E’ in libreria, appena pubblicato per i tipi di Castelvecchi editore, il volume “Come nasce un’opera. Viaggio nella mente creatrice”, a cura di Giuliana Adamo e Cosimo Colazzo, con scritti di Giuliana Adamo, Paolo Aralla, Maria Attanasio, Giuseppe Calliari, Andrea Caranti, Silvio Cattani, Giulia Clarkson, Cosimo Colazzo, Giorgio Colombo Taccani, Mauro De Luca, Maria Costanza Lentini, Paolo Perezzani, Lucia Rodler.
Un percorso attraverso varie discipline, arti, saperi, che intreccia riflessioni, autoriflessioni, approfondimenti, autoanalisi intorno al processo creativo che conduce alla produzione di un’opera, di un qualcosa di definito e concluso che, in questa forma, viene proposto alla comunicazione, a ulteriori processi interpretativi. Arti e saperi che hanno, ciascuno, proprie storie, propri stili analitici, interpretativi e creativi, e tuttavia propongono anche risonanze nella distanza. Come se la creatività si nutrisse di certe basi comuni, dove si mescolano o si alternano momenti di più fluida apertura e quindi soluzioni più concentrate. Disordinamenti e ordinamenti, visioni ravvicinate o più distanziate, insomma il processo creativo non è qualcosa di lineare, ma segue andamenti variati, curve e spezzature. E non è questione di discipline più o meno artistiche. Per certi aspetti la matematica testimonia discontinuità o salti nel processo che porta alla nascita dell’idea che poi viene messa in forma, come può accadere per le arti visive, la musica o la letteratura.
Il libro parla di come si mettono in forma indizi e intuizioni, di come si leggono segni e li si coordinano in un organismo unitario, indagando vari campi, quelli detti, ma anche archeologia, architettura, musicologia. Raccoglie gli interventi di studiosi, artisti, scienziati che si sono tenuti nell’ambito della manifestazione “Come nasce un’opera. Giornate di studio e performance” che l’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” ha organizzato, svoltasi a Rovereto, Palazzo Fedrigotti, nei giorni 19 e 20 novembre 2019.
Ecco i riferimenti del volume, ora in libreria:
Giuliana Adamo, Cosimo Colazzo (cur.), Come nasce un’opera. Viaggio nella mente creatrice, Castelvecchi, Roma, 2022. ISBN 9788832908091. pp. 186.
Il prossimo 12 maggio alle ore 18, a Rovereto, presso la Sala Conferenze della Fondazione Caritro, un incontro culturale, frutto di una collaborazione con Fondazione Spagnolli-Bazzoni Onlus. Si porterà una riflessione comune sui temi della solidarietà internazionale, dell’impegno contro guerra e fame, soprattutto nei Paesi che sono attanagliati da conflitti armati e povertà. Un impegno che ha mosso la Onlus, di cui si parla nel recente libro pubblicato da Sebastiano Bazzoni – “Making Things Happen…Far accadere le cose. A true history” sull’esperienza maturata in tanti anni di interventi umanitari, per portare aiuti materiali e sanitari. “Piazza del Mondo” porta un suo contributo a questa riflessione, che quest’anno è pregnante nel progetto “Mondi senza frontiere”, con interventi culturali e performance. L’incontro vede gli interventi di Giuliana Adamo, Presidente di “Piazza del Mondo”, di Elena Patoner della Onlus “Spagnolli-Bazzoni”, dell’autore del libro Sebastiano Bazzoni, e alcuni momenti musicali con il sassofonista Mattia Grott, tra i componenti di Agorart ensemble, il gruppo musicale, dedito soprattutto ai repertori del ‘900 e contemporanei, sorto all’interno dell’Associazione “Piazza del Mondo”. Collaborano all’evento anche le associazioni “Ogni giorno per Emma” e “Conventus”.
