Lopes-Graça, illustrerà il proprio volume, e curerà l’esecuzione di diverse, significative composizioni per pianoforte.
Fernando Lopes-Graça è compositore di grande cultura e capacità di invenzione musicale. La straordinaria qualità della scrittura si unisce a un’intenzione viva di impegno sociale e politico, che, nel contesto in cui visse, il Portogallo di Salazar e la dittatura che nel Paese perdurò per più di quarant’anni, diviene lotta di resistenza antifascista.
Esempio di straordinaria resilienza fu in carcere in diverse occasioni, escluso dagli incarichi pubblici, a un certo punto escluso dalla possibilità di insegnare la musica anche privatamente, non abbandonò mai la composizione, come anche la lotta politica clandestina.
Musica, arte e politica in lui si integrano in un’esemplare vicenda che si rende messaggio potente e significativo, di bellezza artistica e di passione per giustizia e democrazia. La sua opera trae linfa dai repertori della musica contadina per elaborare un linguaggio personale che amplia la modalità originaria verso innesti dissonantici, polimodalità, intermodalità. Offre così una voce moderna e progressiva a quel popolo contadino che il regime fascista tacitava o rivestiva della sola voce della propaganda.
Un concerto importante per Agorart ensemble, formazione che si occupa di musica contemporanea e del ‘900, ensemble in residence dell’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” di Rovereto, con all’attivo numerosi concerti, in Italia e all’estero, e soprattutto molte prime esecuzioni, anche per collaborazioni specifiche con compositori. Come il caso per questo concerto che tiene a Siviglia, sabato 15 aprile 2023, alle ore 20:30 all’Auditorium del CICUS (c/ Madre de Dios, 1), nell’ambito della Stagione di musica contemporanea organizzata da CICUS dell’Università di Siviglia, Zahir ensemble, Conservatorio Superior de Musica “M. Castillo” di Siviglia. Infatti viene eseguita un’opera scritta appositamente per Agorart ensemble da Francisco M. Quintero, compositore spagnolo tra i più noti e prestigiosi, vincitore del Premio Reina Sofia. Come prestigioso è l’altro compositore spagnolo in programma César Camarero, Premio Nazionale di Composizione, e autore di una musica molto originale, sofisticata, nell’attenzione a tempo, suono silenzio. In programma ci sono anche due opere di Cosimo Colazzo, recenti, “Le inquietudini intorno II” e “Tarolabyrinthe V”. Con queste, altre due composizioni, un’opera di Giorgio Colombo Taccani e un’opera di Connesson. Il programma si connota per le caratteristiche di una ricerca sonora frutto di meditazione e introflessione, in Camarero. Per una vasta apertura di orizzonti sonori in Quintero, dalle atmosfere intimo-riflessive a esplosioni eruttive, a sprofondamenti come abissali. Un gusto cross-over, ammiccante a muraglie sonore techno, in Connesson. Mentre in Colazzo troviamo un gusto per inneschi poliritmici molto complessi, e incrudelite sonorità (in “Le inquietudini intorno II); il senso di un gioco raffinato di trasparenze in intelaiature sempre poliritmiche (in “Tarolabyrinthe V”). Giorgio Colombo Taccani risalta per energia, forza, potenza sonora, esuberanza quasi improvvisativa. Un concerto che perciò trascorre molte atmosfere, volto a esaltare la bellezza sfolgorante del suono, sia quando si raccoglie in intima sottrazione, come quando si volge all’aperto ed esplode intorno.
Un programma che
propone opere molto recenti di autori come Colazzo, Colombo Taccani, Connesson,
Quintero (di quest’ultimo un’opera scritta per Agorart ensemble, in prima
esecuzione assoluta), nella chiave di una ricerca aperta al mondo, contaminata
con i movimenti di storia e società, per questo ricca del senso del corpo, del
suono materiale e di una ritmica vitale.
Testure di piani sonori diversi, plurali velocità di
scorrimento, stratificazioni poliritmiche, e le messe a fuoco, i movimenti
prensili della percezione.
Attraversamento dei generi, in alcuni casi, con un senso a volte parodico, e lo stare nei contesti per disfarli, metterli in movimento, ritesserli.
Programma
Cosimo Colazzo, Le inquietudini intorno II (2021) per flauto, clarinetto e pianoforte
Guillaume Connesson, Techno-Parade (2002) per flauto, clarinetto e pianoforte
Francisco Martín Quintero, Breathing(2023) per flauto, sax contralto e pianoforte – prima esecuzione assoluta
Giorgio Colombo Taccani, Il racconto dell’assalto (2016) per flauto, sax contralto e pianoforte
Cosimo Colazzo, Tarolabyrinthe V (2016-2021) per flauto, sax contralto e pianoforte
Agorart ensemble è un ensemble dedito alla musica contemporanea sorto nell’incubatore/aggregatore Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, che raccoglie musicisti con rilevanti esperienze nel campo, distinti inoltre da versatilità, flessibilità, interlocuzione con sperimentazioni aperte e sfidanti.
