Vittore Bocchetta, artista, intellettuale dotato di uno spiccato spirito critico, curioso e profondo, coltissimo, resistente antifascista, deportato dai nazisti, sopravvissuto ai lager, sempre in lotta contro le ingiustizie, sino a pagare personalmente prezzi altissimi, polemico contro una ricostruzione post-guerra che con il fascismo non ha voluto mai fare veramente i conti, auto-esiliatosi per questo, emigrato fuori d’Italia, artista riconosciuto, docente, infine tornato in Italia, nella Verona della giovinezza e sua città d’adozione. E anche qui lavorando costantemente, con l’acume suo critico, che poneva nell’indagine delle cose della cultura, della società, della politica, portando avanti un percorso di memoria condivisa, rivolto soprattutto alle nuove generazioni.
La nostra Presidente, Giuliana Adamo, ne è stata biografa, studiosa delle vicende storiche che l’hanno riguardato, in due volumi di riferimento: il primo, pubblicato nel 2013, da CUEC, Vittore Bocchetta. Una vita contro. Ribelle, antifascista, deportato, esule, artista. Il secondo, più recente, L’ultima voce, pubblicato da Castelvecchi nel 2020.
Con noi è stato nel 2016, il 4 novembre, a inaugurare la manifestazione “Sapere e futuro”, con la quale volevamo dare testimonianza di come la cultura possa intervenire nella società, diffondendo conoscenza e valori democratici. Chi meglio di lui poteva trasmettere il senso del progetto? Il 4 novembre 2016, al mattino, eravamo all’Istituto di Istruzione “Martino Martini” a Mezzolombardo. Ricordiamo l’ascolto attento e rapito degli studenti, il suo ragionare vivo e critico, sul passato, sul presente. Nel pomeriggio fummo all’Istituto di Istruzione delle Arti di Trento. C’erano con noi anche Enrico Franco, allora direttore del “Corriere del Trentino”, che introdusse l’incontro, Guariente Guarienti, amico e sodale, in Verona, di Bocchetta. Oltre a Giuliana Adamo.
Una giornata intensa, ma ricchissima di contenuti e di emozioni.
Indimenticabile Vittore.
Mettiamo a disposizione un ricordo di Giuliana Adamo, apparso sul quotidiano “L’Adige” di domenica 21 febbraio 2021: un ritratto di Vittore Bocchetta, della sua vita esemplare, e dell’importanza di fare memoria della sua straordinaria esperienza.