Il 28 gennaio 2022 presso la Sala Turina a Siviglia, in Spagna, per il Festival “Encuentros sonoros”, giunto alla sua XI edizione, ha trovato realizzazione un progetto complesso di dimensione internazionale che ha visto la integrazione dell’ensemble di “Piazza del Mondo” – “Agorart ensemble” – e “Taller sonoro”, uno degli ensemble più attivi e prestigiosi in Spagna, che ha messo a confronto e in un fattivo dialogo creatività italiane e spagnole, di compositori e interpreti. In quest’ambito è stata proposta al pubblico una recente opera comica di Cosimo Colazzo, “La locandiera, Musicape e il giovin signore”, su libretto di Giuliana Adamo, incentrata sui temi del sovranismo e del razzismo, che ha noti campioni in Italia, qui alla berlina con un continuo susseguirsi di trovate, giochi linguistici, spiazzanti associazioni, citazioni. Un’opera che è una continua corrente comica e musicale, che il pubblico ha apprezzato vivamente. Interpreti la soprano Patrizia Zanardi (locandiera), il basso Paolo Leonardi (giovin signore), la voce recitante di Giuseppe Calliari (Musicape). Ottima l’organizzazione del Festival, tutta la struttura di Sala Turina, che ha reso l’operazione una splendida esperienza per tutti i musicisti coinvolti.
“Piazza del mondo” ha tra i suoi principali fronti di impegno quello delle questioni di genere intese in un senso largo e plurale. Ha organizzato nel tempo giornate di studio, concerti, rappresentazioni teatrali. Ha pubblicato un libro con Castelvecchio editore, “Storie di genere. Il punto sulle donne”, a cura di Giuliana Adamo. Sul libro, in occasione della “Giornata Internazionale della Donna”, è apparsa una recensione di Stefano Biolchini su “Il Sole 24ore”.
L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, attiva con iniziative culturali e artistiche complesse, che mettono in relazione campi disciplinari diversi intorno a tematiche che implicano una complessità di punti di vista, convergenze e risonanze, ha avviato anche un’attività di pubblicazioni, in alcuni casi esito delle manifestazioni organizzate (atti di convegni e giornate di studio), oppure condotte in parallelo, come ulteriore contributo.
Tra le pubblicazioni recenti è Désordre. Futurismi di ieri e di oggi, libro pubblicato da Armando editore, Roma, 2021. Il libro traccia un percorso a vasto orizzonte, toccando diverse discipline, ma anche una pluralità di contesti storici. Musica, pedagogia, poesia, letteratura sono gli ambiti trattati, cui si intrecciano per interessi richiamati, anche i campi di diverse scienze.
Del libro si parla in un evento di presentazione, organizzato dalla Biblioteca Civica “Tartarotti” di Rovereto e dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” di Rovereto, che si tieneVENERDI’ 11 FEBBRAIO 2022 alle ORE 18 presso la SALA MULTIMEDIALE DELLA BIBLIOTECA CIVICA “TARTAROTTI” DI ROVERETO
Saranno presenti la curatrice del volume Giuliana Adamo (Trinity College Dublin) e gli autori dei saggi, Paolo Cherchi (Chicago University, Accademico Lincei), Cosimo Colazzo (Conservatorio di musica di Trento), Salvatore Colazzo (Università del Salento), Bianca Battilocchi (PhD Trinity College Dublin), Marco Sonzogni (Victoria University Wellington)
Disordine, spiazzamento, ironia, esplorazione, gioco, rischio, azzardo, stratificazione, testure complesse, polilinguismo, neo-lingue, tutto questo si ritrova nel libro, che percorre le vie di un futurismo che è ricerca, apertura, curiosità, innesco e incendio di possibilità. Dentro l’orbita temporale del movimento, ma anche prima e oltre questa.
Porta un interesse per le tematiche del gioco linguistico, dell’apertura dei linguaggi verso il plurale.
