Nell’ambito di “Leggere oggi”, rassegna di incontri in svolgimenti tra novembre e dicembre alla Biblioteca Civica “Tartarotti” di Rovereto, organizzata da Biblioteca civica di Rovereto, MART in collaborazione con Associazione Culturale Piazza del Mondo, venerdì 15 novembre alle ore 18, presso la Sala Multimediale della Biblioteca Civica è in programma un incontro sulle fiabe dei fratelli Grimm, con Paola Meina.
Le fiabe dei fratelli Grimm, ricche di simboli ed immagini archetipiche rimangono ancora un mistero che può dare nutrimento a chi vi si accosti senza pregiudizi. Cos’è la fiaba? Quali sono queste immagini che partecipano alla narrazione? Forse ritratti della narrazione di Noi stessi? Possiamo ancora riconoscere nelle fiabe un antico potere curativo? Fatto sta che in alcuni asili, scuole fino ad ambienti terapeutici, le fiabe dei fratelli Grimm, così come le hanno raccolte e trascritte dalla tradizione orale, sono ancora utilizzate. Perché? La dott.ssa Paola Meina, studiosa e terapeuta, ci porterà alla scoperta delle virtù delle fiabe, che mai hanno cessato di palpitare, anche se relegate nel passato ridotte a banali storielle per bambini.In collaborazione con L’Associazione Rudof Steiner
Presso la Sala Multimediale della Biblioteca Civica “G. Tartarotti”, venerdì 8 novembre ore 18, si tiene un incontro, nell’ambito del ciclo “Leggere oggi”, organizzato da Biblioteca Civica, MART, in collaborazione con l’Associazione Culturale Piazza del Mondo, tenuto da Romina Zanon, docente all’Università di Udine, dal titolo ” Sguardi al femminile: documentariste e fotoreporter del secondo dopoguerra italiano”.
L’incontro tenuto da Romina Zanon è incentrato sulla polifonia di sguardi al femminile della fotografia di indagine sociale del secondo dopoguerra italiano (1945-1960), si prenderanno in esame documentariste e fotoreporter che, grazie a prerogative di indiscutibile unicità caratteriale, hanno saputo accreditarsi tra i produttori di cultura in un mondo dominato da canoni maschili e farsi testimoni e interpreti dirette delle trasformazioni dell’identità collettiva italiana di metà secolo. Si tratta di professioniste freelance ignorate o dimenticate, se non addirittura mai censite dalla letteratura scientifica di settore, e fotografe più conosciute che necessitano di studi maggiormente approfonditi in termini di analisi e revisione complessiva della loro opera.Rileggere la storia della fotografia del secondo dopoguerra interpellando le fonti con uno sguardo diverso che presupponga un’ottica di genere significa riscoprire vicende autoriali che, «lungi dal considerare l’immagine come un documento neutrale, hanno usato il dispositivo fotografico come strumento di lotta per cause che andavano dall’antifascismo al femminismo, diventando le portabandiera della fotografia socialmente impegnata» (C. Bouveresse, 2020). Attraverso un peculiare approccio autoriale in bilico tra etica ed estetica, realismo documentario e linguaggio autoriale, le autrici in esame cristallizzano in immagine i profondi mutamenti di un Paese che si lascia alle spalle un passato arcaico e rurale e un tragico conflitto mondiale per rinnovarsi in un’identità modernizzata dal progresso tecnico-industriale determinato dal boom economico del miracolo italiano con particolare attenzione al ruolo della donna tra asservimento patriarcale e spinta verso l’emancipazione.
