Pubblichiamo una riflessione di Francesco Sardelli, fisico ricercatore all’Università di Melbourne, sull’opera “Francisca”, produzione di Associazione Culturale Piazza del Mondo, musica di Cosimo Colazzo, libretto di Giuliana Adamo

Pensieri su Francisca

di Francesco Sardelli

L’opera, la regina delle arti. Perché essa è un organismo, in cui le arti del
suono, della parola e visive, pluralmente e unitariamente, come un ensemble di strumenti, comunicano tra loro e allo spettatore. Coniugare pluralità e unità è forse un fatto raro nell’esperienza umana. In Francisca, Cosimo Colazzo (musica), Giuliana Adamo (libretto) e Francesco Casu (regia multimediale), utilizzano la forma dell’opera proprio per parlare di un fatto raro nel contesto della Sicilia di fine Seicento: Francisca è una donna, orfana e vedova, che si traveste da uomo per essere ammessa a lavorare nei campi e guadagnarsi da vivere. Francisca è eccezione, sta fuori dalla norma del suo tempo. In questo senso, ella crea per sé un ruolo che esula dal sistema sociale rigido di quel periodo, sfidandone conseguentemente anche il linguaggio. Uomo-femmina? Cuore di femmina, mani da uomo? Strega? Le parole indicano i fenomeni? Le parole riducono i fenomeni? Le parole creano i fenomeni?

La storia di Francisca è un errore informatico, il caso non previsto dal programmatore. La sua storia è una mutazione genetica. La biologia ci insegna come le mutazioni genetiche sono fondamentali per l’origine di nuove specie viventi. La norma odierna è un accumulo di eccezioni passate. Similmente, in epistemologia, intuizioni fuori norma possono generare una nuova disciplina. La fisica, i cui risvolti tecnologici intridono quasi ogni angolo della società d’oggi, era stata, nello stesso secolo di Francisca, un’eccezione epistemologica: il metodo galileiano.

L’azione in Francisca è ambientata nel tribunale dell’Inquisitore. Luogo della giustizia, quella definita dal potere temporale-spirituale. La norma risponde all’eccezione. La statura del personaggio dell’Inquisitore è comparabile a quella di Francisca. In lui, il rovello del dubbio è il processo doloroso del cambiamento. Un aspetto senza tempo della natura umana. La trasformazione interiore è specchio di quella sociale e del linguaggio. Il turbinio del cambiamento è anche reso dalla commistione di lingue nel libretto dell’opera: italiano odierno, volgare siciliano dell’epoca e latino. Un futuro, un presente e un passato, rispetto al tempo in cui si svolge la storia. E attraverso il tempo, la storia di Francisca arriva accanto a noi. Nell’oggi, in cui il rapporto fra i generi, seppur in evoluzione, è ancora lontano dal trovare saggi, nuovi ed armoniosi equilibri.


Qui per lo scritto in formato PDF.

Risonanze en plein air: concerto del pianista Cosimo Colazzo alla Sala Filarmonica di Rovereto mercoledì 2 ottobre alle 20:30

2 Ottobre 2024
8:30 pma10:00 pm

L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, per il 2024, ha attive tre linee progettuali su cui muove una serie di iniziative culturali e di performance. “Ricercando l’imprevedibile”, intorno alle nuove creatività contemporanee e al mondo della performance oggi; “Agorà Forum & Sounds” con laboratori creativi e produzioni per giovani artisti; “Lo sguardo oltre”, che, nella chiave della fiaba, si relaziona con i mondi del pensare e vivere diverso, mondi periferici o del disagio, centri di salute mentale, case di reclusione.

Un orizzonte complesso che viene a strutturare una pluralità di iniziative.

Diciamo qui del prossimo concerto, di Cosimo Colazzo, che si terrà mercoledì 2 ottobre alla Sala Filarmonica di Rovereto. Entreremo, con questo concerto, in un mondo sonoro complesso, fatto di vuoti e risonanze, silenzi e respiri profondi, come stando in un’intercapedine, in una soglia sfrangiata fatta di reciproche immersioni/invasioni di natura e sguardo umano.

Dapprima un mondo d’acque. La musica di Debussy con il suo respiro fluido e aperto, tre suoi Préludes intonati al tema (Voiles, La cathédrale engloutie, Ondine).

