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Un programma incentrato su autori italiani con opere molto recenti, alcune composte per l’occasione. Concerto di Agorart ensemble alla Sala CARITRO di Trento, sabato 18 dicembre ore 21

18 Dicembre 2021
9:00 pma10:00 pm

“Open Italy”: un concerto organizzato dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” con Agorart Ensemble alla Sala CARITRO di Trento, sabato 18 dicembre 2021 alle ore 21. Un programma incentrato su autori italiani con opere molto recenti, alcune composte per l’occasione. Interpreti Davide Baldo flauto e ottavino, Emanuele Dalmaso clarinetto, sax e percussioni, Cosimo Colazzo pianoforte.

Open Italy è il titolo di un concerto organizzato dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, con Agorart ensemble, che si tiene sabato 18 dicembre alla Sala CARITRO di Trento, interpreti Davide Baldo flauto e ottavino, Emanuele Dalmaso clarinetto, sax e percussioni, Cosimo Colazzo pianoforte.Il programma è incentrato su autori italiani con opere molto recenti, alcune composte per l’occasione (quelle di Bosco, Castellani e Colazzo). Open Italy sta a indicare, quindi, una finestra aperta sulla creatività compositiva italiana, ma anche l’idea che la ricerca vive nell’esperienza dell’apertura, della flessibilità, dell’incrocio delle esperienze.

Ed ecco allora le costruzioni a collage di Lucchi, nel brano Break in Break (1992): il suo combinare materiali e moduli connotati da una specifica impronta percettiva: il gioco delle varie disposizioni, l’evento che parla per sé, lo spiazzamento di giustapposizioni inattese, certe volute divergenze o asimmetrie.

Il pezzo di Agostini – Fusione 1950 – Stella Uranio (secondo studio sull’opera Nanof) (2020-2021) – per sax baritono e percussioni muove dallo stimolo di alcune iscrizioni ritrovate in un manicomio, vergate da un ricoverato. Lo conducono in un’avventura sonora che vuole dire un altro senso del mondo, disperso, fratto o diversamente connesso. In Agostini si evidenzia la volontà di sperimentare un’opera che si apre a ramificazioni estese che trapassano i codici attesi, trasformando l’interprete in un performer polifonico.  

In Bosco – In due per sax contralto e pianoforte (2020) – si dà la nota, evidente nella maturità del compositore, di un tempo fluttuante e la predilezione per timbriche morbide. La preziosità del quadro sonoro si realizza in una tela temporale che rilassa le sue maglie e libera risonanze, memorie.

Le macchine compositive di Colombo Taccani – Blank after blank (2016) per sax baritono –  sono congegni altamente strutturati e insieme dotati del pregio della levità e dell’ironia. Così ci si addentra nel mondo sonoro dello strumento seguendolo in percorsi che hanno il senso della conoscenza e della scoperta.

Colazzo – nel suo Tarolabyrinthe V (2016-2021), in prima esecuzione nella versione per flauto, sax e pianoforte – si lascia ispirare, come tradisce il titolo, dalla poesia polimorfica, aperta e radicalmente costruita nell’innesto di forme e suoni, che è di Emilio Villa, e che vive di là dal confine delle lingue e della soglia di senso e non senso. Ecco, allora, i complessi e labirintici intrecci di ritmi e poliritmi nel brano di Colazzo, lo scatenamento del gioco a incastri, e talora l’ossessivo – labirintico anch’esso – ritorno della figura su se stessa, quasi senza via d’uscita. Labirinti ovunque: quando prendono la strada del fuori, della scoperta sempre nuova; ma anche quando prendono la strada del dentro, chiusi nella replica del percorso che torna su se stesso.

Possibile prenotazione su Eventbrite: https://www.eventbrite.ie/e/228334995117

Info: www.piazzadelmondo.itsegreteria@piazzadelmondo.it

Un libro (Castelvecchi editore) sulle questioni di genere e in particolare sulla condizione femminile, esplorata nelle chiavi di letteratura, sociologia, antropologia, storia, diritto, politica. Atti delle giornate di studio che “Piazza del Mondo” ha realizzato nell’ottobre 2019

10 Dicembre 2021
5:30 pma7:00 pm

Venerdì 10 dicembre 2021, alle 17.30, nell’ambito dell’iniziativa Non è il destino  – promossa dall’Assessorato alla Cultura  di Rovereto dal 25 novembre al 10 dicembre e costituita da una serie di eventi  contro la violenza sulle donne -,  l’associazione culturale Piazza del  mondo presenta, in anteprima nazionale, il volume Storie di genere: il punto sulle donne. Differenza e dialogo (Castelvecchi, Roma, I ed. nov. 2021). La presentazione si tiene in modalità mista: in presenza e in live streaming. In presenza: Urban Center (Corso Antonio Rosmini, 58). In Live streaming: via Zoom (link per accedere dalle 17:30: https://us02web.zoom.us/j/88390113227). Ulteriori informazioni reperibili sul sito: www.piazzadelmondo.it .