Romina Zanon
Laureata in Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Trento e in Scienze dello Spettacolo e Produzioni Multimediali presso l’Università degli Studi di Padova, nel 2024 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Storia, Critica e Conservazione dei Beni Culturali (Università di Padova) con un progetto di studio sulle documentariste e fotoreporter attive in Italia negli anni del secondo dopoguerra. Come fotografa e artista visiva, ha all’attivo numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero: Festival del Cinema di Venezia, On Art Gallery di Firenze, Nucleika Gallery di Catania, Galleria Fogolino di Trento, Centro Culturale Italiano di Cluj, Dorfkirche di St. Moritz, Galerie90 di RioPusteria, Spazio “Collettivo 42” di Viterbo, Festival Diecixdieci di Gonzaga, Riaperture Festival di Ferrara, Fondazione Centro Studi Ragghianti (Chiesa di San Micheletto) di Lucca, ArtEindhoven etc. Dal 2018 ha pubblicato numerosi saggi su riviste accademiche di settore cine-fotografico, di storia contemporanea e di cultura visuale. Ha pubblicato, a quattro mani con Mirco Melanco, il volume Il neorealismo di Marcella Pedone. Fotografie e filmati di un viaggio identitario nei paesaggi di un’Italia perduta (Casadei Libri, 2020) e la monografia Mario Bernardo “Radiosa Aurora”. Una vita dedicata al cinema e alla fotografia (il Poligrafo, 2023). Dal 2022 dirige la collana “Fotogrammi e Storia” per la casa editrice il Poligrafo di Padova. Tiene regolarmente masterclass e seminari presso università e festival in Italia e all’estero. Inoltre, ricopre l’incarico di Direttrice Artistica del River Film Festival di Padova e di coordinatrice generale della Smarano Academy.
Leggere struttura un mondo: definisce orientamenti e prospettive, consente di osservare le cose da una pluralità di punti di vista. E’ per questo premessa e elemento vivo di socialità. Il libro rappresenta il nostro retroterra storico, la nostra identità. Smarrire o disperdere questo capitale culturale significa perdere il terreno che ci sorregge. Su queste basi, del libro e della lettura come fattori essenziali di cultura, socialità, democrazia, si è definita la manifestazione “Leggere oggi”, voluta da Biblioteca Civica Tartarotti, Mart e, quest’anno, con la collaborazione dell’Associazione Culturale Piazza del Mondo.
La rassegna di incontri si svolge nei mesi di novembre e dicembre 2024.
L’Associazione Culturale Piazza del Mondo partecipa del complesso di iniziative che nel mese di novembre, auspice il Comune di Rovereto, si svolgono in città dedicate al tema della violenza contro le donne, per sensibilizzare e riflettere intorno a un tema drammatico che bisogna affrontare con le armi della cultura.
Il programma si compone di iniziative promosse da vari soggetti culturali sul territorio. Tra questi anche l’Associazione Culturale Piazza del Mondo. Che vi partecipa con i seguenti eventi:
Venerdì 8 novembre 2024,
18:00-19:00, Rovereto, Biblioteca Civica, Sala Multimediale | Sguardi al
femminile: documentariste e fotoreporter del secondo dopoguerra italianocon Romina Zanon.
Attraverso il lavoro artistico e
informativo di documentariste e fotografe nel secondo dopoguerra, il quadro di
un’importante esperienza sul piano espressivo e visivo in un periodo cruciale
della storia italiana. Tra le fotografe, Marianne Sin-Pfaltzer, che fotografò
l’artista Maria Lai e instaurò con lei un rapporto di proficua amicizia.
Nell’ambito di Leggere oggi (novembre-dicembre 2024), rassegna
organizzata da Biblioteca Civica “G. Tartarotti”, MART e Associazione Culturale
Piazza del Mondo. Ingresso libero
Mercoledì 13 novembre ore
20:30, Rovereto, Teatro Zandonai| La Locandiera, Musicape e il Giovin Signore
| Opera comica | Musica di Cosimo
Colazzo | Libretto di Giuliana Adamo ispirato a Maria Lai | Interpreti: La
locandiera, Patrizia Zanardi (soprano); Il
giovin signore, Paolo Leonardi (basso); Musicape, Giuseppe Calliari (voce
recitante); Agorart ensemble; direttore Cosimo Colazzo; regia video e live
editing Francesco Casu
Una donna – la Locandiera –, lavoratrice
arguta e fiera della sua agency, denigra il giovin signore nella sua
cecità machista, ridicola quando non pericolosa. Un’opera comica che irride
alla cultura di sovranismo e razzismo, qui evocata nella figura del giovin signore, che
quante ne fa tante ne sbaglia. Mentre la locandiera e Musicape canzonano e
commentano. Una carambola di situazioni spiazzanti, giochi di parole,
un’infilzata contagiosa di citazioni poetiche, letterarie e musicali.