Numerose sono le prime esecuzioni assolute presentate
in pubblico, di nuove opere di compositori che hanno scritto lavori
appositamente per l’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” e per l’ensemble,
quali Agostini, Aralla, Bombardelli, Bosco, Camarero, Colazzo, Colombo Taccani,
De Sanctis De Benedictis, Quintero, Rolli, e diversi altri. Ha tenuto concerti
in Italia e in Spagna collaborando con il festival Encuentros Sonoros di
Siviglia e con l’ensemble Taller Sonoro.
Agorart Ensemble è interprete di nuove opere in relazione a diverse Call internazionali promosse, a partire dal 2021, dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”. Inoltre, dal 2019, è interprete delle opere che giovani compositori scrivono nell’ambito del progetto “Agorà Forum & Sounds”.
L’Associazione
Culturale Piazza del Mondo, con sede a Rovereto (TN), nasce
dall’intento di fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare tra gli
ambiti umanistico, scientifico, artistico; la relazione tra territori diversi;
il dialogo delle alterità.
Dalla sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose
manifestazioni, tra cui, Sapere e futuro, Prospettive dell’identità, Storie di
genere, Agorà Forum & Sounds, Mondi pluriversi, Come nasce un’opera,
Resistenza e resilienza, Meditazione e comunità.
Incubatore di nuove creatività, supporta compositori e
interpreti con iniziative ad alto tasso di innovazione. Al suo interno agisce
Agorart ensemble, un gruppo di musicisti dedito alle musiche del Novecento e
contemporanee.
Realizza pubblicazioni in collaborazione con gli
editori Armando e Castelvecchi.
INCONTRO LETTERARIO con la “biscrittora” Maria Attanasio. Tra Storia e storie: una scrittura disobbediente
16:00 – 17:30 | Università degli Studi | Cagliari | Sa Duchessa (via Is Mirrionis 1) | Dipartimento di lettere, lingue e beni culturali
Maria Attanasio (Caltagirone, 1943) – punta di diamante della casa editrice Sellerio – per la prima volta in Sardegna, incontrerà studenti, docenti, lettori e lettrici per dialogare sulla sua scrittura poetica e narrativa.
Autrice di importanti raccolte,
racconti e romanzi Maria Attanasio – presentata da Giuliana Adamo (Trinity
College Dublin) –, converserà sulla creazione artistica dei suoi personaggi:
figure storiche marginalizzate dalla macrostoria, rivoluzionari soggetti della
propria microstoria, cancellati dall’oblio, a cui rende voce di verità poetica,
svelando calunnie e fake-news
diventate ‘verità’ indiscutibili che tanto danno hanno fatto all’umanità.
Ed ecco la voce secentesca di Francisca
povera contadina capace di un gesto inaudito, quella ottocentesca di Rosalie
Montmasson unica garibaldina in camicia rossa, e le altre e gli altri …
All’incontro seguirà, in data sabato 18
marzo 2023 al Teatro Massimo di Cagliari, Sala M2, h. 17.30 (ingresso libero e
gratuito ma prenotare a: info@teatromassimocagliari.it), l’opera da camera Francisca (musica del M.o Cosimo
Colazzo, libretto di Giuliana Adamo) ispirata alle vicende del racconto storico
di Maria Attanasio Correva l’anno 1698
quando nella città avvenne il fatto memorabile (Sellerio, I ed. 1994; II ed. 2020)
Il 18
Marzo 2023 al Teatro Massimo di Cagliari, Sala M2, h. 17.300-19.30, ritorna
l’associazione culturale non profit Piazza
del mondo all’interno del suo
progetto Tessere voci, finanziato dalla Fondazione Sardegna, per
mettere in scena Francisca (durata 110
min.), opera seria del Mo Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana
Adamo. Colazzo, pugliese di origine, insegna composizione al Conservatorio
“Bonporti” di Trento ed è autore di una vasta produzione che spazia dalla
musica strumentale (da camera, per orchestra) al teatro musicale. Adamo, sarda
di origine, insegna al Trinity College di Dublino di cui è Fellow. L’opera,
ispirata a un fatto storico accaduto in Sicilia alla fine del 1600, si ispira
al racconto-documento di Maria Attanasio (Caltagirone, 1943; punta di diamante
della Sellerio) – presente in sala e alla sua prima volta in Sardegna –, intitolato
Correva l’anno 1698 quando nella città
avvenne il fatto memorabile (I. ed. 1994; II. ed. 2020 in Lo splendore del niente e altre storie). Periodo oscuro del dagli all’untore e
della caccia alle streghe. L’opera, attraverso lo scontro-incontro in tribunale
di Francisca, contadina giovane e povera, e di Don Bonaventura Cappello,
Inquisitore, mostra la strenua, eterna, sempre attuale lotta tra cecità e
ragione, calunnia e verità, fuoco distruttore e luce illuminante. Personaggi e
interpreti: Francisca: Patrizia Zanardi (soprano); Don Bonaventura Cappello
Inquisitore: Roberto Abbondanza (baritono); Voce recitante: Giuseppe Calliari.