La sempre esistente dialettica di intellettuali e artisti impegnati – nello strenuo confronto tra sé l’Altro e il mondo -, a dare senso al caos esteriore ed interiore attraverso rappresentazioni ermeneutiche, etiche ed estetiche che implicano la scelta tra ordine e disordine, costituisce il filo rosso che lega i saggi. Dalle silve rinascimentali all’attuale acrostico-rompicapo che chiude il volume sfidando il lettore, attraverso le esperienze di varifuturismi nel corso del Novecento, gli autori dei saggi dipanano e svolgono per il lettore una fitta e affascinante messe di sperimentazioni e rivoluzioni attuate mediante un ampio spettro di sorprendenti modalità compositive e soluzioni formali. Il volume apre una finestra sulla miriade di autori contro-corrente – avanguardisti, sperimentatori, sfidanti tutti i paradigmi del politically corret dei rispettivi tempi – che affascinati dal disordine esterno, caotico e primordiale, spontaneo e seducente, voluttuoso e inafferrabile, libero e ludico, colorato e prepotente, hanno intentato di formalizzarlo, nelle maniere più diverse, ordinandolo dentro testi di semiotica finitezza, ma veicolanti elusive multi-significazioni e fertili polisemie che li hanno resi resistenti nel Tempo.
L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, come indica il suo stesso nome, vuole imprimere una spinta – con le sue iniziative, che si compongono di incontri di studio, concerti, pubblicazioni e altro – verso l’apertura culturale, il confronto, il dibattito, l’incontro delle discipline. Predilige un dialogo aperto a vari agenti – in questa nostra epoca caratterizzata, da un lato dalla globalizzazione, dall’altro dalle diversità – del polo scientifico e di quello umanistico, entrambi declinati nell’ampio spettro delle rispettive possibilità. In un mondo che cambia e si apre, spesso con enormi difficoltà, al nuovo e al diverso, e che simultaneamente, per difesa e per amore delle proprie radici, si chiude ed àncora ad antiche tradizioni e abitudini culturali, diventa importante articolare memoria storica e coscienza critica del presente
Interpreti un ensemble integrato italiano e spagnolo. Con le voci del soprano Patrizia Zanardi, del basso Paolo Leonardi, la voce recitante del musicista e scrittore trentino Giuseppe Calliari, e una collaborazione di Agorart ensemble (ensemble in residence dell’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” di Rovereto) e Taller Sonoro. Dirige lo stesso compositore.
Un
progetto di collaborazione italo-spagnolo porta alla produzione e alla
presentazione in Spagna, a Siviglia, di una nuova opera comica del compositore
Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana Adamo. Data in prima ad Ascoli nel 2020,
quindi a Rovereto nel 2021, ora approda a Siviglia, per un progetto di
integrazione degli ensemble Agorart (sorto all’interno
dell’incubatore-aggregatore “Piazza del Mondo” di Rovereto) e Taller Sonoro
(uno degli ensemble più prestigiosi in Spagna con un’esperienza pluriennale e
internazionale).
L’opera comica, dal titolo La locandiera, Musicape e il giovin signore, presenta una satira di estrema attualità su certo populismo-sovranismo urlato e machista. La si potrà ascoltare, ridendo molto, venerdì 28 gennaio 2022 al Teatro della Sala Turina nel centro di Siviglia, alle ore 20, all’interno di “Encuentros Sonoros”, un festival che si tiene annualmente nella capitale andalusa, promosso da Ensemble Sonoro, Anjuntamento della città, con la collaborazione di Instituto de la Cultura y las Artes de Sevilla (ICAS), Instituto Nacional de las Artes Escénicas y la Música (INAEM), y de la Asociación de Intérpretes y Ejecutantes (AIE).
Interpreti, a
Siviglia, per la parte italiana il soprano Patrizia Zanardi (La locandiera), il
basso Paolo Leonardi (Il giovin signore), la voce recitante Giuseppe Calliari (Musicape),
il sassofonista Mattia Grott, mentre per la parte spagnola la presenza è di alcuni
musicisti di Taller Sonoro, e cioè la violoncellista María del Carmen Coronado,
il pianista Ignacio Torner,
l’acordeonista Ángel Luis Castaño, il percussionista Baldomero Lloréns.
L’opera è
concisa, rapida, scattante, piena di calembours,
battute, giochi e doppi sensi. Il giovin
signore può spopolare sui social
con il suo fare sfrontato e le sue battute sempre malriuscite, ma la locandiera che possiede lo spirito
acuto dell’intelligenza popolare, gli tiene testa, lo asseconda per prendersene
gioco. Musicape (nome che richiama
volutamente un personaggio favolistico della pittrice Maria Lai) è un’ape agile
e svolazzante, personaggio che ronza intorno alle azioni, le commenta attentissima
a tutto, curiosa e pungente.