Produzione di Associazione Culturale Piazza del Mondo, Rovereto. Ingresso
libero
Venerdì 22 novembre 2024 ore
18:00-19:00, Rovereto, Biblioteca Civica, Sala Multimediale | Maria Lai:
le favole cucite con Giuliana Adamo.
Nell’ambito di Leggere oggi (novembre-dicembre
2024), rassegna organizzata da Biblioteca Civica “G. Tartarotti”, MART e
Associazione Culturale Piazza del Mondo incontro con Giuliana Adamo per avvicinarsi
e scoprire l’arte di Maria Lai. Ingresso libero
Mercoledì 27 novembre ore 20:30,
Rovereto, Teatro Zandonai | Ricercando l’imprevedibile | Musica di
Cosimo Colazzo | Regia di Francesco Casu | Interpreti: Agorart ensemble
Ispirata ad una suggestione di Maria Lai, che lasciò un suo prezioso spartito cucito all’amico artista Francesco Casu, un’opera espressiva, visiva e musicale, in collaborazione con Archivio Maria Lai, che tesse le arti fra loro mantenendone fertilmente l’incanto e l’unicità. Ingresso libero
Un’opera comica che irride alla cultura di sovranismo e razzismo. Una carambola di situazioni spiazzanti, giochi di parole, un’infilzata di citazioni musicali. La locandiera, Musicape e il giovin signore è il titolo della nuova opera di Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana Adamo, nello spettacolo accompagnata da una composizione video del multimedia artist Francesco Casu. Al Teatro Zandonai di Rovereto, mercoledì 13 novembre ore 20:30.
L’Associazione Culturale Piazza del Mondo porta a Rovereto, al Teatro Zandonai, mercoledì 13 novembre, ore 20:30, una sua produzione: l’opera comica di Cosimo Colazzo, su libretto di Giuliana Adamo, dal titolo La locandiera, Musicape e il giovin signore.
L’opera è una satira di estrema attualità su certo populismo da spiaggia. Il giovin signore adombra un personaggio ottuso e arrogante, presente in ogni tempo. La locandiera, che possiede lo spirito acuto dell’intelligenza femminile popolare, gli tiene testa: sembra assecondarlo, ma per prendersene gioco. Musicape (nome che richiama un personaggio favolistico di Maria Lai e il suo essere dotata di una mente bambina contro ogni conformismo) è personaggio che ronza curiosa intorno alle azioni degli umani e le commenta ilare e pungente. Giochi linguistici, nel testo, nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti, finestre di citazioni. C’è il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino.
Significativo il “sipario” della serata. Una fiaba di Maria Lai, Curiosape, adombra qualcosa del personaggio Musicape nell’opera. In Tenzone, altra composizione di Cosimo Colazzo, invece, il riferimento lontano a materiali da una tarda sequenza monodica del ‘400 innestata in strutture complesse di pattern e poliritmi: moderna macchina labirintica su cui agisce un sillabato del sax modellato su una poesia di Emilio Villa incandescente e contundente.
Personaggi e interpreti: la locandiera: Patrizia Zanardi (soprano); il giovin signore: Paolo Leonardi (basso); Musicape: Giuseppe Calliari (voce recitante). Per la parte strumentale: Agorart Ensemble, che è ensemble in residence dell’Associazione Piazza del Mondo di Rovereto: Emanuele Dalmaso (sax); Leonardo Graziola (violoncello); Mirko Satto (accordeon); Mirko Pedrotti (percussioni); Stefano Visintainer (pianoforte). Direttore: Cosimo Colazzo. Regia video e live editing: Francesco Casu. Montaggio e postproduzione: Roberto Putzu; disegni originali: Sean Scaccia. Saranno sipario all’opera: un’opera per sax baritono e pianoforte, Tenzone, di Cosimo Colazzo, interpreti E. Dalmaso (sax), C. Colazzo (pianoforte). Con una lettura poetica di un testo di Emilio Villa (La tenzone), voce Giuseppe Calliari. Stockhausen (Davide Baldo, ottavino) con video di Francesco Casu; un’intervista a Maria Lai; e una fiaba di Maria Lai interpretata in un video con la regia di Francesco Casu.