Per la parte strumentale: MP Saxophone Quartet: Emanuele Dalmaso (sax soprano); Mattia Grott (sax
contralto), Filippo Corbolini (sax tenore); Simone Dalcastagnè (sax baritono).
Direttore: Cosimo Colazzo. Regia
video e live editing: Francesco Casu. Montaggio e postproduzione: Roberto
Putzu; Disegni originali: Sean Scaccia.
Si
terrà un breve incontro con la scrittrice Maria Attanasio e la librettista
Giuliana Adamo nel foyer del teatro per presentare l’opera un’ora prima del suo
inizio, alle ore 16:30.
La
serata accoglie la Salute-Donna Onlus
da anni impegnata nella prevenzione e nella lotta contro il tumore mammario.
L’ingresso
è libero e gratuito. I posti, non assegnati, vanno tuttavia prenotati presso: info@teatromassimocagliari.it
Domenica 19 febbraio 2023, alle ore 11:00 a Cagliari, presso Palazzo di Città, in occasione di una mostra di Milo Manara, l’Associazione culturale “Piazza del Mondo” offre un concerto dal titolo Ordre Désordre. Macchine labirintiche di gioco tra musica e poesia (Omaggio a Emilio Villa), con, in programma, un’opera di Cosimo Colazzo, omaggio al poeta Villa, dal titolo Les dés des ordres. L’opera sarà data in una nuova versione del 2023, in prima esecuzione assoluta. Interprete nel concerto è Agorart ensemble, nell’organico con: voce recitante Giuseppe Calliari, flauto Davide Baldo; clarinetto Emanuele Dalmaso, sax Mattia Grott. Costituirà sipario per il concerto una composizione di Mattia Grott, anch’essa in prima esecuzione assoluta
La locandiera, Musicape e il giovin signore, opera comica di Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana Adamo, approda a Cagliari, in un nuovo allestimento con l’apporto del multimedia artist Francesco Casu, che curerà, per lo spettacolo, regia video e live editing.
Appuntamento per l’opera, sabato 18 febbraio 2023, al Teatro Massimo di Cagliari, Sala M2 (v. De Magistris 12), ore 18:00.
Questa produzione si avvale del contributo di Fondazione di Sardegna, nell’ambito del progetto “Tessere voci. Mondi diversi” dell’Associazione Culturale “Piazza del Mondo“, oltre che di altri soggetti, e della collaborazione di varie associazioni, tra cui l’Associazione Culturale “Backstage” di Cagliari e l’Associazione “Salute donna”, sezione di Cagliari.
L’ingresso allo spettacolo è libero. Tuttavia è opportuno prenotarsi a quest’indirizzo mail: info@teatromassimocagliari.it.
L’opera, nei toni di una comicità esplosa per funambolici giochi di parole, associazioni spiazzanti e catene di citazioni, produce una satira graffiante quanto di estrema attualità su certo populismo-sovranismo urlato e machista invalso negli ultimi anni, amplificato dai social.
Il giovin signore può spopolare sui social con il suo fare sfrontato e le sue battute sempre malriuscite, ma la locandiera, che possiede lo spirito acuto dell’intelligenza popolare, gli tiene testa, lo asseconda per prendersene gioco. Musicape (nome che richiama volutamente un personaggio favolistico della pittrice Maria Lai, la sua sensibilità e il suo impegno sociale) è personaggio che ronza intorno alle azioni, le commenta attentissima a tutto, curiosa e pungente.
Giochi linguistici, nel testo e nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti, finestre di citazioni. Il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino.
Interpreti nell’opera sono Patrizia Zanardi, soprano (la locandiera), Paolo Leonardi, basso (il giovin signore), Giuseppe Calliari, voce recitante (Musicape), insieme con Agorart ensemble, qui composto da Emanuele Dalmaso (clarinetto), Tobia Revolti (clarinetto), Mirko Satto (accordeon), Mirko Pedrotti (percussioni), Andrea Gargiulo (pianoforte). La direzione musicale è di Cosimo Colazzo. Regia video e live editing di Francesco Casu, montaggio e postproduzione di Roberto Putzu, disegni originali di Sean Sciacca.