Il libro raccoglie gli atti delle Giornate di Studio organizzate da Piazza del Mondo a Rovereto nei giorni 8-12 ottobre 2019. Il volume, con introduzione e cura di Giuliana Adamo – presidente di Piazza del mondo -, comprende scritti di: Mario Negri, Maria Serena Sapegno, Maddalena Spagnolli, Maria Rosa Cutrufelli, Manuela Moretti, Francesca Medioli, Gonaria Floris, Susanna Zinato, Giuliana Adamo. Figure del mito e della letteratura (Atena, le Erinni, Lisistrata, Antigone, Cassandra, Eva, Bradamante, Cordelia, Elizabeth Curren, etc.) si incontrano con donne “in carne ed ossa” antiche, moderne e contemporanee (monache per forza; indiane senza dote; donne di ‘ndrangheta) a testimonianza di una condizione millenaria di continuo abuso e sopruso, e dei tentativi coraggiosi ed eversivi di riconquista di quanto è stato tolto, negato, rimosso. Nove interventi che riflettono da angolazioni diverse sulla condizione delle donne tra passato e presente, tradizione e innovazione, logos e antilogos. Un coro di voci diverse, assonanti e dissonanti, che illuminano con squarci epifanici l’arduo percorso di riconquista dello spazio individuale e sociale “patito” dalle donne, percorso antichissimo e ancora ben lungi dall’essersi concluso. Una rappresentazione dialettica di fatti mitici, storici, letterari, di eventi, relazioni, modi pensandi et operandi che mostrano la lotta millenaria delle donne per affermare e vedere riconosciuta la propria agency.

Intervengono alla presentazione: Giuliana Adamo (Trinity College Dublin, curatrice del libro); Gabriella Brugnara (Corriere del Trentino), Giacomo Mameli (sociologo, scrittore e giornalista); Ada Manfreda (Università Roma Tre).

Tutti e tutte sono benvenuti e benvenute in questa occasione di confronto, incontro e dialogo.

Un’opera comica contro sovranismi e bullismi. Con l’arma pungente dell’ironia. A Rovereto, alla Sala Filarmonica, lunedì 13 dicembre alle ore 21, per iniziativa dell’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”.

13 Dicembre 2021
9:00 pma10:00 pm

Musica di Cosimo Colazzo, libretto di Giuliana Adamo, l’opera comica La Locandiera, Musicape e il Giovin Signore, presenta una satira di estrema attualità su certo populismo-sovranismo urlato e machista. La si potrà ascoltare, ridendo molto, lunedì 13 dicembre alla Sala Filarmonica di Rovereto alle ore 21, interpreti il soprano Patrizia Zanardi (La Locandiera), il basso Paolo Leonardi (Il Giovin Signore), la voce recitante Giuseppe Calliari (Musicape) e, per la parte strumentale, Agorart ensemble (E. Dalmaso sax, T. Revolti violoncello, F. Conti accordeon, D. Schintu percussioni, C. Colazzo pianoforte e direzione).

L’opera è concisa, scattante, con un ritmo incalzante. Piena di calembours, battute, giochi di parole, doppi sensi, uscite spiazzanti. Il Giovin Signore può spopolare sui social con il suo fare sfrontato e le sue battute sempre malriuscite, ma La Locandiera che possiede lo spirito acuto dell’intelligenza popolare, gli tiene testa, lo asseconda per prendersene gioco. Musicape (nome che richiama volutamente un personaggio favolistico della pittrice Maria Lai, la sua sensibilità e il suo impegno sociale) è un’ape agile e svolazzante, personaggio che ronza intorno alle azioni, le commenta attentissima a tutto, curiosa e pungente.

Giochi linguistici, nel testo e nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti, finestre di citazioni. Il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino.

Precede l’opera un sipario-performance, con un’opera di Kerlheinz Stockhausen eseguita all’ottavino da Davide Baldo: Zungenspitzentanz per ottavino da Samstag aus Licht

L’ingresso è gratuito sino a esaurimento dei posti disponibili. Green pass (over 12),

Prenotazioni disponibili su Eventbrite: https://www.eventbrite.ie/e/223879117467

Gli autori

Cosimo Colazzo, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai.com. Nel campo dell’opera e del teatro musicale, oltre a Francisca, è autore delle opere comiche La Locandiera, Musicape e il Giovin Signore (libretto di Giuliana Adamo), Il latifondo magico (libretto di Vito Riviello), dell’opera-balletto Sotto i colpi del sole di ferro (testo di Salvatore Colazzo), dei melologhi Les dés des ordres (con testi di Emilio Villa), L’attesa (testo del compositore, da Simone Weil). È autore di saggi e volumi pubblicati in Italia e all’estero.

Giuliana Adamo, docente di Lingua e Letteratura italiana al Department of Italian del Trinity College di Dublino è autrice di libri e saggi dedicati alla letteratura del ‘900 (Palazzeschi; il futurismo, Vincenzo Consolo; Umberto Eco, Luigi Meneghello; Maria Attanasio; Antonella Anedda gli autori studiati e analizzati), alla storia della resistenza (la figura di Vittore Bocchetta), a questioni spinose dell’attualità (mafia e ‘ndrangheta), pubblicati da editori importanti tra cui Salerno, Manni, Longo, Castelvecchi, Armando, Viella, CUEC.

Gli interpreti

Patrizia Zanardi, soprano, interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri.

Paolo Leonardi, giovane basso-baritono diplomato nel 2019 in musica vocale da camera sotto la guida di Roberto Abbondanza con il massimo dei voti e la lode all’ISSM Giulio Briccialdi di Terni, prosegue gli studi presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma dove si specializza con Sara Mingardo in Canto rinascimentale e barocco. Accanto agli studi accademici, completa la sua formazione seguendo corsi con Isabel Yi Man Chuan, Maria Tomanova, Maria Chiara Pavone, Luciana Serra, Alda Caiello ed Elizabeth Norberg-Schulz. Ha cantato come voce bianca solista ne L’opera da tre soldi, per poi debuttare i ruoli di Benoit e Alcindoro ne La bohème e di Colas in Bastien und Bastienne.

Giuseppe Calliari, musicista, docente, scrittore, poeta, divulgatore, è tra le figure intellettuali di rilievo nel panorama culturale. Autore di testi e libretti per musica, ha pubblicato saggi musicologici tra cui assumono rilievo una monografia dedicata all’opera di Ferruccio Busoni, la curatela degli scritti di Andrea Mascagni.