L’ingresso allo spettacolo è libero
L’opera si avvale della collaborazione dell’Archivio Maria Lai e di altri soggetti culturali.
Le attività dell’Associazione Culturale Piazza del Mondo sono realizzate grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura, oltre che di Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma Trentino Alto Adige, Comune di Rovereto.
Sipario
Cosimo Colazzo,Tenzone per sax baritono e pianoforte
Emanuele Dalmaso (sax), Cosimo Colazzo (pianoforte). Con una lettura poetica di un testo di Emilio Villa (La tenzone), voce Giuseppe Calliari
Maria Lai,Curiosape.Video di Francesco Casu
L’opera
La locandiera, Musicape e il giovin signore– opera comica –
Musica di Cosimo Colazzo |Libretto di Giuliana Adamo
Montaggio e postproduzione: Roberto Putzu | disegni originali Sean Sciacca
Un’opera comica contro il sovranismo machista
L’opera presenta una satira di estrema attualità su certo populismo-sovranismo urlato e machista. Il giovin signore può spopolare sui social con il suo fare sfrontato e le sue battute sempre malriuscite, ma la locandiera, che possiede lo spirito acuto dell’intelligenza popolare, gli tiene testa, lo asseconda per prendersene gioco. Musicape (nome che richiama volutamente un personaggio favolistico della pittrice Maria Lai, la sua sensibilità e il suo impegno sociale) è personaggio che ronza intorno alle azioni, le commenta attentissima a tutto, curiosa e pungente. Giochi linguistici, nel testo e nella musica: associazioni, innesti, scivolamenti, finestre di citazioni. Il gusto dello spiazzamento, ma anche un gioco molto serio, di riflessione su un mondo che ci è prossimo e vicino.
Significativo il “sipario” della serata. Una fiaba di Maria Lai, Curiosape, adombra qualcosa del personaggio Musicape nell’opera. In Tenzone, altra composizione di Cosimo Colazzo, invece, il riferimento lontano a materiali da una tarda sequenza monodica del ‘400 innestata in strutture complesse di pattern e poliritmi: moderna macchina labirintica su cui agisce un sillabato del sax modellato su una poesia di Emilio Villa incandescente e contundente.
Cosimo Colazzo, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai.com. Nel campo dell’opera e del teatro musicale, è autore dell’opera Francisca, delle opere comiche La locandiera, Musicape e il giovin signore (libretto di Giuliana Adamo), Il latifondo magico (libretto di Vito Riviello), dell’opera-balletto Sotto i colpi del sole di ferro (testo di Salvatore Colazzo), dei melologhi Les dés des ordres (con testi di Emilio Villa), L’attesa (testo del compositore, da Simone Weil). È autore di saggi e volumi pubblicati in Italia e all’estero.
Giuliana Adamo, docente di Lingua e Letteratura italiana al Department of Italian del Trinity College di Dublino è autrice di libri e saggi dedicati alla letteratura del ‘900 (Palazzeschi; il futurismo, Vincenzo Consolo; Umberto Eco, Luigi Meneghello; Maria Attanasio; Antonella Anedda gli autori studiati e analizzati), alla storia della resistenza (la figura di Vittore Bocchetta), a questioni spinose dell’attualità (mafia e ‘ndrangheta), pubblicati da editori importanti tra cui Salerno, Manni, Longo, Castelvecchi, Armando, Viella, CUEC.
Gli interpreti
Patrizia Zanardi, soprano, interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri.
Paolo Leonardi, giovane basso-baritono diplomato nel 2019 in musica vocale da camera sotto la guida di Roberto Abbondanza con il massimo dei voti e la lode all’ISSM Giulio Briccialdi di Terni, prosegue gli studi presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma dove si specializza con Sara Mingardo in Canto rinascimentale e barocco. Accanto agli studi accademici, completa la sua formazione seguendo corsi con Isabel Yi Man Chuan, Maria Tomanova, Maria Chiara Pavone, Luciana Serra, Alda Caiello ed Elizabeth Norberg-Schulz. Ha debuttato i ruoli di Benoit e Alcindoro ne La bohème e di Colas in Bastien und Bastienne.
