Presso la Sala Multimediale della Biblioteca Civica “G. Tartarotti”, venerdì 8 novembre ore 18, si tiene un incontro, nell’ambito del ciclo “Leggere oggi”, organizzato da Biblioteca Civica, MART, in collaborazione con l’Associazione Culturale Piazza del Mondo, tenuto da Romina Zanon, docente all’Università di Udine, dal titolo ” Sguardi al femminile: documentariste e fotoreporter del secondo dopoguerra italiano”.
L’incontro tenuto da Romina Zanon è incentrato sulla polifonia di sguardi al femminile della fotografia di indagine sociale del secondo dopoguerra italiano (1945-1960), si prenderanno in esame documentariste e fotoreporter che, grazie a prerogative di indiscutibile unicità caratteriale, hanno saputo accreditarsi tra i produttori di cultura in un mondo dominato da canoni maschili e farsi testimoni e interpreti dirette delle trasformazioni dell’identità collettiva italiana di metà secolo. Si tratta di professioniste freelance ignorate o dimenticate, se non addirittura mai censite dalla letteratura scientifica di settore, e fotografe più conosciute che necessitano di studi maggiormente approfonditi in termini di analisi e revisione complessiva della loro opera.Rileggere la storia della fotografia del secondo dopoguerra interpellando le fonti con uno sguardo diverso che presupponga un’ottica di genere significa riscoprire vicende autoriali che, «lungi dal considerare l’immagine come un documento neutrale, hanno usato il dispositivo fotografico come strumento di lotta per cause che andavano dall’antifascismo al femminismo, diventando le portabandiera della fotografia socialmente impegnata» (C. Bouveresse, 2020). Attraverso un peculiare approccio autoriale in bilico tra etica ed estetica, realismo documentario e linguaggio autoriale, le autrici in esame cristallizzano in immagine i profondi mutamenti di un Paese che si lascia alle spalle un passato arcaico e rurale e un tragico conflitto mondiale per rinnovarsi in un’identità modernizzata dal progresso tecnico-industriale determinato dal boom economico del miracolo italiano con particolare attenzione al ruolo della donna tra asservimento patriarcale e spinta verso l’emancipazione.
Romina Zanon
Laureata in Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Trento e in Scienze dello Spettacolo e Produzioni Multimediali presso l’Università degli Studi di Padova, nel 2024 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Storia, Critica e Conservazione dei Beni Culturali (Università di Padova) con un progetto di studio sulle documentariste e fotoreporter attive in Italia negli anni del secondo dopoguerra. Come fotografa e artista visiva, ha all’attivo numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero: Festival del Cinema di Venezia, On Art Gallery di Firenze, Nucleika Gallery di Catania, Galleria Fogolino di Trento, Centro Culturale Italiano di Cluj, Dorfkirche di St. Moritz, Galerie90 di RioPusteria, Spazio “Collettivo 42” di Viterbo, Festival Diecixdieci di Gonzaga, Riaperture Festival di Ferrara, Fondazione Centro Studi Ragghianti (Chiesa di San Micheletto) di Lucca, ArtEindhoven etc. Dal 2018 ha pubblicato numerosi saggi su riviste accademiche di settore cine-fotografico, di storia contemporanea e di cultura visuale. Ha pubblicato, a quattro mani con Mirco Melanco, il volume Il neorealismo di Marcella Pedone. Fotografie e filmati di un viaggio identitario nei paesaggi di un’Italia perduta (Casadei Libri, 2020) e la monografia Mario Bernardo “Radiosa Aurora”. Una vita dedicata al cinema e alla fotografia (il Poligrafo, 2023). Dal 2022 dirige la collana “Fotogrammi e Storia” per la casa editrice il Poligrafo di Padova. Tiene regolarmente masterclass e seminari presso università e festival in Italia e all’estero. Inoltre, ricopre l’incarico di Direttrice Artistica del River Film Festival di Padova e di coordinatrice generale della Smarano Academy.
Leggere struttura un mondo: definisce orientamenti e prospettive, consente di osservare le cose da una pluralità di punti di vista. E’ per questo premessa e elemento vivo di socialità. Il libro rappresenta il nostro retroterra storico, la nostra identità. Smarrire o disperdere questo capitale culturale significa perdere il terreno che ci sorregge. Su queste basi, del libro e della lettura come fattori essenziali di cultura, socialità, democrazia, si è definita la manifestazione “Leggere oggi”, voluta da Biblioteca Civica Tartarotti, Mart e, quest’anno, con la collaborazione dell’Associazione Culturale Piazza del Mondo.