Agorart ensemble è un ensemble dedito alla musica contemporanea sorto nell’incubatore-aggregatore Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, che raccoglie musicisti con rilevanti esperienze nel campo, versatili e aperti a sperimentazioni sfidanti. Composto, nel suo nucleo originario, da Davide Baldo (flauti e ottavino), Emanuele Dalmaso (clarinetti e sax), Mattia Grott (sax e elettronica), Cosimo Colazzo (pianoforte e direzione), assume geometrie variabili in rapporto alle produzioni in cui è impegnato, integrando musicisti come Tobia Revolti (violoncello), Giuseppe Calliari (viola e voce recitante), Mirko Pedrotti, Federico Agnello, Demetrio Schintu (percussioni), Maria Rosa Corbolini (pianoforte). Ha collaborato e collabora con cantanti di prestigio come Roberto Abbondanza (baritono) e Patrizia Zanardi (soprano) accanto a giovani voci come quella del basso Paolo Leonardi. Ha collaborato con il Gruppo Vocale “Feininger”. Ha tenuto numerosi concerti realizzando diverse prime esecuzioni.

Produzione

L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, come indica il suo stesso nome, vuole imprimere una spinta – con le sue iniziative, che si compongono di incontri di studio, concerti, pubblicazioni e altro – verso l’apertura culturale, il confronto, il dibattito, l’incontro delle discipline. Predilige un dialogo aperto a vari agenti – in questa nostra epoca caratterizzata, da un lato dalla globalizzazione, dall’altro dalle diversità – del polo scientifico e di quello umanistico, entrambi declinati nell’ampio spettro delle rispettive possibilità. In un mondo che cambia e si apre, spesso con enormi difficoltà, al nuovo e al diverso, e che simultaneamente, per difesa e per amore delle proprie radici, si chiude ed àncora ad antiche tradizioni e abitudini culturali, diventa importante articolare memoria storica e coscienza critica del presente.

LOCANDINA (JPEG) (PDF)
PROGRAMMA DI SALA (PDF)
LIBRETTO DELL’OPERA (PDF)

“Aperto contemporaneo” è il titolo di un concerto che conterrà due prime esecuzioni assolute di nuove opere. Nell’ambito delle attività che l’Associazione Culturale Piazza del Mondo, con l’ensemble in residence Agorart ensemble, promuove per stimolare e supportare nuove produzioni, di giovani compositori come di compositori affermati. Il concerto si tiene mercoledì 24 novembre alle ore 21 presso la Sala Filarmonica di Rovereto.

Uno degli obiettivi che si dà  l’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” è di sostenere le creatività  contemporanee, puntando sui giovani (l’iniziativa “Agorà  Forum & Sounds”), sviluppando nuove produzioni (proprie e in collaborazione), nel coinvolgimento di artisti affermati, in campo musicale come in altri campi (diversi sono, infatti, i progetti multidisciplinari sviluppati, tra musica e poesia, tra musica e altre arti). In ambito musicale, con l’ensemble in residence dell’Associazione, “Agorart ensemble”, si è data una spinta rilevante verso nuove composizioni, in alcuni casi scritte per l’ensemble o che il gruppo presenta in prima esecuzione italiana o assoluta.

In questo senso si connota il concerto che Agorart ensemble, nella formazione con Emanuele Dalmaso a sax e percussioni e Cosimo Colazzo al pianoforte, tiene alla Sala Filarmonica di Rovereto mercoledì 24 novembre alle ore 21.

Nel concerto si potranno ascoltare due prime esecuzioni assolute, di due compositori italiani affermati, Antonio Agostini e Gilberto Bosco.

Il pezzo di Agostini muove dallo stimolo di alcune iscrizioni ritrovate in un manicomio, vergate da un ricoverato. Lo conducono in un’avventura sonora che vuole dire un altro senso del mondo, disperso o diversamente connesso. In Agostini si evidenzia la volontà di sperimentare un’opera che si apre a ramificazioni estese e persino esuberanti, che portano, ad esempio, all’azione di uno stesso esecutore su più strumenti.  

In Bosco si dà la nota, evidente nella maturità del compositore, di un tempo fluttuante e la predilezione per timbriche morbide.

Gli altri brani in programma sono dello spagnolo Quintero, con le sue testure complesse ma analogamente riferite a una temporalità liquida; di Colombo Taccani autore di forme strutturate, con un controllo puntuale delle possibilità timbriche dello strumento; di Colazzo, con le sue sonorità preziose, in un tempo sospeso e non lineare.

In programma:

Francisco Martin Quintero Istanti (2015-2016) per sax contralto e pianofort

Giorgio Colombo Taccani Blank after blank (2016) per sax baritono

Cosimo ColazzoLa curva del respiro (2013) per sax contralto e pianoforte

Antonio AgostiniFusione 1950 – Stella Uranio (secondo studio sull’opera Nanof) (2020-2021) per sax baritono e percussione – prima esecuzione assoluta

Gilberto Bosco In due (2019-2020) per sax contralto e pianoforte – prima esecuzione assoluta

Possibile prenotazione su Eventbrite: https://www.eventbrite.ie/e/211760450207

LOCANDINA (JPEG) (PDF)

PROGRAMMA DI SALA (PDF)

L’arte d’avanguardia ha spesso vissuto in termini di radicale laicizzazione la sua ricerca sperimentale. Non mancano e sono importanti, tuttavia, esperienze di autori che dubitano di una razionalità volta soltanto ad analisi e progresso, per dichiarare l’esigenza di un diverso rapporto rispetto al suono, al silenzio, all’alterità spesso inconoscibile. Un concerto di Agorart ensemble alla Sala Filarmonica di Rovereto lunedì 22 novembre alle ore 21. Con musiche di Scelsi, Feldman e Stockhausen.