Giochi
linguistici e sonori attraversano la musica, tra citazioni e inneschi di stili
e generi, sberleffi, onomatopee, provocazioni, un ritmo incessante e buffissime
soluzioni che accompagnano le continue gaffe
del giovin signore. C’è il gusto dello spiazzamento e il piacere di riso e
sorriso. Manche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è
prossimo e vicino.
“Open Italy”: un concerto organizzato dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” con Agorart Ensemble alla Sala CARITRO di Trento, sabato 18 dicembre 2021 alle ore 21. Un programma incentrato su autori italiani con opere molto recenti, alcune composte per l’occasione. Interpreti Davide Baldo flauto e ottavino, Emanuele Dalmaso clarinetto, sax e percussioni, Cosimo Colazzo pianoforte.
Open Italy è il titolo di un
concerto organizzato dall’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, con
Agorart ensemble, che si tiene sabato 18 dicembre alla Sala CARITRO di Trento,
interpreti Davide Baldo flauto e ottavino, Emanuele Dalmaso clarinetto, sax e
percussioni, Cosimo Colazzo pianoforte.Il programma è incentrato su autori italiani con opere molto recenti,
alcune composte per l’occasione (quelle di Bosco, Castellani e Colazzo). Open Italy sta a indicare,
quindi, una finestra aperta sulla creatività compositiva italiana, ma anche
l’idea che la ricerca vive nell’esperienza dell’apertura, della flessibilità,
dell’incrocio delle esperienze.
Ed ecco allora
le costruzioni a collage di Lucchi, nel brano Break in Break (1992): il suo combinare materiali e moduli
connotati da una specifica impronta percettiva: il gioco delle varie
disposizioni, l’evento che parla per sé, lo spiazzamento di giustapposizioni
inattese, certe volute divergenze o asimmetrie.
Il pezzo di
Agostini – Fusione 1950 – Stella Uranio
(secondo studio sull’opera Nanof) (2020-2021) – per sax baritono e
percussioni muove dallo stimolo di alcune iscrizioni ritrovate in un manicomio,
vergate da un ricoverato. Lo conducono in un’avventura sonora che vuole dire un
altro senso del mondo, disperso, fratto o diversamente connesso. In Agostini si
evidenzia la volontà di sperimentare un’opera che si apre a ramificazioni
estese che trapassano i codici attesi, trasformando l’interprete in un
performer polifonico.
In Bosco – In due per sax contralto e pianoforte
(2020) – si dà la nota, evidente nella maturità del compositore, di un tempo
fluttuante e la predilezione per timbriche morbide. La preziosità del quadro
sonoro si realizza in una tela temporale che rilassa le sue maglie e libera
risonanze, memorie.
Le macchine
compositive di Colombo Taccani – Blank
after blank (2016) per sax baritono – sono congegni altamente strutturati e insieme
dotati del pregio della levità e dell’ironia. Così ci si addentra nel mondo
sonoro dello strumento seguendolo in percorsi che hanno il senso della
conoscenza e della scoperta.
Colazzo – nel
suo Tarolabyrinthe V (2016-2021), in
prima esecuzione nella versione per flauto, sax e pianoforte – si lascia
ispirare, come tradisce il titolo, dalla poesia polimorfica, aperta e
radicalmente costruita nell’innesto di forme e suoni, che è di Emilio Villa, e
che vive di là dal confine delle lingue e della soglia di senso e non senso.
Ecco, allora, i complessi e labirintici intrecci di ritmi e poliritmi nel brano
di Colazzo, lo scatenamento del gioco a incastri, e talora l’ossessivo –
labirintico anch’esso – ritorno della figura su se stessa, quasi senza via
d’uscita. Labirinti ovunque: quando prendono la strada del fuori, della
scoperta sempre nuova; ma anche quando prendono la strada del dentro, chiusi
nella replica del percorso che torna su se stesso.