Una restituzione anamorfica delle visioni acquatiche di Debussy si ritrova nel brano di Cosimo Colazzo Voiles  engluoties par Ondine, che innesta i tre Preludi uno dentro l’altro, in una sintesi che è uno specchio di Debussy, inquietante nella verosimiglianza, divertente nell’emersione di segni e richiami dell’originale, e nel contempo indice di un doppio, di un interrogativo dell’identità. Come in certi dilemmi barocchi, che sembrano superficie e gioco, ma sono maschera, anche, domanda, in profondo, di perché e come si è nel mondo.

Nel chiaro della luna le forme sono un morbido tessuto di figure in ombra in intimo colloquio. Questo, Pick-Mangiagalli e il suo Colloque au clair de lune.

Quindi, con Federico Mompou e Música callada, il silenzio ricercato: come una sua forma timbrica e le sue risonanze.

La notte di Lopes-Graça  è  essenziale,  concentrata, sottratta. Nei suoi Cinco Nocturnos ritroviamo la poesia del poco, della meditazione interiore; talvolta, l’apertura inattesa ‘a capriccio’.

Infine, un altro brano di Colazzo, Tenzone, che chiude il concerto. Un risveglio al diurno, al chiaro del giorno: il gioco combinatorio, una tenzone di poliritmi. In specchio, anche qui, altro: una Sequenza quattrocentesca d’argomento sacro, così che lo specchio deforma l’intenzione originaria e per questo la trasgredisce. Non a caso la serie di specchi viene a coinvolgere anche Emilio Villa, che offre come un sillabato alla musica. In trasparenza o stratificata qui anche, allora, la poesia di Villa che fa falò o gioca con codici e convenzioni.


Di seguito diamo il programma dettagliato del concerto:

Claude Debussy(1862-1918)

da Préludes (1909-1913)

    Voiles

La cathédrale engloutie

    Ondine

Cosimo Colazzo(1964)

Voiles englouties par Ondine (1988)

Riccardo Pick-Mangiagalli(1882-1949)

da Deux lunaires (1916) op. 33

Colloque au clair de lune

Federico Mompou (1893-1987)

da Música Callada(1959-1974)

4e Cahier

XXII. (Molto lento e tranquilo) – XXIII. (Calme, avec clarté) – XXIV. (Moderato) – XXV. – XXVI. (Lento) – XXVII (Lento molto) – XXVIII (Lento)

Fernando Lopes-Graça(1906-1994)

Cinco Nocturnos(1959)

(Tranquilo – Misterioso – Lusingando – Sostenuto – Lamentoso)

Cosimo Colazzo(1964)

Tenzone (2016)


Cosimo Colazzo, nato a Melpignano (Lecce) nel 1964, pianista, compositore, direttore d’orchestra, diplomato rispettivamente ai Conservatori di musica di Lecce, Roma, Milano, laureato in Filosofia all’Università di Lecce, è autore di una vasta produzione compositiva, premiato in concorsi nazionali e internazionali.

La sua opera spazia dalla musica strumentale, da camera e  orchestrale, alla musica vocale da camera e al teatro musicale.  È

stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade – Contemporary.

Come pianista, solista e in formazioni da camera,  ha tenuto concerti in Italia, in vari paesi europei, negli Stati Uniti, impegnato sulle letterature del ‘900 e contemporanee.

Fa parte dell’équipe di ricerca Caravelas, del CESEM, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, della Universidade Nova di Lisbona.

È  docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento, del quale è stato direttore dal 2005 al 2011. Dirige, inoltre, la Civica Scuola Musicale “R. Zandonai” di Rovereto.

È stato Faculty Member e artist in residence, dal 2012 al 2020 presso la Italian School del Middlebury College, negli Stati Uniti.

Di riferimento la sua monografia sul compositore portoghese Fernando Lopes-Graça, pubblicata da LIM nel 2019 (Musica e impegno. L’antifascismo e l’opera di Fernando Lopes-Graça,con due CD allegati). Suoi saggi sono stati pubblicati da varie case editrici, in Italia (LIM, Armando, Castelvecchi, Mimesis, ecc.) e all’estero (Editions Universitaires de Lorrain, CESEM Universidade Nova Lisboa, Cambridge Scholars Publishing, Gudrun Schröder-Verlag, ecc.).

Recente l’uscita, in allegato alla rivista spagnola di arte, musica e letteratura “Sibila” (n. 73), del DVD della sua opera Francisca, su libretto di Giuliana Adamo.

Dal 2024 dirige la collana editoriale “Risonanze” per le edizioni Milella di Lecce.


Locandina (PDF) – (JPEG)

Programma di sala: pp. 1-4, per lettura web (PDF); Opuscolo (PDF)