22 Novembre 2021
9:00 pma10:30 pm

Ci sono compositori, nell’ambito della musica d’avanguardia, che dubitano di una razionalità volta soltanto ad analisi e progresso, e dichiarano, con le loro opere, l’esigenza di un diverso rapporto rispetto al suono, al silenzio, all’alterità spesso inconoscibile.

Di questo tratta un concerto – nell’ambito della manifestazione “Meditazione e comunità” organizzata dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” – tenuto da Agorart ensemble (nella formazione con Davide Baldo a flauto e ottavino, Emanuele Dalmaso a sax e clarinetto, Cosimo Colazzo al pianoforte) alla Sala Filarmonica di Rovereto lunedì 22 novembre alle ore 21. Con musiche di Giacinto Scelsi, Morton Feldman e Karlheinz Stockhausen.

Il concerto – dal titolo significativo: “Meditazioni sonori, silenzi assordanti” – tratta di autori che, nel loro percorso creativo, hanno vivamente sentito il tema di una spiritualità che vuole estendere l’umano verso un suono più ampio e cosmico che tange la dimensione del silenzio assordante di Dio.

Così in Scelsi, per il quale il suono, vissuto di là dalle convenzioni abituali, è un campo di scoperta ed esplorazione. Non è nella proliferazione delle articolazioni che si rivela un senso, ma in un atto di riduzione che in questa forma apra mondi. Con segni evidenti già nelle opere degli anni ’50 del secolo scorso.

In Stockhausen l’invocazione all’oltre, all’eterno, a una temporalità che di tanto travalica l’uomo, cavalcando, invece, galassie e lontane costellazioni di stelle, attraversa una vita di sperimentazione che è fatta, da una parte, di meditazione, dall’altra di strappi dal sé, energia e volontà. L’ottavino, nel suo pezzo, è rovello, ossessiva domanda, urlo di invocazione, urto e dissonanza.

Feldman è la sottigliezza di un suono che è tutt’uno con una ricerca interiore, di una pura risoluzione nell’Altro, in Dio. Gesto rivolto verticalmente verso l’Alto, fuori da progetti e relazioni: punta estrema dell’anima che si dà come suono, quel suono ricercato intensamente, in massima concentrazione.

Un concerto tra la grande tradizione del gregoriano, per come si ritrova nel patrimonio culturale del Trentino, e alcune personali riletture in nuove opere contemporanee di Franceschini, Gianotti e Colazzo. Con Gruppo Vocale Feininger e Agorart ensemble.

21 Novembre 2021
11:00 ama12:00 pm

L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” ha programmato una serie di eventi intorno al tema di “Meditazione e comunità”, indagato storicamente e per come torna attuale in tempi di estrema laicizzazione ma anche di crisi della modernità e della fiducia nel progresso continuo.

Tra questi eventi anche alcuni concerti. Un primo concerto si tiene domenica 21 novembre, alla Biblioteca Civica di Rovereto, alle ore 11, e mette insieme la grande tradizione del canto gregoriano, per come risulta nel patrimonio culturale rinvenibile in Trentino, e musiche contemporanee che questa tradizione hanno inteso rileggere. Con Gruppo Vocale Feininger e Agorart ensemble.

Il Trentino è ricco di un patrimonio culturale che richiama l’attenzione di studiosi e musicologici attratti da codici musicali dalle origini molto antiche. Si pensi ai Codici quattrocenteschi che sono custoditi presso il Castello del Buonconsiglio. Non sono i soli. Vi sono anche altri depositi culturali. Tra questi anche un Prosario Domenicano del XV secolo che è stato raccolto presso la Badia di San Lorenzo a Trento. Si tratta di un repertorio di Sequenze gregoriane raccolto a scopi liturgici.

Nella prima parte del concerto sarà dato spazio a brani che fanno parte del Prosario Domenicano della Badia, risalenti a secoli diversi, comunque all’epoca medioevale.

Nella seconda parte del concerto il gruppo vocale dialoga con un gruppo strumentale e prendono corpo alcune rivisitazioni di quel repertorio, che alcuni compositori (Armando Franceschini, Roberto Gianotti, Cosimo Colazzo) trasformano alla luce della propria sensibilità e di un punto prospettico che è quello di un altro momento storico.

Armando Franceschini ritrova nel canto gregoriano uno specchio della propria vocazione a un’espressività raccolta e sottratta, molto essenziale, e nel contempo espressiva. Roberto Gianotti rivive il gregoriano in un respiro naturale della musica, che muove per onde e seguendo le curve del canto. Cosimo Colazzo utilizza il materiale diatonico della sequenza in moduli ritmici e poliritmici che sostanziano musicalmente le pronunce di giubilo del testo, con una musica incisiva e ricca di movimento.

Un monologo. Su una vita alla ricerca di un’identità e di una condivisione che gli altri non vogliono riconoscere e concedere. VIOLA DI MARE di e con Isabella Carloni. Alla Sala Filarmonica di Rovereto, sabato 20 novembre, ore 21.

20 Novembre 2021
9:00 pma10:30 pm

VIOLA DI MARE

di e con Isabella Carloni

Produzione: Rovine circolari

ROVERETO | SALA FILARMONICA | ore 21

L’originale riscrittura per il teatro di Viola di mare trasforma il romanzo del siciliano Giacomo Pilati Minchia di re in un intenso monologo, dove l’attrice, in abiti maschili, rivive l’incredibile storia di Pina, la donna che si traveste da uomo per amore.