Giuseppe Calliari, musicista, docente, scrittore, poeta, divulgatore, è tra le figure intellettuali di rilievo nel panorama culturale. Autore di testi e libretti per musica, ha pubblicato saggi musicologici tra cui assumono rilievo una monografia dedicata all’opera di Ferruccio Busoni, la curatela degli scritti di Andrea Mascagni.
Agorart Ensemble è un ensemble dedito alla musica contemporanea sorto nell’incubatore/aggregatore Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, che raccoglie musicisti con rilevanti esperienze nel campo, distinti inoltre da versatilità, flessibilità, interlocuzione con sperimentazioni aperte e sfidanti. Numerose sono le prime esecuzioni assolute presentate in pubblico, di nuove opere di compositori che hanno scritto lavori appositamente per l’Associazione Culturale “Piazza del Mondo” e per l’ensemble, quali Agostini, Aralla, Bombardelli, Bosco, Camarero, Colazzo, Colombo Taccani, De Sanctis De Benedictis, Quintero, Rolli, e diversi altri. Ha tenuto concerti in Italia e in Spagna collaborando con il festival Encuentros Sonoros di Siviglia e con l’ensemble Taller Sonoro.
Francesco Casu,progettista, regista, artista multimediale, conta tra le altre esperienze, installazioni video alla Galleria degli Uffizi, al MAXXI di Roma. Interlocutore privilegiato per quanto riguarda la trasmissione del mondo culturale sardo, ha curato e progettato le installazioni dei più importanti centri di cultura dell’isola, dal Museo sulla poesia improvvisata di Bitti al Museo delle Maschere di Mamoiada, dalla Stazione dell’Arte di Ulassai al parco Grazie Deledda e lo spazio dedicato a Salvatore Cambosu. La sua è un’esperienza che affonda nelle sperimentazioni degli anni ’80 di musica elettronica e video-arte, arrivando a ridisegnare nuove forme di esperienze, a dare forma alla realtà percettiva con le nuove tecnologie.
Produzione
L’Associazione Culturale “Piazza del Mondo”, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento di fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare tra gli ambiti umanistico, scientifico, artistico; la relazione tra territori diversi; il dialogo delle alterità. Dalla sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose manifestazioni, tra cui, Sapere e futuro, Prospettive dell’identità, Storie di genere, Agorà Forum & Sounds, Mondi pluriversi, Come nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e comunità, Mondi senza frontiere, Mondi diversi, Scrittura e impegno civile. Opera, con interventi culturali e laboratori creativi, in contesti di disagio e marginalità (penitenziari, centri di salute mentale). Incubatore di nuove creatività, supporta compositori e interpreti con iniziative ad alto tasso di innovazione. Al suo interno agisce Agorart ensemble, un gruppo di musicisti dedito alle musiche del Novecento e contemporanee. Realizza pubblicazioni in collaborazione con gli editori Armando, Castelvecchi, Milella. Info: www.piazzadelmondo.it; segreteria@piazzadelmondo.it
Il compositore e pianista Cosimo Colazzo realizza un intervento alla Fondazione Primoli a Roma, martedì 29 ottobre alle 18:30, con sue musiche, in occasione della presentazione del libro di Paolo Cherchi “Le ‘meraviglie’ di Eco”. Si tratta di composizione in risonanza con le tematiche del libro. Anche nel programma musicale si tratta di risonanze, echi, specchi, innesti di scritture. In particolare, vi troviamo stratificazioni di scritture e anamorfosi da Debussy o da Sequenze del ‘400, che si concretizzano in qualcosa di nuovo e inquietante che mescola alterità e identità.
Organizzano: Fondazione Primoli, Associazione Culturale Piazza del Mondo, Edizioni Milalla.
Nel programma di sala, in relazione all’intervento musicale, si legge.