Costituirà sipario per lo spettacolo, un’opera di teatro musicale di K. Stockhausen, Tierkreis, eseguita da Agorart ensemble (nella formazione in trio con D. Baldo flauto, E. Dalmaso clarinetto, M. Grott sax), seguita dalla proiezione di un video di Francesco Casu che propone la fiaba di Maria Lai, Curiosape (opportunità resa possibile per gentile concessione dell’Archivio Maria Lai).
Grazie ai numerosi richiami proposti alla figura e all’opera della grande artista sarda, l’evento si propone anche come ricordo di Maria Lai nel decennale dalla scomparsa, alla sua arte così precisa, dettagliata e insieme aperta sul sociale, volta a tessere occasioni di relazione, confronto, memoria di sé, del territorio, di un’identità che deve, per lei, giocarsi sempre in termini aperti e inclusivi.
Gli
autori
Cosimo Colazzo, compositore, pianista, direttore
d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e
internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli
Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai.com.
Nel campo dell’opera e del teatro musicale, oltre a Francisca, è autore
delle opere comiche La Locandiera, Musicape e il Giovin Signore (libretto di
Giuliana Adamo), Il latifondo magico (libretto di Vito Riviello),
dell’opera-balletto Sotto i colpi del sole di ferro (testo di Salvatore
Colazzo), dei melologhi Les dés des ordres (con testi di Emilio Villa),
L’attesa (testo del compositore, da Simone Weil). È autore di saggi e volumi
pubblicati in Italia e all’estero.
Giuliana Adamo, docente di Lingua e Letteratura
italiana al Department of Italian del Trinity College di Dublino è autrice di
libri e saggi dedicati alla letteratura del ‘900 (Palazzeschi; il futurismo,
Vincenzo Consolo; Umberto Eco, Luigi Meneghello; Maria Attanasio; Antonella
Anedda gli autori studiati e analizzati), alla storia della resistenza (la
figura di Vittore Bocchetta), a questioni spinose dell’attualità (mafia e
‘ndrangheta), pubblicati da editori importanti tra cui Salerno, Manni, Longo,
Castelvecchi, Armando, Viella, CUEC.
Gli
interpreti
Patrizia Zanardi, soprano, interpreta ruoli
principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti,
Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi
di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle
d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga,
Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera,
Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center
Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri.
Paolo Leonardi, giovane basso-baritono diplomato
nel 2019 in musica vocale da camera sotto la guida di Roberto Abbondanza con il
massimo dei voti e la lode all’ISSM Giulio Briccialdi di Terni, prosegue gli
studi presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma dove si specializza con
Sara Mingardo in Canto rinascimentale e barocco. Accanto agli studi accademici,
completa la sua formazione seguendo corsi con Isabel Yi Man Chuan, Maria
Tomanova, Maria Chiara Pavone, Luciana Serra, Alda Caiello ed Elizabeth
Norberg-Schulz. Ha cantato come voce bianca solista ne L’opera da tre soldi, per poi debuttare i ruoli di Benoit e
Alcindoro ne La bohème e di Colas in Bastien und Bastienne.
Giuseppe Calliari, musicista, docente, scrittore,
poeta, divulgatore, è tra le figure intellettuali di rilievo nel panorama
culturale. Autore di testi e libretti per musica, ha pubblicato saggi
musicologici tra cui assumono rilievo una monografia dedicata all’opera di
Ferruccio Busoni, la curatela degli scritti di Andrea Mascagni.
Agorart Ensemble è un ensemble dedito alla musica
contemporanea sorto nell’incubatore/aggregatore Associazione Culturale “Piazza
del Mondo”, che raccoglie musicisti con rilevanti esperienze nel campo,
distinti inoltre da versatilità, flessibilità, interlocuzione con
sperimentazioni aperte e sfidanti.
Numerose sono le prime esecuzioni assolute presentate in pubblico, di
nuove opere di compositori che hanno scritto lavori appositamente per
l’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” e per l’ensemble, quali Agostini,
Aralla, Bombardelli, Bosco, Camarero, Colazzo, Colombo Taccani, De Sanctis De
Benedictis, Gigante, Quintero, Rolli, e diversi altri. Ha tenuto concerti in
Italia e in Spagna collaborando con il festival Encuentros Sonoros di Siviglia
e con l’ensemble Taller Sonoro.
Agorart Ensemble è interprete di nuove opere in relazione a diverse Call internazionali promosse, a partire dal 2021, dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”. Inoltre, dal 2019, è interprete delle opere che giovani compositori scrivono nell’ambito del progetto “Agorà Forum & Sounds”.