Questa splendida opera teatrale, di e con Isabella Carloni, produzione “Rovine circolari”, approda a Rovereto, nel programma di iniziative dell’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” per il suo progetto “Storie di genere”, incluso, inoltre, nel programma del Comune di Rovereto – Assessorato alla Cultura e Pari Opportunità – dal titolo “Non è il destino”, serie di iniziative culturali volte a sensibilizzare contro la violenza sulle donne (dal 5 novembre al 10 dicembre).

Nel monologo Viola di mare, Pina, in un mondo incapace di accogliere la diversità, per conquistare la sua libertà, sarà costretta a camuffare se stessa, a vivere ogni giorno come fosse una sfida.

Il prezzo della sua ribellione sarà un irrimediabile esilio da sé e un incespicare dentro abiti estranei, che le si appiccicheranno addosso come una seconda pelle, spingendola anche in territori sconosciuti e imprevisti. In una sorta di epica contemporanea i quadri della vicenda delineano un percorso, non sempre progressivo, che è anche uno sprofondare dentro di sé e un fare i conti con la propria coscienza.

Isabella Carloni

Debutta in scena a Bologna diretta da Marco Baliani: l’impronta etica del suo teatro resterà una traccia presente in tutto il suo percorso teatrale. Inizia un periodo di intensa attività professionale con artisti e registi della scena contemporanea: con Carlo Cecchi nella Hedda Gabler, accanto ad Anna Bonaiuto, in produzioni con Marco Baliani, (tra cui l’originale messa in scena del Peer Gynt a Milano al Teatro dell’Elfo) con Toni Servillo ne Il Misantropo accanto a Jaja Forte, con Elio De Capitani, nel Roberto Zucco e ne: I Turcs ‘tal Friul con Lucilla Morlacchi, dove canta le composizioni di Giovanna Marini, con Giancarlo Sepe nell’originale ..E ballando ballando. A Bologna fa parte dei Teatri di vita, diretta da Andrea Adriatico in numerose produzioni, fra cui la Madame De Sade e 6.

Partecipa ai maggiori Festival del teatro italiani (S.Arcangelo di Romagna, Volterra Teatro, Drodesera, Inteatro Polverigi, Festival dell’Amiata) e a Festival, rassegne e residenze all’estero (Berlino, Parigi, Bucarest, Skopie, alla Fonderie di Le Mans).

Vince il Premio Iceberg a Bologna con la sua GIOVANNA, con cui sarà finalista al Premio Scenario e sarà scelta per rappresentare la Regione Emilia Romagna alla Biennale dei Giovani del Mediterraneo a Lisbona. Franca Rame sceglierà lo spettacolo per il suo Palcoscenico delle donne a Milano. Produce originali creazioni teatrali caratterizzate da un particolare sguardo sul femminile, come i tre studi dedicati alla figura di Circe.

Collabora con il Teatro Stabile delle Marche, diretta da Giampiero Solari, Massimo Navone, Monica Conti, Luigi Moretti e di nuovo da Carlo Cecchi con il quale è stata la madre nell’ultima versione de “I sei personaggi di Pirandello”.

Nelle Marche incontra anche Valerio Binasco per una seminario di specializzazione e Marinella Anaclerio che la dirige ne “Il bugiardo” accanto a Flavio Albanese.

Dal 2000 al 2013 è stata docente del Corso di vocalità e tecniche di narrazione alla Scuola di teatro del Teatro Stabile delle Marche, dove ha realizzato numerose messe in scena con gli allievi-attori, elaborando un’originale forma di teatro epico-musicale: Canti a méte, 2 Studi sull’Opera da tre soldi di Bertold Brecht, Dormono sulla collina, dedicato a de André e Il ratto dal serraglio ispirato all’opera di Mozart, Storie del bosco viennese da Von Horvath, A rimirar le immancabili stelle, ispirato a West Side story.

Nelle Marche ad Osimo incontra le cantanti e ricercatrici statunitensi Marianna Brilla e Lisa Paglin, specialiste della voce. Lo studio e la collaborazione dal 2004 con il loro Centro di specializzazione della voce e la co-fondazione nel 2007 del New Voice Studio Italia, segnano anche l’incontro con un approccio organico alla vocalità.

Inizia un’originale ricerca sulla drammaturgia della voce dalla quale sono nate le più recenti creazioni di teatro-musicale: il concerto teatrale INVENTARIO DELLE COSE CERTE con la regia di Marco Baliani e le musiche di Carlo Boccadoro e Filippo del Corno dei Sentieri Selvaggi di Milano, il concerto VIA DEI DOLLARI, dove debutta in veste di cantautrice con le musiche originali della Contradamerla.

Torna a Napoli per il “Don Giovanni ritorna dalla guerra”, accanto a Remo Girone, come attrice e cantante diretta da Carlo Cerciello e dal Maestro Paolo Coletta: vincerà per lo spettacolo il premio Girullà 2009 come miglior attrice non protagonista.

Per Armunia fa parte del progetto “L’essere umano perfetto” per la regia di Oscar De Summa e di nuovo con i Teatri Uniti di Napoli sarà co-protagonista del “Processo a Maria di Testori” per la regia di Andrea Renzi.

Contemporaneamente è apparsa in varie serie televisive per RAI 2 e RAI 3, diretta da Cristiano Celeste e Stefano Amatucci come protagonista di puntata ne La Squadra, da Riccardo Donna in Nebbie e delitti e da Gianni Lepre in Fine secolo) e in radiodrammi per RADIO 2 (Radiobellablu di Massimo Carlotto per la regia di Sergio Ferrentino).

Nel 2010 fonda l’Associazione Rovine Circolari con la quale produce i suoi ultimi lavori di cui è autrice e interprete:

VIOLA DI MARE, la sua riscrittura per il teatro ispirata al romanzo “Minchia di re” di G.Pilati (ed. Mursia). Lo spettacolo vince la selezione per il Festival del teatro italiano a New York InScena! 2015 e viene presentato alla serata inaugurale alla Casa Italiana Zerilli Marimò, al Brooklin College e al Bernie Wohl Center at Goddard Riverside.