“Dapprima un mondo d’acque. La musica di Debussy con il suo respiro fluido e aperto (tre suoi Préludes intonati al tema, Voiles, La cathédrale engloutie, Ondine, come viene a ritrovarsi in un brano che è l’anamorfosi dei tre: Voiles engluoties par Ondine, di Cosimo Colazzo. Così, quest’opera, sorta su quella di Debussy, ne è enigma e disvelamento, restituzione anamorfica delle visioni acquatiche di Debussy. Di seguito intrecci e specchi spiazzanti, nel tentare la lunga distanza storica e tensioni tra sacro e gesto dissacrante. In Tenzone, sempre di Cosimo Colazzo, molteplici echi e risonanze: il riferimento lontano a materiali da una tarda sequenza monodica del ‘400, con caratteristiche di canto fratto, quindi misurato e tendenzialmente ritmico, innestato in strutture complesse di pattern e poliritmi che disegnano una moderna macchina labirintica, mentre in filigrana, sotteso, scioglie la sua lingua un sillabato modellato su una poesia di Emilio Villa incandescente e contundente.”
Questo il programma musicale:
PROGRAMMA
Cosimo
Colazzo(1964)
Voiles englouties
par Ondine (1988)
per pianoforte
Tenzone (2016)
Alcune note sull’artista:
Cosimo
Colazzo, pianista,
compositore, direttore d’orchestra, diplomato rispettivamente ai Conservatori
di musica di Lecce, Roma, Milano, laureato in Filosofia all’Università di
Lecce, è autore di una vasta produzione compositiva, premiato in concorsi
nazionali e internazionali.
La sua opera spazia dalla
musica strumentale, da camera e
orchestrale, alla musica vocale da camera e al teatro musicale. È stata eseguita in vari paesi europei, negli
Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai Trade –
Contemporary.
È docente di Composizione al Conservatorio di
musica di Trento, del quale è stato direttore dal 2005 al 2011.
Di riferimento la sua monografia sul compositore portoghese Fernando Lopes-Graça, pubblicata da LIM nel 2019 (Musica e impegno. L’antifascismo e l’opera di Fernando Lopes-Graça,con due CD allegati). Suoi saggi sono stati pubblicati da varie case editrici, in Italia (LIM, Armando, Castelvecchi, Mimesis, ecc.) e all’estero (Editions Universitaires de Lorrain, CESEM Universidade Nova Lisboa, Cambridge Scholars Publishing, Gudrun Schröder-Verlag, ecc.).
Recente l’uscita, in
allegato alla rivista spagnola di arte, musica e letteratura “Sibila” (n. 73),
del DVD della sua opera Francisca, su libretto di Giuliana Adamo.
Dal 2024 dirige la
collana editoriale “Risonanze” per le edizioni Milella di Lecce.
Martedì 29 ottobre 2024, alle 18:30, presso la sede della @Fondazione Primoli (http://www.fondazioneprimoli.it/) a Roma (V. Zanardelli 1), presentazione del libro di Paolo Cherchi, “Le ‘meraviglie’ di Eco”, voluto da Associazione Culturale Piazza del Mondo, pubblicato da @Edizioni Milella (https://edizionimilella.it/) nell’ambito della collana “Risonanze” diretta da Cosimo Colazzo.Saranno presenti Paolo Cherchi e Renzo Bragantini in dialogo con l’autore.
Il libro è incentrato sul tema della scrittura che è costantemente eco d’altra scrittura, costitutivamente doppia e specchio, in alcuni casi ponendo a centro creativo, liberatorio di meraviglie, sorprese e inquietanti risonanze, quest’aspetto.
Paolo Cherchi, filologo romanzo, Emeritus Professor alla Chicago University, Accademico dei Lincei (socio straniero), è autore di un’importante bibliografia che spazia storicamente attraverso secoli, letterature, contesti. Ha scritto oltre 400 pubblicazioni scientifiche tra monografie, curatele, saggi, articoli e recensioni. Nel 2000 ha ricevuto il riconoscimento speciale della giuria del Premio Dessì.
Renzo Bragantini, che presenta il libro, italianista, già ordinario alla “Sapienza”, Università di Roma. I suoi interessi vertono sulla letteratura del Medioevo e del Rinascimento, oltre che su quella dellʼOtto e Novecento. Da tempo si occupa anche delle intersezioni tra letteratura e musica, e tra letteratura e arti figurative.