Francesco Casu, progettista, regista, artista multimediale, conta tra le altre esperienze, installazioni video alla Galleria degli Uffizi, al MAXXI di Roma. Interlocutore privilegiato per quanto riguarda la trasmissione del mondo culturale sardo, ha curato e progettato le installazioni dei più importanti centri di cultura dell’isola, dal Museo sulla poesia improvvisata di Bitti al Museo delle Maschere di Mamoiada, dalla Stazione dell’Arte di Ulassai al parco Grazie Deledda e lo spazio dedicato a Salvatore Cambosu. La sua è un’esperienza che affonda nelle sperimentazioni degli anni ’80 di musica elettronica e video-arte, arrivando a ridisegnare nuove forme di esperienze, a dare forma alla realtà percettiva con le nuove tecnologie.
Produzione
L’Associazione
Culturale “Piazza del Mondo”, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento
di fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare tra gli ambiti
umanistico, scientifico, artistico; la relazione tra territori diversi; il
dialogo delle alterità.
Dalla
sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose manifestazioni, tra cui, Sapere e
futuro, Prospettive dell’identità, Storie di genere, Agorà Forum & Sounds,
Mondi pluriversi, Come nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e
comunità.
Incubatore
di nuove creatività, supporta compositori e interpreti con iniziative ad alto
tasso di innovazione. Al suo interno agisce Agorart ensemble, un gruppo di
musicisti dedito alle musiche del Novecento e contemporanee.
Realizza pubblicazioni in collaborazione con gli
editori Armando e Castelvecchi.
Domenica 19 febbraio 2023 | ore 11:00 | Cagliari | Palazzo di Città | in occasione della mostra “Corto Maltese. Verso nuove rotte” | Concerto | Ordre Désordre. Macchine labirintiche di gioco tra musica e poesia (Omaggio a Emilio Villa) | In programma: Cosimo Colazzo, Les dés des ordres (nuova versione 2023 – prima esecuzione assoluta) | Agorart ensemble: voce recitante Giuseppe Calliari – flauto Davide Baldo; clarinetto Emanuele Dalmaso |sax Mattia Grott | Sipario: una composizione di Mattia Grott in prima esecuzione assoluta
Sabato 18 marzo 2023 | ore 17:00 | Cagliari |Teatro Massimo, Sala M2 | Francisca | Opera | Musica di Cosimo Colazzo | Libretto di Giuliana Adamo | regia video e live editing Francesco Casu | MP Saxophone Quartet (E. Dalmaso sax soprano, M. Grott sax contralto, F. Corbolini sax tenore, S. Dalcastagné sax baritono).
Pubblicata una nuova Call per nuove composizioni, aperta a compositori di tutte le nazionalità e di tutte le età, promossa dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, sul tema “Margini e periferie”, sull’onda di alcune parole chiave: margine; periferia, locale, centro, differenza. Le composizioni pervenute (scadenza 12 marzo 2022) saranno selezionate per un’esecuzione da parte di Agorart ensemble (nella formazione con Davide Baldo flauti, Emanuele Dalmaso clarinetti e sax, Mattia Grott sax e live electronics) nell’ambito dei programmi musicali della manifestazione “Margini e periferie” promossa dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”
Torna in scena, all’Auditorium del Conservatorio di musica “F.A. Bonporti” di Trento, venerdì 23 dicembre alle ore 20, “Francisca” opera con musica di Cosimo Colazzo, libretto di Giuliana Adamo, liberamente ispirato a un racconto di Maria Attanasio. Interpreti Roberto Abbondanza (L’Inquisitore, baritono), Patrizia Zanardi (Francisca, soprano), Giuseppe Calliari (voce recitante), MP Saxophone Quartet (nella formazione con Emanuele Dalmaso, Mattia Grott, Filippo Corbolini, Simone Dalcastagnè). Direzione di Cosimo Colazzo
L’opera tratta il tema dell’identità e delle relazioni di genere, della diversità, dell’Altro, di come tutto questo diventi fortemente problematico – al nostro sguardo e allo sguardo sociale – quando un soggetto pensato come unitario mostra dentro di sé le forme dell’alterità, del duplice, del polimorfo.
Francisca è donna, ma le circostanze della vita
l’hanno portata ad assumere
comportamenti e sembianze virili necessari alla sua sopravvivenza. Questo crea
un corto circuito, sino alla deflagrazione di un rifiuto da parte della
comunità, che la accusa di stregoneria. L’inquisitore, illuminato, la manderà
assolta.
Siamo alla fine del ‘600, in Sicilia, a Caltagirone.