La rassegna di incontri si svolge nei mesi di novembre e dicembre 2024.
L’Associazione Culturale Piazza del Mondo partecipa del complesso di iniziative che nel mese di novembre, auspice il Comune di Rovereto, si svolgono in città dedicate al tema della violenza contro le donne, per sensibilizzare e riflettere intorno a un tema drammatico che bisogna affrontare con le armi della cultura.
Il programma si compone di iniziative promosse da vari soggetti culturali sul territorio. Tra questi anche l’Associazione Culturale Piazza del Mondo. Che vi partecipa con i seguenti eventi:
Venerdì 8 novembre 2024,
18:00-19:00, Rovereto, Biblioteca Civica, Sala Multimediale | Sguardi al
femminile: documentariste e fotoreporter del secondo dopoguerra italianocon Romina Zanon.
Attraverso il lavoro artistico e
informativo di documentariste e fotografe nel secondo dopoguerra, il quadro di
un’importante esperienza sul piano espressivo e visivo in un periodo cruciale
della storia italiana. Tra le fotografe, Marianne Sin-Pfaltzer, che fotografò
l’artista Maria Lai e instaurò con lei un rapporto di proficua amicizia.
Nell’ambito di Leggere oggi (novembre-dicembre 2024), rassegna
organizzata da Biblioteca Civica “G. Tartarotti”, MART e Associazione Culturale
Piazza del Mondo. Ingresso libero
Mercoledì 13 novembre ore
20:30, Rovereto, Teatro Zandonai| La Locandiera, Musicape e il Giovin Signore
| Opera comica | Musica di Cosimo
Colazzo | Libretto di Giuliana Adamo ispirato a Maria Lai | Interpreti: La
locandiera, Patrizia Zanardi (soprano); Il
giovin signore, Paolo Leonardi (basso); Musicape, Giuseppe Calliari (voce
recitante); Agorart ensemble; direttore Cosimo Colazzo; regia video e live
editing Francesco Casu
Una donna – la Locandiera –, lavoratrice
arguta e fiera della sua agency, denigra il giovin signore nella sua
cecità machista, ridicola quando non pericolosa. Un’opera comica che irride
alla cultura di sovranismo e razzismo, qui evocata nella figura del giovin signore, che
quante ne fa tante ne sbaglia. Mentre la locandiera e Musicape canzonano e
commentano. Una carambola di situazioni spiazzanti, giochi di parole,
un’infilzata contagiosa di citazioni poetiche, letterarie e musicali.
Produzione di Associazione Culturale Piazza del Mondo, Rovereto. Ingresso
libero
Venerdì 22 novembre 2024 ore
18:00-19:00, Rovereto, Biblioteca Civica, Sala Multimediale | Maria Lai:
le favole cucite con Giuliana Adamo.
Nell’ambito di Leggere oggi (novembre-dicembre
2024), rassegna organizzata da Biblioteca Civica “G. Tartarotti”, MART e
Associazione Culturale Piazza del Mondo incontro con Giuliana Adamo per avvicinarsi
e scoprire l’arte di Maria Lai. Ingresso libero
Mercoledì 27 novembre ore 20:30,
Rovereto, Teatro Zandonai | Ricercando l’imprevedibile | Musica di
Cosimo Colazzo | Regia di Francesco Casu | Interpreti: Agorart ensemble
Ispirata ad una suggestione di Maria Lai, che lasciò un suo prezioso spartito cucito all’amico artista Francesco Casu, un’opera espressiva, visiva e musicale, in collaborazione con Archivio Maria Lai, che tesse le arti fra loro mantenendone fertilmente l’incanto e l’unicità. Ingresso libero
Un’opera comica che irride alla cultura di sovranismo e razzismo. Una carambola di situazioni spiazzanti, giochi di parole, un’infilzata di citazioni musicali. La locandiera, Musicape e il giovin signore è il titolo della nuova opera di Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana Adamo, nello spettacolo accompagnata da una composizione video del multimedia artist Francesco Casu. Al Teatro Zandonai di Rovereto, mercoledì 13 novembre ore 20:30.
L’Associazione Culturale Piazza del Mondo porta a Rovereto, al Teatro Zandonai, mercoledì 13 novembre, ore 20:30, una sua produzione: l’opera comica di Cosimo Colazzo, su libretto di Giuliana Adamo, dal titolo La locandiera, Musicape e il giovin signore.