Venerdì 10 dicembre 2021, alle 17.30, nell’ambito dell’iniziativa Non è il destino – promossa dall’Assessorato alla Cultura di Rovereto dal 25 novembre al 10 dicembre e costituita da una serie di eventi contro la violenza sulle donne -, l’associazione culturale Piazza del mondo presenta, in anteprima nazionale, il volume Storie di genere: il punto sulle donne. Differenza e dialogo (Castelvecchi, Roma, I ed. nov. 2021). La presentazione si tiene in modalità mista: in presenza e in live streaming. In presenza: Urban Center (Corso Antonio Rosmini, 58). In Live streaming: via Zoom (link per accedere dalle 17:30: https://us02web.zoom.us/j/88390113227). Ulteriori informazioni reperibili sul sito: www.piazzadelmondo.it .
Il
libro raccoglie gli atti delle Giornate di Studio organizzate da Piazza del
Mondo a Rovereto nei giorni 8-12 ottobre 2019. Il volume, con
introduzione e cura di Giuliana Adamo – presidente di Piazza del mondo
-, comprende scritti di: Mario Negri, Maria Serena Sapegno, Maddalena
Spagnolli, Maria Rosa Cutrufelli, Manuela Moretti, Francesca Medioli, Gonaria
Floris, Susanna Zinato, Giuliana Adamo. Figure del
mito e della letteratura (Atena, le Erinni, Lisistrata, Antigone, Cassandra,
Eva, Bradamante, Cordelia, Elizabeth Curren, etc.) si incontrano con donne “in
carne ed ossa” antiche, moderne e contemporanee (monache per forza; indiane
senza dote; donne di ‘ndrangheta) a testimonianza di una condizione millenaria
di continuo abuso e sopruso, e dei tentativi coraggiosi ed eversivi di
riconquista di quanto è stato tolto, negato, rimosso. Nove interventi che
riflettono da angolazioni diverse sulla condizione delle donne tra passato e
presente, tradizione e innovazione, logos e antilogos. Un coro di
voci diverse, assonanti e dissonanti, che illuminano con squarci epifanici l’arduo
percorso di riconquista dello spazio individuale e sociale “patito” dalle
donne, percorso antichissimo e ancora ben lungi dall’essersi concluso. Una
rappresentazione dialettica di fatti mitici, storici, letterari, di eventi,
relazioni, modi pensandi et operandi che mostrano la lotta millenaria delle
donne per affermare e vedere riconosciuta la propria agency.
Intervengono
alla presentazione: Giuliana Adamo (Trinity College Dublin, curatrice del
libro); Gabriella Brugnara (Corriere del Trentino), Giacomo Mameli (sociologo,
scrittore e giornalista); Ada Manfreda (Università Roma
Tre).
Tutti
e tutte sono benvenuti e benvenute in questa occasione di confronto, incontro e
dialogo.
Musica di Cosimo Colazzo, libretto di Giuliana Adamo, l’opera comica La Locandiera, Musicape e il Giovin Signore, presenta una satira di estrema attualità su certo populismo-sovranismo urlato e machista. La si potrà ascoltare, ridendo molto, lunedì 13 dicembre alla Sala Filarmonica di Rovereto alle ore 21, interpreti il soprano Patrizia Zanardi (La Locandiera), il basso Paolo Leonardi (Il Giovin Signore), la voce recitante Giuseppe Calliari (Musicape) e, per la parte strumentale, Agorart ensemble (E. Dalmaso sax, T. Revolti violoncello, F. Conti accordeon, D. Schintu percussioni, C. Colazzo pianoforte e direzione).
L’opera
è concisa, scattante, con un ritmo incalzante. Piena di calembours, battute, giochi di parole, doppi sensi, uscite spiazzanti.
Il Giovin Signore può spopolare sui
social con il suo fare sfrontato e le sue battute sempre malriuscite, ma La Locandiera che possiede lo spirito
acuto dell’intelligenza popolare, gli tiene testa, lo asseconda per prendersene
gioco. Musicape (nome che richiama
volutamente un personaggio favolistico della pittrice Maria Lai, la sua
sensibilità e il suo impegno sociale) è un’ape agile e svolazzante, personaggio
che ronza intorno alle azioni, le commenta attentissima a tutto, curiosa e
pungente.