Francisca, giovane vedova, pauperrima e analfabeta, condannata dal suo Tempo a
fare la prostituta o ad entrare in un convento come serva, decide, invece, di
restare nel mondo assumendo una doppia identità per poter lavorare come
bracciante giornaliero. Si fa ‘Huomo-Fimina’, scelta che le procura la fama di
strega che si giace col demonio e che la porta davanti al Tribunale
dell’Inquisizione per essere giudicata. Il popolo si aspetta la sentenza di
morte. L’Inquisitore, Don Bonaventura Cappello, la ascolta, è dibattuto al suo
interno. Va maturando un intimo convincimento che diverge dalla folla che
reclama il capro espiatorio. Infine la salva, benedicendola, assicurandole la
sua protezione e legittimando il futuro di lei “che di Fimina operava di
Huomo”.
Egli vive su una faglia, su un discrimine storico: preavverte il nuovo secolo che porta a una visione più laicizzata delle cose e del mondo, ma, per il suo ruolo, deve preservare la tradizione che affonda nel passato. Compirà una scelta che è specchio di una vera e propria svolta storica: certe verità ricevute come assolute diminuiscono di valore, si relativizzano, vengono ascritte al pregiudizio osservato criticamente dalla ragione.
Il libretto ha voluto tendere legami tra vari periodi
storici, attivando risonanze e citazioni, da Giordano Bruno al mondo
dell’opera, all’attualità fatta di fake news e di conformismo, della ricerca
del capro espiatorio. La musica esprime il senso di un potere (L’Inquisitore)
che vuole imporsi con un ritmo implacabile, ma sente presto l’ombra di un
disagio, che viene dai nuovi tempi che si aprono e che richiedono una più laica
comprensione delle cose. Accanto a
questo Francisca, la disperazione per l’ingiustizia che patisce, il ricordo e
la memoria della vita che è stata: un contrasto doloroso, sino alla risoluzione
inattesa.
La musica segue sensibile, plastica lo scorrere delle vicende e le trasformazioni dei personaggi, nell’impatto con gli eventi, nell’incontro-scontro delle personalità.
Nell’opera troviamo interpreti di primo piano: Patrizia Zanardi, soprano (Francisca), Roberto Abbondanza, baritono (L’Inquisitore), Giuseppe Calliari (voce recitante), MP Saxophone Quartet.
L’ingresso allo spettacolo è libero.
Gli autori
Cosimo Colazzo, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai.com.
Nel campo dell’opera e del teatro musicale, oltre a Francisca, è autore delle opere comiche La locandiera, Musicape e il giovin signore (libretto di Giuliana Adamo), Il latifondo magico (libretto di Vito Riviello), dell’opera-balletto Sotto i colpi del sole di ferro (testo di Salvatore Colazzo), dei melologhi Les dés des ordres (con testi di Emilio Villa), L’attesa (testo dell’autore, da Simone Weil).
È autore di saggi e volumi pubblicati in Italia e all’estero.
Giuliana
Adamo,docente di Lingua e Letteratura italiana al
Department of Italian del Trinity College di Dublino è autrice di libri e saggi
dedicati alla letteratura del ‘900 (Palazzeschi; il futurismo, Vincenzo
Consolo; Umberto Eco, Luigi Meneghello; Maria Attanasio; Antonella Anedda gli
autori studiati e analizzati), alla storia della resistenza (la figura di
Vittore Bocchetta), a questioni spinose dell’attualità (mafia e ‘ndrangheta),
pubblicati da editori importanti tra cui Salerno, Manni, Longo, Castelvecchi,
Armando, Viella, CUEC.
Gli
interpreti
Roberto Abbondanza,baritono, ha
cantato in ruoli primari nei maggiori teatri: Scala di Milano, Maggio Musicale
Fiorentino, Teatro dell’Opera di Roma, La Fenice, Teatro Regio di Torino, Teatro San Carlo di
Napoli, Teatro Massimo di Palermo, ecc.
All’estero si è esibito nei più importanti centri, in Europa, Asia,
America.
Particolarmente interessato al
repertorio contemporaneo, ha cantato opere di autori come Barber, Bernstein,
Britten, Bussotti, Dallapiccola, Donatoni, Guaccero, Henze (premio Abbiati
2005), Ligeti, Macchi, Maderna, Malipiero, Nono, Pärt, Petrassi, Schönberg,
Sinopoli, Stravinskij, ecc. Ha inoltre interpretato numerose prime assolute,
tra le quali opere e composizioni di Adams, Ambrosini, Bacalov, Battistelli,
Boccadoro, Colasanti, Colazzo, D’Amico, Dall’Ongaro, Del Corno, De Rossi Re, Di
Bari, Fedele (Premio Abbiati 2007), Francesconi, Frisina, Galante, Glass,
Gregoretti, Guastella, MacMillan, Manzoni, Morricone, Mosca, Panni, Pennisi,
Sbordoni, Scogna, Vacchi (Premio Abbiati
2003).
Patrizia Zanardi,soprano, interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri.