L’opera è una satira di estrema attualità su certo populismo da spiaggia. Il giovin signore adombra un personaggio ottuso e arrogante, presente in ogni tempo. La locandiera, che possiede lo spirito acuto dell’intelligenza femminile popolare, gli tiene testa: sembra assecondarlo, ma per prendersene gioco. Musicape (nome che richiama un personaggio favolistico di Maria Lai e il suo essere dotata di una mente bambina contro ogni conformismo) è personaggio che ronza curiosa intorno alle azioni degli umani e le commenta ilare e pungente. Giochi linguistici, nel testo, nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti, finestre di citazioni. C’è il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino.
Significativo il “sipario” della serata. Una fiaba di Maria Lai, Curiosape, adombra qualcosa del personaggio Musicape nell’opera. In Tenzone, altra composizione di Cosimo Colazzo, invece, il riferimento lontano a materiali da una tarda sequenza monodica del ‘400 innestata in strutture complesse di pattern e poliritmi: moderna macchina labirintica su cui agisce un sillabato del sax modellato su una poesia di Emilio Villa incandescente e contundente.
Personaggi e interpreti: la locandiera: Patrizia Zanardi (soprano); il giovin signore: Paolo Leonardi (basso); Musicape: Giuseppe Calliari (voce recitante). Per la parte strumentale: Agorart Ensemble, che è ensemble in residence dell’Associazione Piazza del Mondo di Rovereto: Emanuele Dalmaso (sax); Leonardo Graziola (violoncello); Mirko Satto (accordeon); Mirko Pedrotti (percussioni); Stefano Visintainer (pianoforte). Direttore: Cosimo Colazzo. Regia video e live editing: Francesco Casu. Montaggio e postproduzione: Roberto Putzu; disegni originali: Sean Scaccia. Saranno sipario all’opera: un’opera per sax baritono e pianoforte, Tenzone, di Cosimo Colazzo, interpreti E. Dalmaso (sax), C. Colazzo (pianoforte). Con una lettura poetica di un testo di Emilio Villa (La tenzone), voce Giuseppe Calliari. Stockhausen (Davide Baldo, ottavino) con video di Francesco Casu; un’intervista a Maria Lai; e una fiaba di Maria Lai interpretata in un video con la regia di Francesco Casu.
L’ingresso allo spettacolo è libero
L’opera si avvale della collaborazione dell’Archivio Maria Lai e di altri soggetti culturali.
Le attività dell’Associazione Culturale Piazza del Mondo sono realizzate grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura, oltre che di Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma Trentino Alto Adige, Comune di Rovereto.
Sipario
Cosimo Colazzo,Tenzone per sax baritono e pianoforte
Emanuele Dalmaso (sax), Cosimo Colazzo (pianoforte). Con una lettura poetica di un testo di Emilio Villa (La tenzone), voce Giuseppe Calliari
Maria Lai,Curiosape.Video di Francesco Casu
L’opera
La locandiera, Musicape e il giovin signore– opera comica –
Musica di Cosimo Colazzo |Libretto di Giuliana Adamo
Montaggio e postproduzione: Roberto Putzu | disegni originali Sean Sciacca
Un’opera comica contro il sovranismo machista
L’opera presenta una satira di estrema attualità su certo populismo-sovranismo urlato e machista. Il giovin signore può spopolare sui social con il suo fare sfrontato e le sue battute sempre malriuscite, ma la locandiera, che possiede lo spirito acuto dell’intelligenza popolare, gli tiene testa, lo asseconda per prendersene gioco. Musicape (nome che richiama volutamente un personaggio favolistico della pittrice Maria Lai, la sua sensibilità e il suo impegno sociale) è personaggio che ronza intorno alle azioni, le commenta attentissima a tutto, curiosa e pungente. Giochi linguistici, nel testo e nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti, finestre di citazioni. Il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino.
Significativo il “sipario” della serata. Una fiaba di Maria Lai, Curiosape, adombra qualcosa del personaggio Musicape nell’opera. In Tenzone, altra composizione di Cosimo Colazzo, invece, il riferimento lontano a materiali da una tarda sequenza monodica del ‘400 innestata in strutture complesse di pattern e poliritmi: moderna macchina labirintica su cui agisce un sillabato del sax modellato su una poesia di Emilio Villa incandescente e contundente.
Cosimo Colazzo, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai.com. Nel campo dell’opera e del teatro musicale, è autore dell’opera Francisca, delle opere comiche La locandiera, Musicape e il giovin signore (libretto di Giuliana Adamo), Il latifondo magico (libretto di Vito Riviello), dell’opera-balletto Sotto i colpi del sole di ferro (testo di Salvatore Colazzo), dei melologhi Les dés des ordres (con testi di Emilio Villa), L’attesa (testo del compositore, da Simone Weil). È autore di saggi e volumi pubblicati in Italia e all’estero.