Giochi
linguistici, nel testo e nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti,
finestre di citazioni. Il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto
serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino.
Precede
l’opera un sipario-performance, con un’opera di Kerlheinz Stockhausen eseguita
all’ottavino da Davide Baldo: Zungenspitzentanz per ottavino da Samstag
aus Licht
L’ingresso
è gratuito sino a esaurimento dei posti disponibili. Green pass (over 12),
Prenotazioni
disponibili su Eventbrite: https://www.eventbrite.ie/e/223879117467
Gli
autori
Cosimo
Colazzo,
compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione,
premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita
in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è
pubblicata da Rai.com. Nel campo dell’opera e del teatro musicale, oltre a
Francisca, è autore delle opere comiche La Locandiera, Musicape e il Giovin
Signore (libretto di Giuliana Adamo), Il latifondo magico (libretto di Vito
Riviello), dell’opera-balletto Sotto i colpi del sole di ferro (testo di
Salvatore Colazzo), dei melologhi Les dés des ordres (con testi di Emilio
Villa), L’attesa (testo del compositore, da Simone Weil). È autore di saggi e
volumi pubblicati in Italia e all’estero.
Giuliana
Adamo,
docente di Lingua e Letteratura italiana al Department of Italian del Trinity
College di Dublino è autrice di libri e saggi dedicati alla letteratura del
‘900 (Palazzeschi; il futurismo, Vincenzo Consolo; Umberto Eco, Luigi
Meneghello; Maria Attanasio; Antonella Anedda gli autori studiati e
analizzati), alla storia della resistenza (la figura di Vittore Bocchetta), a
questioni spinose dell’attualità (mafia e ‘ndrangheta), pubblicati da editori
importanti tra cui Salerno, Manni, Longo, Castelvecchi, Armando, Viella, CUEC.
Gli
interpreti
Patrizia
Zanardi,
soprano, interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico –
Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo,
Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di
Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival,
Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie
Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo
do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri.
Paolo
Leonardi,
giovane basso-baritono diplomato nel 2019 in musica vocale da camera sotto la
guida di Roberto Abbondanza con il massimo dei voti e la lode all’ISSM Giulio
Briccialdi di Terni, prosegue gli studi presso il Conservatorio Santa Cecilia
di Roma dove si specializza con Sara Mingardo in Canto rinascimentale e
barocco. Accanto agli studi accademici, completa la sua formazione seguendo
corsi con Isabel Yi Man Chuan, Maria Tomanova, Maria Chiara Pavone, Luciana
Serra, Alda Caiello ed Elizabeth Norberg-Schulz. Ha cantato come voce bianca
solista ne L’opera da tre soldi, per poi debuttare i ruoli di Benoit e
Alcindoro ne La bohème e di Colas in Bastien und Bastienne.
Giuseppe
Calliari,
musicista, docente, scrittore, poeta, divulgatore, è tra le figure
intellettuali di rilievo nel panorama culturale. Autore di testi e libretti per
musica, ha pubblicato saggi musicologici tra cui assumono rilievo una
monografia dedicata all’opera di Ferruccio Busoni, la curatela degli scritti di
Andrea Mascagni.
Agorart
ensemble è
un ensemble dedito alla musica contemporanea sorto nell’incubatore-aggregatore
Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, che raccoglie musicisti
con rilevanti esperienze nel campo, versatili e aperti a sperimentazioni
sfidanti. Composto, nel suo nucleo originario, da Davide Baldo (flauti e
ottavino), Emanuele Dalmaso (clarinetti e sax), Mattia Grott (sax e
elettronica), Cosimo Colazzo (pianoforte e direzione), assume geometrie variabili
in rapporto alle produzioni in cui è impegnato, integrando musicisti come Tobia
Revolti (violoncello), Giuseppe Calliari (viola e voce recitante), Mirko
Pedrotti, Federico Agnello, Demetrio Schintu (percussioni), Maria Rosa
Corbolini (pianoforte). Ha collaborato e collabora con cantanti di prestigio
come Roberto Abbondanza (baritono) e Patrizia Zanardi (soprano) accanto a
giovani voci come quella del basso Paolo Leonardi. Ha collaborato con il Gruppo
Vocale “Feininger”. Ha tenuto numerosi concerti realizzando diverse
prime esecuzioni.