Giuseppe Calliari, musicista, docente, scrittore,
poeta, divulgatore, è tra le figure intellettuali di rilievo nel panorama
culturale. Autore di testi e libretti per musica, ha pubblicato saggi
musicologici tra cui assumono rilievo una monografia dedicata all’opera di
Ferruccio Busoni, la curatela degli scritti di Andrea Mascagni.
MP Saxophone Quartet è un ensemble nato nel 2013 a Trento che nel tempo ha maturato una rilevante esperienza interpretativa nel campo della musica contemporanea: protagonista di prime mondiali, europee o nazionali di nuove opere, alcune delle quali scritte appositamente per il quartetto. Tra i compositori che hanno scritto per il quartetto: Cosimo Colazzo, Paolo Aralla, Giorgio Colombo Taccani, Paolo Perezzani, altri. Svolge un’intensa attività concertistica.
L’Associazione Culturale “Piazza del
Mondo”, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento di fare cultura
promuovendo il confronto interdisciplinare tra gli ambiti umanistico,
scientifico, artistico; la relazione tra territori diversi; il dialogo delle alterità.
Dalla sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose
manifestazioni, tra cui, Sapere e futuro,
Prospettive dell’identità, Storie di genere, Agorà Forum & Sounds, Mondi
pluriversi, Come nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e
comunità e, quest’anno, Mondi
diversi, Mondi diversi, Scrittura e impegno civile. Incubatore di nuove
creatività, supporta compositori e interpreti con iniziative ad alto tasso di
innovazione. Al suo interno agisce Agorart ensemble, un gruppo di musicisti
dedito alle musiche del Novecento e contemporanee.
Realizza pubblicazioni in collaborazione
con gli editori Armando e Castelvecchi.
In data 17-19 dicembre 2022 l’Associazione culturale “Piazza del mondo” promuove l’iniziativa Mondi diversi: tre giornate dedicate agli interventi di poeti e poete, traduttori e traduttrici, intellettuali, studiosi e studiose di pedagogia che riflettono sulla necessità e sul come adottare uno nuovo sguardo verso sé, l’Altro, il mondo. Un confronto sulla teoria e la pratica di fare comunità.
Affrontato nella chiave della poesia, della concreta operatività artistica che si proietta nel territorio, della indagine pedagogica che riflette su diversità e inclusione nei termini di un cambio di paradigma che destruttura forme e gerarchie convenzionali, il tema “Mondi diversi”, che è una delle linee portanti dell’attività culturale e artistica di quest’anno dell’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, viene affrontato in una serie di incontri culturali e giornate di studio che si tengono nei giorni di sabato 17 dicembre alla Sala Multimediale della Biblioteca civica “G. Tartarotti” di Rovereto (dalle 9:45 alle 13), di domenica 18 dicembre alla Sala Conferenze della Fondazione Nuova Società di Bosco di Civezzano (località Canova 1, dalle 16:30), di lunedì 19 dicembre, nuovamente alla Sala Multimediale della Biblioteca Civica “G. Tartarotti” (dalle 9:45 alle 13).
l primo giorno – sabato 17 dicembre – si sviluppa sotto il titolo: “Mondi diversi. Lo sguardo obliquo“. Incontro di poesia con letture, interventi e discussione. Coordina Giuliana Adamo (Fellow Trinity College Dublin, saggista, Presidente Ass.ne Cult.le “Piazza del Mondo”). Intervengono Marco Sonzogni (poeta, traduttore, saggista, Professor, Victoria University of Wellington, NZ), Antonella Anedda (poeta, saggista, traduttrice, docente al Collège de France, Lugano), Francesco Ottonello (poeta, saggista, Università di Bergamo),Giovanna Cristina Vivinetto (poeta, docente), Bianca Battilocchi (poeta, saggista, traduttrice, docente scuola superiore), Luciano Martinengo (regista, sceneggiatore, curatore) e Elena Petrassi (scrittrice e poeta). L’evento si svolge in presenza presso la Sala Multimediale della Biblioteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto, a partire dalle ore 9:45, ma può essere seguito online, in diretta, su piattaforma Zoom, al seguente indirizzo web: https://us02web.zoom.us/j/84839599436