Segue un intervento musicale di Cosimo Colazzo in risonanza con il tema del libro: “Anamorfosi da Debussy e Sequenze del ‘400”. L’evento è organizzato da “Fondazione Primoli”, “Associazione Culturale Piazza del Mondo” e “Edizioni Milella”.Ingresso libero – All welcome
Si segnala infine l’importante evento che vede l’attribuzione a Paolo Cherchi, il giorno successivo mercoledì 30 ottobre, di un dottorato honoris causa in Scienze del Testo dal Medioevo alla Modernità all’Università La Sapienza di Roma.
Il Conservatorio Superior de Música «Manuel Castillo» de Sevilla organizza un’importante iniziativa rivolta a giovani compositori. Si tratta de “Compositores en Sevilla: II Encuentro de Otoño“, consistente in masterclass, seminari tenuti da diversi compositori, figure della composizione nazionale e internazionale. Si inizia il 18 ottobre 2024 e 19 ottobre 2024 con Benet Casablancas, che terrà una masterclass di Analisi Musicale. Si prosegue con uno dei più importanti compositori spagnoli a livello internazionale, Cèsar Camarero, autore di una musica estremamente originale, che interviene, per la sua masterclass il giorno 13 novembre, con approfondimenti su una sua nuova opera, «Transparente, vacío, ciego alado» (che avrà una prima assoluta il 31 ottobre, interpretata dal Cuarteto de Guitarras Andalucía). Interviene infine il compositore Cosimo Colazzo, tenendo una masterclass in programma venerdì 6 e sabato 7 dicembre.
Promuove, organizza e collaborano: CSM Manuel Castillo (Sevilla), Taller Sonoro, XV Festival de la Guitarra de Sevilla, Fundación SGAE, programa Erasmus Plus, Asociación Piazza del Mondo (Rovereto, Italia).Coordina il compositore Francisco Martín Quintero
L’Associazione Culturale Piazza del Mondo, recentemente riconosciuta quale Istituto Culturale dal Ministero della Cultura nell’ambito di un bando ministeriale, prosegue la sua articolata, ricca attività culturale, che consiste di incontri culturali, conferenze, giornate di studio, convegni, e inoltre di un fitto programma di performance, con un interesse diretto alla musica e alle arti del ‘900 e contemporanee. Accanto a questo, ha attivato da diversi anni una serie di pubblicazioni, per cui ha potuto collaborare con le edizioni Armando e Castelvecchi. Si apre ora un ulteriore impegno, che la vede collaborare con la casa editrice Milella di Lecce. Prosegue, così, la serie di pubblicazioni volute e sostenute da Associazione Culturale Piazza del Mondo. Con “Le ‘meraviglie’ di Eco”, di Paolo Cherchi, Emeritus della Chicago University e accademico dei Lincei, volume edito da Edizioni Milella di Lecce (https://edizionimilella.it/) prima pubblicazione della collana Risonanze (https://edizionimilella.it/product-category/risonanze) diretta da Cosimo Colazzo. Sul tema della scrittura che è costantemente eco d’altra scrittura, costitutivamente doppia e specchio, in alcuni casi ponendo a centro creativo, liberatorio di meraviglie, sorprese e inquietanti risonanze, quest’aspetto.
Paolo Cherchi, filologo romanzo, Emeritus Professor alla Chicago University, Accademico dei Lincei (socio straniero), è autore di un’importante bibliografia che spazia storicamente attraverso secoli, letterature, contesti. Ha scritto oltre 400 pubblicazioni scientifiche tra monografie, curatele, saggi, articoli e recensioni. Nel 2000 ha ricevuto il riconoscimento speciale della giuria del Premio Dessì.
Una macchina labirintica. Tempi lati e sospesi si consegnano all’articolazione serrata di poliritmi. Il diverso e il polimorfo. Le resistenze. Gli oggetti dissonanti. Le derive stupefatte, il gioco.
Emilio Villa è stato un poeta multiforme, un funambolo della parola, che sezionava e ricomponeva attraversando le lingue con il gusto di un’officina di associazioni e derive, egli stesso disposto alla dispersione se si pensi anche alla sua vita nomade.
Cosimo Colazzo, in rapporto ad alcuni testi inediti raccolti e trascritti da Bianca Battilocchi, ha creato un’opera musicale vasta e composita, dal titolo Les dés des ordres (nuova versione 2024), per voce recitante, flauto, clarinetto, sax, in prima esecuzione alla Sala Filarmonica di Rovereto, mercoledì 16 ottobre alle 20:30. Con il Trio Ductus, composto da Davide Baldo (flauti), Emanuele Dalmaso (clarinetto e sax), Mattia Grott (sax), e con la voce recitante di Giuseppe Calliari.