IMPERDONABILE il primo studio dedicato a Cristina Campo, presentato a “Palpitare di nessi”, la rassegna del Teatro Rebis

45 GIRI – A SIXTIES HOUSEWIFE, il concerto-cabaret con Giovanni Seneca alla chitarra e Francesco Savoretti alle percussioni

SIOS-BOULE’, la co-produzione con il Crogiuolo di Cagliari, con cui torna ad occuparsi del pensiero di Joyce Lussu, presentata in anteprima per il Cedac – circuito regionale sardo.

ALDA MERINI. I BEATI ANNI DELL’INNOCENZA, di cui è interprete, diretta dal giovane regista e autore Antonio Lovascio.

I TAMBURI DELL’IMPERATORE di cui è autrice e interprete, con la drammaturgia visiva e sonora di Marianna de Leoni e Claudio Rovagna di Specchi Sonori

La sua versatilità vocale le permette di attraversare diversi territori performativi, unendo la tecnica raffinata dello strumento vocale dal vivo all’impiego registrato della voce in:

PER ASPERA (Rai Trade) il disco di Giovanni Seneca e il suo ensemble, per il quale ha inciso alcune originali interpretazioni di atmosfera mediterranea, presentato dal vivo in Albania, al Forum delle città dell’Adriatico e al Festival di Sarajevo 2009.

CLIVAGGI il progetto multimediale della dott.ssa Maria Elia (Ancona e Senigallia 2011).

IL FILO BIANCO performance vocale all’ISPF – International Self-Publishing Festival 2013 a Senigallia.

VOGLIO UN CUORE PRONTO A OGNI COSA, performance vocale dalla traduzione di Stella Sacchini del Libro III delle Argonautiche di Apollonio Rodio Il sogno di Medea (Testo a fronte – Ed. Marcos y marcos), con Eolo Taffi al basso elettrico.

FUORI POSTO, performance multimediale dal romanzo di Stella Sacchini (Coazinzola press) con Dario Cesarini alla chitarra elettrica e le immagini di Micaela Zuliani.

Con Rovine Circolari crea intanto anche interessanti progetti culturali intrecciando il suo lavoro d’interprete e autrice a quello di pedagoga e formatrice:

GLI OCCHI DEGLI ASINI dedicato alla figura di Joyce Lussu, creato per il Centro Cultura Canto di Osimo, in collaborazione con la Biblioteca Joyce Lussu di Moie, è vincitore del Bando Leggere il ‘900 della Provincia di Ancona.

IL VELO, una ricerca artistica, antropologica, sociologica e letteraria sull’incontro tra comunità e sull’accoglienza delle diverse culture, è vincitore del bando Cohabitat della Provincia di Ancona.

Ri-VELATE, progetto nato da IL VELO, creato con Andrea Marinelli.

LO SGUARDO RUBATO, spettacolo musicale con Christian Riganelli alla fisarmonica.

Dal 2011 al 2014 è artista residente e docente al corso post Laurea della Scuola Italiana del Middlebury College – USA a Middlebury (Vermont) e Mills (California).

LOCANDINA Viola di mare (JPEG) (PDF)
PROGRAMMA DI SALA Viola di mare (PDF)
LOCANDINA Non è il destino (PDF)

In un tempo di crisi come il nostro diventa vitale recuperare le dimensioni della meditazione e della comunità. Se ne parla in una giornata di studi e attraverso due significativi concerti. Il tutto organizzato dall’Associazione Piazza del Mondo. A Rovereto, dal 20 al 22 novembre 2021

20 Novembre 2021
10:00 ama6:30 pm
9:00 pma10:00 pm
21 Novembre 2021
11:00 ama12:00 pm
22 Novembre 2021
9:00 pma10:00 pm

La modernità ci ha trasmesso un pensiero funzionale che mette in parentesi le persone. Ha promesso la felicità e il benessere, ma ha portato anche squilibri, ingiustizie, catastrofi ecologiche e una grande dispersione interiore e spirituale, sia religiosa sia laica. Si sono tentate, tuttavia, risposte, per vivere diversamente nella e con la modernità mediante diverse modalità di meditazione spirituale e interiore. Nella giornata di studi si affronteranno questi temi attraverso importanti exempla.

Se ne parla in una giornata di studi organizzata dall’Associazione Culturale Piazza del Mondo, in programma sabato 20 novembre, presso la Biblioteca Civica “Tartarotti” di Rovereto, Sala Universitaria del Palazzo dell’Annona, con interventi in mattinata dalle 10 alle 13, e nel pomeriggio a partire dalle 16.

Alla giornata di studi sono collegati inoltre due concerti. Uno nella mattinata di domenica 21 novembre alle 11 sempre alla Biblioteca Civica “Tartarotti” con il Gruppo Vocale “Feininger” e Agorart ensemble con un programma che giustappone canto gregoriano e musica d’oggi, e un altro lunedì 22 novembre alle 21 alla Sala Filarmonica di Rovereto, con Agorart ensemble, e musiche di Stockhausen, Scelsi e Feldman.

Nella serata del 20 viene offerta anche una pièce teatrale, Viola di mare di e con Isabella Carloni, alla Sala Filarmonica di Rovereto alle ore 21.

Il canto gregoriano nasce, si definisce e si sviluppa a partire dall’alto medioevo all’interno dei conventi, come arte funzionale alle scansioni del tempo religioso e delle sue liturgie, ma anche come prodotto culturale creativo, frutto di un pensiero volto alla bellezza declinato a seconda delle comunità e dei contesti storico-geografici.