Il secondo giorno – domenica 18 dicembre – è affidato a Antonio Presti, grande inventore d’arte e operatore culturale, colui che ha ideato e realizzato “Fiumara d’arte“, un esempio insuperato di arte che si proietta nel territorio e dentro l’ambiente, con opere che si gettano nel mondo, inaspettate e spiazzanti, che ridisegnano i rapporti dentro-fuori, uomo-natura, soggetto-altro, e così via. Impegnato socialmente, ha sviluppato dirompenti performance d’arte viva nel quartiere Librino di Catania, luogo del disagio, terreno di coltura delle mafie. Ragionerà, nel suo intervento dal titolo Mondi diversi. La bellezza ci salverà? Arte e comunità, dell’arte che tenta la bellezza e tenta di darsi come riscatto contro ciò che è brutto, ingiusto. L’evento si svolge in presenza presso la Sala Conferenze della Fondazione Nuova Società a Bosco di Civezzano (località Canova 1), a partire dalle 16:30, ma può essere seguito online, in diretta alla stessa ora, su piattaforma Zoom, al seguente indirizzo web: https://us02web.zoom.us/j/86768698251
Il terzo giorno – lunedì 19 dicembre – sotto il titolo ” Mondi diversi. Riconoscerli, attraversarli, condividerli“, apre al campo della pedagogia, che ragiona sulla diversabilità e sulle istanze di inclusione che vanno irradiandosi dentro una società che indica, pur con contraddizioni, la volontà di muovere paradigmi persistenti che segnano gerarchie, priorità, i confini di ciò che è normale e ciò che è diverso, di ciò che è centro e di ciò che è marginale e quasi privo di discorso. Ci sono grandi esempi di operatività volte a fluidificare questi confini, a rendere possibile il dialogo e lo scambio resosi, in tali contesti, cooperativo, orizzontale, fluido, aperto, fuori da posizioni precostituite. Intervengono: Demetrio Ria (Università del Salento), Antonio Presti (Fiumara d’Arte), Manuela Bruschetti (architetta), Andrea Gargiulo (Conservatorio di musica di Bari), Salvatore Colazzo (Università del Salento). L’evento si svolge in presenza a partire dalle ore 9:45 presso la Sala Multimediale della Biblioteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto, ma può essere seguito anche online, in diretta, su piattaforma Zoom, al seguente indirizzo web: https://us02web.zoom.us/j/88502289249
Qui di seguito diamo il programma dettagliato della tre giorni di incontri:
MONDI DIVERSI – Incontri e giornate di studio – Rovereto e Bosco di Civezzano – 17-18-19 dicembre 2022
Con: Giuliana Adamo, Marco Sonzogni, Antonella Anedda, Francesco Ottonello, Giovanna Cristina Vivinetto, Bianca Battilocchi, Luciano Martinengo, Elena Petrassi, Antonio Presti, Demetrio Ria, Manuela Bruschetti, Andrea Gargiulo, Salvatore Colazzo
Sabato 17 dicembre | 9:45-13:00 |
Rovereto | Sala Multimediale Biblioteca Civica “G. Tartarotti”
Incontro di poesia con letture, interventi e
discussione.
Coordina Giuliana Adamo(Fellow
Trinity College Dublin, saggista, Presidente Ass.ne Cult.le “Piazza del Mondo”)
9:45| Marco Sonzogni (OMRI, poeta, traduttore, saggista,
Professor, Victoria University of Wellington, NZ), 101 sguardi obliqui: le lezioni di Seamus Heaney poeta traduttore
tra umiltà e universalità
10:15 | Antonella Anedda (poeta,
saggista, traduttrice, docente al Collège de France, Lugano), A proposito di confini, piante e topi
10:45 | Francesco Ottonello (poeta, saggista, Università di Bergamo),Poesia e insula. Scrivere da un futuro
remoto
11:15 |Giovanna Cristina Vivinetto (poeta, docente), La poesia voce del corpo
9:45 | Demetrio Ria
(Università del Salento), Diversabilità e inclusione
10:15 | Antonio
Presti (Fiumara d’Arte),L’esperienza di Librino
10:45 | Manuela Bruschetti (architetta), Costruire comunità
11:15 | Andrea Gargiulo (Conservatorio
di musica di Bari), Musicabilia, le orchestre sociali per l’inclusione e la crescita
11:45
| Salvatore Colazzo
(Università del Salento), Musica e inclusione: formare i formator
L’Associazione
Culturale “Piazza del Mondo”, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento di
fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare tra gli ambiti
umanistico, scientifico, artistico; la relazione tra territori diversi; il
dialogo delle alterità.
Dalla
sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose manifestazioni, tra cui, Sapere e
futuro, Prospettive dell’identità, Storie di genere, Agorà Forum & Sounds,
Mondi pluriversi, Come nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e
comunità.
Incubatore
di nuove creatività, supporta compositori e interpreti con iniziative ad alto
tasso di innovazione. Al suo interno agisce Agorart ensemble, un gruppo di
musicisti dedito alle musiche del Novecento e contemporanee.
Realizza pubblicazioni in collaborazione con gli editori Armando e Castelvecchi.
In questa nostra epoca caratterizzata, da un lato dalla globalizzazione, dall’altro dalle diversità, l'Associazione Culturale Piazza del Mondo, con le sue attività, propone un dialogo aperto del polo scientifico e di quello umanistico, entrambi declinati nell’ampio spettro delle rispettive possibilità