Giuliana Adamo, docente di Lingua e Letteratura italiana al Department of Italian del Trinity College di Dublino è autrice di libri e saggi dedicati alla letteratura del ‘900 (Palazzeschi; il futurismo, Vincenzo Consolo; Umberto Eco, Luigi Meneghello; Maria Attanasio; Antonella Anedda gli autori studiati e analizzati), alla storia della resistenza (la figura di Vittore Bocchetta), a questioni spinose dell’attualità (mafia e ‘ndrangheta), pubblicati da editori importanti tra cui Salerno, Manni, Longo, Castelvecchi, Armando, Viella, CUEC.
Gli interpreti
Patrizia Zanardi, soprano, interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri.
Paolo Leonardi, giovane basso-baritono diplomato nel 2019 in musica vocale da camera sotto la guida di Roberto Abbondanza con il massimo dei voti e la lode all’ISSM Giulio Briccialdi di Terni, prosegue gli studi presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma dove si specializza con Sara Mingardo in Canto rinascimentale e barocco. Accanto agli studi accademici, completa la sua formazione seguendo corsi con Isabel Yi Man Chuan, Maria Tomanova, Maria Chiara Pavone, Luciana Serra, Alda Caiello ed Elizabeth Norberg-Schulz. Ha debuttato i ruoli di Benoit e Alcindoro ne La bohème e di Colas in Bastien und Bastienne.
Giuseppe Calliari, musicista, docente, scrittore, poeta, divulgatore, è tra le figure intellettuali di rilievo nel panorama culturale. Autore di testi e libretti per musica, ha pubblicato saggi musicologici tra cui assumono rilievo una monografia dedicata all’opera di Ferruccio Busoni, la curatela degli scritti di Andrea Mascagni.
Agorart Ensemble è un ensemble dedito alla musica contemporanea sorto nell’incubatore/aggregatore Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, che raccoglie musicisti con rilevanti esperienze nel campo, distinti inoltre da versatilità, flessibilità, interlocuzione con sperimentazioni aperte e sfidanti. Numerose sono le prime esecuzioni assolute presentate in pubblico, di nuove opere di compositori che hanno scritto lavori appositamente per l’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” e per l’ensemble, quali Agostini, Aralla, Bombardelli, Bosco, Camarero, Colazzo, Colombo Taccani, De Sanctis De Benedictis, Quintero, Rolli, e diversi altri. Ha tenuto concerti in Italia e in Spagna collaborando con il festival Encuentros Sonoros di Siviglia e con l’ensemble Taller Sonoro.
Francesco Casu,progettista, regista, artista multimediale, conta tra le altre esperienze, installazioni video alla Galleria degli Uffizi, al MAXXI di Roma. Interlocutore privilegiato per quanto riguarda la trasmissione del mondo culturale sardo, ha curato e progettato le installazioni dei più importanti centri di cultura dell’isola, dal Museo sulla poesia improvvisata di Bitti al Museo delle Maschere di Mamoiada, dalla Stazione dell’Arte di Ulassai al parco Grazie Deledda e lo spazio dedicato a Salvatore Cambosu. La sua è un’esperienza che affonda nelle sperimentazioni degli anni ’80 di musica elettronica e video-arte, arrivando a ridisegnare nuove forme di esperienze, a dare forma alla realtà percettiva con le nuove tecnologie.
Produzione
L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento di fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare tra gli ambiti umanistico, scientifico, artistico; la relazione tra territori diversi; il dialogo delle alterità. Dalla sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose manifestazioni, tra cui, Sapere e futuro, Prospettive dell’identità, Storie di genere, Agorà Forum & Sounds, Mondi pluriversi, Come nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e comunità, Mondi senza frontiere, Mondi diversi, Scrittura e impegno civile. Opera, con interventi culturali e laboratori creativi, in contesti di disagio e marginalità (penitenziari, centri di salute mentale). Incubatore di nuove creatività, supporta compositori e interpreti con iniziative ad alto tasso di innovazione. Al suo interno agisce Agorart ensemble, un gruppo di musicisti dedito alle musiche del Novecento e contemporanee. Realizza pubblicazioni in collaborazione con gli editori Armando, Castelvecchi, Milella. Info: www.piazzadelmondo.it; segreteria@piazzadelmondo.it
In questa nostra epoca caratterizzata, da un lato dalla globalizzazione, dall’altro dalle diversità, l'Associazione Culturale Piazza del Mondo, con le sue attività, propone un dialogo aperto del polo scientifico e di quello umanistico, entrambi declinati nell’ampio spettro delle rispettive possibilità