Oggi, nella nostra società, ci sono esempi di comunità, anche laiche, votate ai valori del raccoglimento interiore, della diffusione culturale contra le continue crisi in cui siamo immersi. A questo proposito ci si soffermerà sul caso della Comunità legata alla Fondazione Nuova Società, di cui parlerà uno dei fondatori, Pasquale Bazzoli

Due interventi saranno dedicati a un simbolo internazionale di comunità spirituale: la Rothko Chapel (Houston, USA). Uno spazio sacro, luogo di romitaggio dell’oggi, inaugurato nel 1971-72, realizzato grazie ai mecenati De Menil, fautori di un cattolicesimo progressista e ecumenico. Spazio di meditazione aperto a tutte le religioni e radicalmente aconfessionale: luogo ideale di approfondimento interiore. Concepita in forma ottagonale dall’architetto Philip Johnson per accogliere quattordici grandi tele del pittore Mark Rothko, è stata infine celebrata dalla musica del compositore Morton Feldman. Ne parleranno, per la musica, Cosimo Colazzo (Conservatorio di Trento), e per l’architettura Pietro Valle (Politecnico di Milano)

Gli interventi di Storia tratteranno: della tradizione del canto gregoriano; dei Codici musicali quattrocenteschi conservati nel Castello del Buonconsiglio a Trento; del Prosario domenicano del XV secolo della Badia di San Lorenzo a Trento; dell’esperienza di Laurence Feininger, creatore a Trento di una comunità allargata votata al canto religioso e alla salvaguardia della tradizione della musica sacra e del canto gregoriano. I tre interventi saranno rispettivamente di Marco Gozzi (Università di Trento), Roberto Gianotti (Conservatorio di Trento), Giuseppe Calliari (musicologo e scrittore).

In conclusione il Linceo, professore Emerito Paolo Cherchi racconterà dell’importanza storica di San Colombano – a cui è intitolato l’eremo presso Rovereto risalente all’VIII secolo – e del monachesimo irlandese nel salvare la cultura europea dopo il dissolvimento dell’impero romano e le invasioni barbariche.

Il concerto di domenica 21 novembre (Biblioteca Civica Rovereto, h. 11, con Gruppo Vocale Feininger e Agorart ensemble) propone alcune Sequenze gregoriane dal Prosario domenicano del XV secolo della Badia di San Lorenzo a Trento accanto a alcune opere contemporanee che le hanno rilette (Armando Franceschini, Roberto Gianotti, Cosimo Colazzo)

Il concerto di lunedì 22 novembre (Sala Filarmonica Rovereto, h. 21, Agorart ensemble) propone opere di compositori fortemente sensibili al tema della ricerca spirituale, quali Stockhausen, Feldman, Scelsi.

Inoltre, nella serata di sabato 20 novembre (Sala Filarmonica Rovereto h. 21), il pubblico del Convegno potrà assistere a una performance teatrale Viola di mare, di e con Isabella Carloni, organizzata da “Piazza del mondo” nell’ambito di un altro progetto, “Storie di genere”, rappresentazione di una vita interiore alla ricerca della propria identità.


GIORNATA DI STUDI

Rovereto | Biblioteca Civica “Tartarotti” | Sala Universitaria – Palazzo dell’Annona

Sabato 20 novembre 2021

10:00 | Saluti delle Autorità e della Presidente dell’Associazione

10:30 | Cosimo Colazzo (Conservatorio di musica di Trento), Le meditazioni sonore di Morton Feldman

11:15 | Pietro Valle (Politecnico di Milano), Rothko Chapel. Ascesi o interazione?

12:00 | Pasquale Bazzoli (Fondazione Nuova Società), Eremi e silenzio. Meditazione e comunità

16:00 | Marco Gozzi (Università di Trento), Roberto Gianotti (Conservatorio di musica di Trento), I codici musicali quattrocenteschi del Castello del Buonconsiglio e il Prosario domenicano della Badia di San Lorenzo a Trento

16:45 | Giuseppe Calliari (musicologo), La comunità corale di Laurence Feininger

17:30 | Paolo Cherchi (Professore emerito Università di Chicago, Accademico dei Lincei), Monachesimo e cultura europea: il caso di San Colombano. Intervento online.


EVENTI COLLEGATI ALLA GIORNATA DI STUDI

CONCERTO – BIBLIOTECA CIVICA “TARTAROTTI” ROVERETO – DOMENICA 21 NOVEMBRE 2021 ORE 11:00

GRUPPO VOCALE FEININGER (R. Gianotti, M. Gozzi, S. De Salvo) e AGORART ENSEMBLE (D. Baldo flauto, E. Dalmaso clarinetto, M. Grott sax, G. Calliari viola, T. Revolti violoncello, M. Pedrotti percussioni, C. Colazzo direttore)

Sequenze gregoriane da un Prosario domenicano del XV secolo della Badia di San Lorenzo in Trento e Musiche di A. Franceschini, R. Gianotti, C. Colazzo

CONCERTO – SALA FILARMONICA ROVERETO – LUNEDI’ 22 NOVEMBRE 2021 ORE 21:00

AGORART ENSEMBLE (D. Baldo flauto e ottavino, E. Dalmaso sax e clarinetto, C. Colazzo pianoforte)

Musiche di G. Scelsi, K. Stockhausen, M. Feldman

TEATROSALA FILARMONICA ROVERETO – SABATO 20 NOVEMBRE ORE 21:00

VIOLA DI MARE di e con I. CARLONI


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PROGRAMMA SALA GIORNATA DI STUDI (PDF)