Produzione
L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, come indica il suo stesso nome, vuole imprimere una spinta – con le sue iniziative, che si compongono di incontri di studio, concerti, pubblicazioni e altro – verso l’apertura culturale, il confronto, il dibattito, l’incontro delle discipline. Predilige un dialogo aperto a vari agenti – in questa nostra epoca caratterizzata, da un lato dalla globalizzazione, dall’altro dalle diversità – del polo scientifico e di quello umanistico, entrambi declinati nell’ampio spettro delle rispettive possibilità. In un mondo che cambia e si apre, spesso con enormi difficoltà, al nuovo e al diverso, e che simultaneamente, per difesa e per amore delle proprie radici, si chiude ed àncora ad antiche tradizioni e abitudini culturali, diventa importante articolare memoria storica e coscienza critica del presente.
LOCANDINA (JPEG) (PDF) PROGRAMMA DI SALA (PDF) LIBRETTO DELL’OPERA (PDF)
Uno degli obiettivi che si dà l’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” è di sostenere le creatività contemporanee, puntando sui giovani (l’iniziativa “Agorà Forum & Sounds”), sviluppando nuove produzioni (proprie e in collaborazione), nel coinvolgimento di artisti affermati, in campo musicale come in altri campi (diversi sono, infatti, i progetti multidisciplinari sviluppati, tra musica e poesia, tra musica e altre arti). In ambito musicale, con l’ensemble in residence dell’Associazione, “Agorart ensemble”, si è data una spinta rilevante verso nuove composizioni, in alcuni casi scritte per l’ensemble o che il gruppo presenta in prima esecuzione italiana o assoluta.
In questo senso si connota il concerto che Agorart ensemble, nella
formazione con Emanuele Dalmaso a sax e percussioni e Cosimo Colazzo al
pianoforte, tiene alla Sala Filarmonica di Rovereto mercoledì 24 novembre alle
ore 21.
Nel concerto si potranno ascoltare due prime esecuzioni assolute, di due
compositori italiani affermati, Antonio Agostini e Gilberto Bosco.
Il pezzo di Agostini muove dallo stimolo di alcune iscrizioni ritrovate in
un manicomio, vergate da un ricoverato. Lo conducono in un’avventura sonora che
vuole dire un altro senso del mondo, disperso o diversamente connesso. In
Agostini si evidenzia la volontà di sperimentare un’opera che si apre a
ramificazioni estese e persino esuberanti, che portano, ad esempio, all’azione
di uno stesso esecutore su più strumenti.
In Bosco si dà la nota, evidente nella maturità del compositore, di un
tempo fluttuante e la predilezione per timbriche morbide.
Gli altri brani in programma sono dello spagnolo Quintero, con le sue
testure complesse ma analogamente riferite a una temporalità liquida; di
Colombo Taccani autore di forme strutturate, con un controllo puntuale delle
possibilità timbriche dello strumento; di Colazzo, con le sue sonorità
preziose, in un tempo sospeso e non lineare.
In programma:
Francisco Martin Quintero – Istanti (2015-2016) per
sax contralto e pianofort
Giorgio Colombo Taccani – Blank after blank (2016)
per sax baritono
Cosimo Colazzo – La curva del respiro (2013) per sax contralto e pianoforte
Antonio Agostini – Fusione 1950 – Stella Uranio (secondo studio sull’opera Nanof) (2020-2021)
per sax baritono e percussione – prima esecuzione assoluta
Gilberto Bosco – In due (2019-2020) per sax contralto e pianoforte – prima
esecuzione assoluta
In questa nostra epoca caratterizzata, da un lato dalla globalizzazione, dall’altro dalle diversità, l'Associazione Culturale Piazza del Mondo, con le sue attività, propone un dialogo aperto del polo scientifico e di quello umanistico, entrambi declinati nell’ampio spettro delle rispettive possibilità