Nell’opera di Colazzo si trovano
pagine solistiche e combinazioni strumentali sino all’organico pieno. Tempi
lati e sospesi si consegnano all’articolazione serrata di poliritmi, o da
questi riemergono. Da una parte troviamo il senso dell’enigma e della perdita
del sé, che fu espressione della poesia di Villa. Ma poi c’è anche l’altra
polarità, del gioco ritmico delle segmentazioni, delle ricombinazioni, degli
accenti sfasati, delle parole che si disfano e si rincollano generando altro,
il gusto della stratificazione linguistica, degli accostamenti inattesi.
Fitte poliritmie e terremoti linguistici. Il diverso e il polimorfo. Le resistenze. Gli oggetti dissonanti. Il gioco. Una macchina labirintica di poesia e musica, omaggio a Emilio Villa.
Programma
Cosimo Colazzo (1964)
Les dès des ordres (nuova versione
2024)
per voce recitante, flauto, clarinetto, sax
prima esecuzione assoluta
Le isole per sax baritono
Le dispersioni
felici per flauto
La cerimonia degli
addii per clarinetto
Reductus per flauto,
clarinetto, sax contralto
La traccia luminosa per flauto in Sol
Sequenza Capriccio
II per
sax soprano
Il sogno meridiano per clarinetto
Tarolabyrinthe VI per flauto, clarinetto, sax contralto
Trio Ductus, sorto all’interno
dell’incubatore di creatività artistiche “Piazza del Mondo” si compone di
musicisti con rilevanti esperienze nel campo della musica contemporanea,
distinti inoltre da versatilità, flessibilità, interlocuzione con
sperimentazioni aperte e sfidanti. È composto da: Davide Baldo (flute in C,
flute in G, bass flute in C, piccolo); Emanuele Dalmaso (Bb clarinet, A
clarinet, Eb clarinet, bass clarinet, soprano sax, alto sax, tenor sax,
baritone sax); Mattia Grott (sopranino sax, soprano sax, alto sax, tenor sax,
baritone sax, Electronics). In questo caso il Trio integra l’apporto della voce
recitante di Giuseppe Calliari, già partecipe di produzioni importanti
di “Piazza del Mondo”, come le opere, drammattica e comica, Francisca e La
locandiera, Musicape e il giovin signore, in entrambe voce recitante.Calliari è poeta, musicologo, musicista, operatore
culturale.
L’Associazione Culturale Piazza del Mondo, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento di fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare, la relazione tra territori diversi, il dialogo delle alterità. Dalla sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose manifestazioni, tra cui, Sapere e futuro, Prospettive dell’identità, Storie di genere, Agorà Forum & Sounds, Mondi pluriversi, Come nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e comunità, Mondi senza frontiere, Mondi diversi, Scrittura e impegno civile, Antropocene, Margini e periferie, Fiaba. Incubatore di nuove creatività, supporta compositori e interpreti con iniziative ad alto tasso di innovazione. Ha prodotto le opere Francisca e La locandiera, Musicape e il giovin signore, entrambe con musica di Cosimo Colazzo e libretto di Giuliana Adamo, anche in versione multimediale con regia video e live editing di Francesco Casu. Realizza pubblicazioni in collaborazione con gli editori Armando, Castelvecchi e Milella.
Prossimi eventi:
Mercoledì 13 novembre | 20:30 | Rovereto | Teatro Zandonai | LA LOCANDIERA, MUSICAPE E IL GIOVIN SIGNORE | Patrizia Zanardi (soprano), Paolo Leonardi (basso), Giuseppe Calliari (voce recitante); Agorart ensemble; regia e video live editing Francesco Casu.
In questa nostra epoca caratterizzata, da un lato dalla globalizzazione, dall’altro dalle diversità, l'Associazione Culturale Piazza del Mondo, con le sue attività, propone un dialogo aperto del polo scientifico e di quello umanistico, entrambi declinati nell’ampio spettro delle rispettive possibilità