Un concerto, con interventi critico-musicologici, dedicato a una figura di compositore resistente e antifascista: Fernando Lopes-Graça. Alla Sala Filarmonica di Rovereto, giovedì 18 novembre, ore 21. Con Cosimo Colazzo, Maria Rosa Corbolini e Giuseppe Calliari

Lopes-Graça rappresenta una vicenda esemplare, protesa alla bellezza artistica e insieme a giustizia e democrazia, contro tutti i fascismi
Fernando Lopes-Graça. Compositore, resistente, antifascista. Concerto
Pianisti Cosimo Colazzo e Maria Rosa Corbolini. Con interventi critico-musicologici di Giuseppe Calliari
SALA FILARMONICA ROVERETO – GIOVEDI’ 18 NOVEMBRE 2021, ORE 21:00

Ingresso gratuito sino a esaurimento posti disponibili. Green Pass (over 12)
Possibile prenotazione su eventbrite:
https://www.eventbrite.ie/e/207529104137


Lopes-Graça è compositore di grande cultura e capacità di invenzione musicale. La straordinaria qualità della scrittura si unisce a un’intenzione viva di impegno sociale e politico, che, nel contesto in cui visse, il Portogallo di Salazar e la dittatura che nel Paese perdurò per più di quarant’anni, diviene lotta di resistenza antifascista.

Esempio di straordinaria resilienza fu in carcere in diverse occasione, esclusi dagli incarichi pubblici, a un certo punto escluso dalla possibilità di insegnare la musica anche privatamente, non abbandonò mai la composizione, come anche la lotta politica clandestina.

Musica, arte e politica in lui si integrano in un’esemplare vicenda che si rende messaggio potente e significativo, di bellezza artistica e di passione per giustizia e democrazia.

La sua opera trae linfa dai repertori della musica contadina per elaborare un linguaggio personale che amplia la modalità originaria verso innesti dissonantici, polimodalità, intermodalità.

Offre così una voce moderna e progressiva a quel popolo contadino che il regime fascista tacitava o rivestiva della sola voce della propaganda.


In programma:

Cinco Nocturnos (1959) para piano

Melodias Rústicas Portuguesas (1979) – 3° caderno para piano a quatro mãos

In memoriam Béla Bartók(1960-75) para piano

Prelúdios(1950-55) para piano

Viagens na minha terra (1953-54) para piano


Cosimo Colazzo, pianista, compositore e direttore d’orchestra, è docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento, di cui è stato direttore dal 2005 al 2011. Le sue composizioni sono eseguite in festival in Italia e all’estero da interpreti di prestigio, e sono pubblicate da RAI.com. E’ autore di una monografia di riferimento sull’opera di Fernando Lopes-Graça pubblicata dalle edizioni LIM (Lucca, 2019)

Maria Rosa Corbolini, pianista, già docente al Conservatorio di musica di Trento, si è affermata in importanti Concorsi ed è protagonista di concerti come solista e in formazioni cameristiche. Ha partecipato alla realizzazione di un doppio CD dedicato a Lopes-Graça, pubblicato da LIM editrice.

Giuseppe Calliari, musicista, docente, scrittore, poeta, divulgatore, è tra le figure intellettuali di rilievo nel panorama culturale. Autore di testi e libretti per musica, ha pubblicato saggi musicologici tra cui assumono rilievo una monografia dedicata all’opera di Ferruccio Busoni, la curatela degli scritti di Andrea Mascagni.

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PROGRAMMA DI SALA

Un concerto con le opere dei giovani compositori che hanno animato “Agorà Forum & Sounds”, mercoledì 10 novembre, ore 21, alla Sala Filarmonica di Rovereto, interprete Agorart ensemble

10 Novembre 2021
9:00 pma10:00 pm

All’interno della manifestazione “Resistenza e resilienza”  organizzata dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” di Rovereto, anche quest’anno si svolge “Agorà Forum & Sounds”, incubatore di ricerca creativa dedicato a giovani compositori, consistente in workshop, laboratori, incontri tra i compositori e con interpreti. Il tutto finalizzato alla produzione di nuove opere.

Si è lavorato intensamente da settembre a novembre, componendo e collaborando con Agorart ensemble, il complesso strumentale che è sorto nel contesto dell’Associazione “Piazza del Mondo”, composto da musicisti molto noti nell’ambiente della contemporanea: Emanuele Dalmaso (sax e clarinetti), Davide Baldo (flauti), Mattia Grott (sax e elettronica).

Lo spirito che anima “Agorà Forum & Sounds” è quello del confronto, del lavoro comune, del dibattito delle proprie esperienze e intenzioni. Piuttosto che il lavoro nel chiuso del proprio studio, si valorizza il dialogo tra gli artisti, il rapporto, nell’idea che si impara molto mettendosi in discussione e discutendo all’interno di un gruppo animato da una comune volontà di lavoro, impegno, approfondimento.

Seminari di musica contemporanea sono stati tenuti dai componenti di Agorart ensemble. Una funzione di coordinamento è stata svolta dal compositore Cosimo Colazzo.  I compositori si sono riuniti a periodicità settimanale. Sino alla conclusione delle opere in lavorazione. Che ora vengono presentate in pubblico, in un concerto che si terrà mercoledì 10 novembre alle ore 21 presso la Sala Filarmonica di Rovereto.

Il gruppo di giovani compositori che hanno partecipato all’edizione di quest’anno è composto da: Daniele Grott, Giacomo Mazzucchi, Irene Metere, Tommaso Saturnia, Francesco Castellani, Sebastiano De Salvo.

INGRESSO GRATUITO SINO A ESAURIMENTO POSTI DISPONIBILI. GREEN PASS (over 12). POSSIBILE PRENOTAZIONE SU EVENTBRITE: https://www.eventbrite.ie/e/205499232737

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